La storia di Alice Manfrini, la tiktoker che raccontava il cancro sui social

Alice Manfrini è una ragazza che ha raccontato la sua storia su TikTok condividendo con i follower tanti momenti di quotidianità

“No rain, no flowers” che significa letteralmente “non ci sono fiori senza pioggia”: questo era il motto di Alice Manfrini una ragazza di 24 anni a cui era stato diagnosticato il sarcoma di Ewing al ginocchio. Una diagnosi che nessuno vorrebbe mai ricevere, ma da cui Alice non si è fatta abbattere, al contrario ha voluto reagire con pragmatismo e lucidità raccontando su TikTok la sua storia e la sua malattia.

Scoprire di avere il cancro, immancabilmente genera un senso di paura. Alice, però, con i racconti della sua quotidianità voleva dare coraggio a tutte quelle persone giovani e non che come lei stavano percorrendo una strada difficile, piena di incertezze. Secondo lei proprio queste incertezze potevano essere vissute con calma e tranquillità, affrontando i periodi bui per poter gioire di quello che circonda ognuno di noi.

Il racconto social di Alice Manfrini

La giovane bolognese laureata in economia è scomparsa pochi giorni fa e ha iniziato a raccontare la sua storia quasi per caso sui social quando era ricoverata da sola in ospedale a causa del lockdown. Fin dal primo momento il suo racconto è stato caratterizzato dalla voglia di sdrammatizzare, proprio per questo il suo profilo TikTok nel giro di poco tempo ha raggiunto quasi 45mila follower.

Alice, infatti ha iniziato ad avvertire i primi dolori al ginocchio nel giugno del 2020: a causa delle restrizioni legate alla pandemia aveva deciso di utilizzare il tapis roulant per rimanere in forma e per questo pensava che fosse semplicemente causa dello sforzo. Una volta ripreso a lavorare, però, il dolore è peggiorato fino a diventare insopportabile.

Ha quindi deciso di fare dei controlli ma è in quel momento che è subentrata una difficoltà dopo l’altra. Gli esami sono andati a rilento perché Alice ha contratto il Covid che l’ha costretta a rimanere a casa per un mese. Una volta guarita, poi, ha trovato i centri sovraffollati a causa delle prenotazioni saltate durante il lockdown. Finalmente a fine dicembre 2020 è riuscita a fare una risonanza e nel gennaio del 2021 le sono stati comunicati i risultati che non hanno indicato nulla di grave.

Nonostante queste rassicurazioni, il dolore ha continuato ad aumentare tanto da essere costretta a effettuare nuovi controlli. Nel mese di febbraio per Alice è arrivata la notizia che non avrebbe mai voluto ricevere: il giorno successivo all’ultimo esame all’università le viene comunicato di avere il sarcoma di Ewing al ginocchio e che deve sottoporsi subito alla chemioterapia.

Un’esperienza affrontata con lucidità

La notizia della diagnosi avrebbe sconvolto tutti, ma Alice nonostante la preoccupazione non ha pianto, ma ha reagito e con lucidità ha affrontato tutte le chemio e un’operazione. Proprio durante uno dei suoi ricoveri in ospedale ha deciso di raccontare la sua storia, senza la pretesa di diventare un esempio, ma semplicemente per condividere cosa le stava accadendo.

Parlare della sua condizione con ironia e autoironia, poi, le è venuto quasi naturale non solo perché è cresciuta in una famiglia in cui si sdrammatizzava su tutto, ma anche perché il desidero di Alice non è stato quello di far passare un messaggio vittimistico, ma puntare i riflettori sull’importanza della prevenzione.

Fino agli ultimi giorni ha condiviso il suo percorso, ha parlato delle difficoltà di trovare la giusta dose di morfina per attenuare il dolore, ma anche dei libri che stava leggendo. Ogni racconto è stato contraddistinto dalla sua positività e dalla speranza di poter sottoporsi a una nuova chemioterapia. Nonostante la stanchezza, la fatica e il dolore, la sua quotidianità è stata condivisa con una dolcezza fuori dal comune.

Il messaggio che Alice ha lasciato è davvero potente, le difficoltà della vita, anche quelle più gravi, possono essere affrontate con un sorriso, lo stesso che ha caratterizzato ogni suo racconto.