Questo mese di febbraio è denso d’impegni: tra il Festival di Sanremo, il Carnevale nei suoi giorni più caldi, San Valentino che si avvicina, abbiamo tante occasioni per divertirci e festeggiare. Ma il Carnevale è l’evento che ci coinvolge tutte, perché questa è l’occasione di essere “altre” indossando un costume particolare, con la possibilità (consentita) di fare scherzi e follie, di tornare bambine ingaggiando battaglie di coriandoli o di schiuma da barba, di indulgere in consumi di dolci squisiti, di conquistare quel tipo che incontriamo al party in maschera. Poi arriva la quaresima e, per chi è credente, inizia il periodo del pentimento e della riflessione. Per chi non lo è, inizia comunque il periodo del detox pre-estivo!
Si facevano follie fin dall’antichità
Il Carnevale ha origini antichissime: già nell’antica Grecia (le “dionisiache”) e a Roma (i “saturnali”), si celebrava un periodo di rovesciamento dell’ordine costituito e delle convenzioni. Ma in questa negazione dell’ordine si celava il suo rinnovamento e la conferma della sua necessità: infatti, finite le feste, si tornava alle regole di sempre, alle gerarchie sociali e politiche indiscusse, ai ruoli prestabiliti di uomini, donne, schiavi.
Oggi è un’occasione di divertimento
Per fortuna nei secoli il Carnevale si è evoluto in un’occasione di gioia, divertimento, iniziative spettacolari e possibilità di indossare maschere da sogno per giocare ad essere qualcun’altra, di un’altra epoca o realtà, ceto sociale, vera o di fantasia. Ma, nel travestimento che scelgono, mettono un pizzico della propria personalità e delle loro caratteristiche.
Steampunk girl, Barbie, Mercoledì Addams e Biancaneve (new style)
E tu chi potresti essere a Carnevale? Gioca con il test che ti svela il travestimento perfetto per te e il tuo modo di essere.