Letizia di Spagna e suo marito Felipe hanno inviato il loro messaggio di cordoglio alla Regina Elisabetta per la morte del Principe Filippo che si è spento al Castello di Windsor nella mattina del 9 aprile, all’età di 99 anni.
Letizia e Felipe si sono rivolti a Elisabetta con parole tenere, quasi confidenziali, chiamandola affettuosamente Zia Lilibet, soprannome dato a Sua Maestà britannica fin da quando era ragazza. Solo le persone a lei più vicine possono chiamarla così.
Dunque, i Sovrani spagnoli hanno affidato a un telegramma le loro condoglianze. Il testo recita così: “Sua Maestà, la regina del Regno Unito, della Gran Bretagna e dell’Irlanda del Nord, dalle loro Maestà i Re di Spagna. Cara zia Lilibet, siamo profondamente addolorati per la notizia della morte del nostro caro zio Filippo. In questi momenti dolorosi, vogliamo esprimere le nostre più sentite condoglianze a nome del governo e del popolo spagnolo, nonché tutta la nostra vicinanza e sostegno. Non dimenticheremo mai le occasioni che abbiamo potuto condividere con lui e l’onore del servizio e della dedizione alla Corona e al Regno Unito che ha sempre giocato al tuo fianco. I nostri pensieri e le nostre preghiere sono con Vostra Maestà e con tutta la famiglia. Con tutto il nostro amore e affetto, Felipe, Letizia”.
Filippo ed Elisabetta sono chiamati zii da Letizia e Felipe perché li unisce un legame di sangue. Il marito di Elisabetta era il figlio del Principe Andrea di Grecia e di Danimarca e della Principessa Alice di Battenberg e suo zio era il Re Costantino I, nonno della Regina Sofia, mamma di Felipe. Inoltre, Filippo Mountbatten è nato nella città di Mon Repos, sull’isola greca di Corfù, dove la famiglia dei Conti di Barcellona trascorse l’estate del 1961, quella che precedette l’annuncio ufficiale del fidanzamento tra Juan Carlos e Sofia di Grecia (GUARDA LA VITA DI FILIPPO IN FOTO).
La Regina Elisabetta e la Famiglia Reale inglese osserveranno un periodo di lutto ristretto. Con molta probabilità Henry tornerà a Londra per i funerali del nonno che non saranno di Stato.
