John D. Rockefeller, imprenditore: biografia e curiosità

John D. Rockefeller è stato il riformatore mondiale dell’industria petrolifera e fondatore della Standard Oil, una delle più grandi compagnie di sempre

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Stefania Bernardini

Giornalista

Giornalista professionista dal 2012, ha collaborato con le principali testate nazionali. Ha scritto e realizzato servizi Tv prevalentemente di cronaca, politica, economia e spettacolo

Pubblicato: 4 Luglio 2016 13:41Aggiornato: 11 Settembre 2024 18:33

John D. Rockefeller è considerato il re del petrolio. Influente imprenditore e industriale statunitense, ha riformato a livello mondiale l’industria petrolifera ed è stato il fondatore della Standard Oil, una delle più grandi compagnie del settore di sempre. Grande filantropo, al suo ritiro definitivo dagli affari, ha donato parte del patrimonio in beneficenza e ai suoi familiari, tenendo per sé 24 milioni di dollari e donando (a fondazioni private) all’incirca 540 milioni di dollari prima della sua morte. Tenendo in considerazione il tasso di inflazione, Rockefeller avrebbe accumulato una fortuna che va dai 336 ai 692 miliardi di dollari, cifra grazie alla quale poteva controllare da solo oltre l’1,5% del PIL degli Stati Uniti d’America. Secondo alcuni storici è stato il primo uomo il cui patrimonio ha superato il miliardo di dollari e il singolo uomo più ricco mai vissuto.

Chi era John D. Rockefeller

John Davison Rockefeller nasce a Richford, New York, l’8 luglio 1839. È figlio di William Avery Rockefeller, un venditore ambulante che afferma di essere in grado di curare il cancro con le sue pozioni e fa pagare ai suoi clienti fino a venticinque dollari a trattamento. L’uomo viaggiare di città in città per mesi per poi tornare a casa con ingenti somme di denaro in tasca. La moglie invece, Eliza Davison Rockefeller, è una donna molto religiosa che insegna al figlio la passione per il lavoro, il risparmio e l’aiuto agli altri. A soli dodici anni John riesce a risparmiare cinquanta dollari lavorando per i suoi vicini e allevando tacchini per sua madre.

Sarebbe stata proprio lei a spingerlo a prestare a un vicino agricoltore cinquanta dollari con un interesse del 7%, pagabili in un anno. Rockefeller avrebbe poi confessato che quando l’agricoltore finalmente gli restituisce il prestito con agli interessi, John ha l’illuminazione: “i soldi lavoreranno per me, e non io per i soldi”. A causa dello strano lavoro del padre, il piccolo vive l’infanzia e l’adolescenza cambiando casa di continuo.

A Cleveland frequenta la Central High School e si iscrive anche alle Erie Street Baptist Church, di cui a ventuno anni diventa amministratore fiduciario. Nel 1855 si iscrive a un corso di affari al Folsom Mercantile College. In seguito viene assunto come contabile in una piccola società, la Hewitt&Tuttle. Nel 1858 fonda invece la sua prima società, la Clark & Rockefeller. Intanto Cleveland diventa una delle cinque principali città degli Stati Uniti per la raffinazione del petrolio.

Il giovane John intuisce che il settore è in espansione e investe in una raffineria di petrolio. Inoltre riesce a ottenere dai trasportatori delle ferrovie un particolare tipo di accordo chiamato rebate, con il quale Rockefeller si impegna a garantire ai trasportatori commesse per il trasporto di un determinato numero di barili di petrolio in un anno in cambio di un prezzo di favore per ogni barile.

John D. Rockefeller, il re del petrolio

Agli inizi degli anni ’60 del 1800 il trivellatore Edwin Drake trova il petrolio nella città di Titusville, in Pennsylvania. Il chimico inglese Samuel Andrews convince Rockefeller a investire in una raffineria da lui progettata, e nel 1863 nasce la società Andrews, Clark and Co., ma il progetto fallisce. Rockefeller chiede allora un prestito per fondare la Rockefeller e Andrews nel 1865. Acquista poi la quota della raffineria dei fratelli Clark, incorpora nuovi partner e amplia l’attività. L’anno dopo fa entrare il fratello William nella società con cui costrusce un’altra raffineria a Cleveland che chiamano Standard Works.

Nel 1870 John fonda la Standard Oil Company con un capitale di un milione di dollari e ne diventa presidente. Gli affari della raffineria vanno molto bene e Rockefeller reinveste la quasi totalità degli utili in una politica di espansione e potenziamento delle strutture. In sei settimane riesce a comprare ventidue raffinerie su ventisei a Cleveland, arrivando quasi sempre ad acquisirne il totale controllo ed estromettere i vecchi proprietari.

In questi anni Rockefeller costruisce la sua fama di squalo tra gli imprenditori del settore petrolifero con un potere finanziario e commerciale tale che quando qualcuno rifiuta una sua offerta di acquisto riesce comunque a mandarlo in bancarotta e prendersi la sua attività all’asta del tribunale fallimentare. Con questo sistema la Standard Oil acquisisce gradualmente il controllo della produzione e raffinazione di petrolio negli Stati Uniti.

A causa della legislazione presente dei vari Stati della federazione, una stessa società ha grossi problemi nel gestire attività al di fuori del territorio in cui è costituita. Così Rockefeller è costretto a spacchettare la Standard Oil in tante compagnie più piccole, ognuna delle quali opera in uno o massimo due Stati degli Usa, anche se tutte avevano in gran parte una dirigenza comune.

Nel 1882 gli avvocati di Rockefeller creano una nuova forma di partenariato, la Standard Oil Trust. Questo assetto produce alcuni benefici, come il notevole abbassamento del costo della rete commerciale del petrolio con conseguente notevole calo dei prezzi dei vari prodotti, ma anche lo svantaggio di concentrare la gestione della più importante fonte energetica del mondo nelle mani di un solo uomo.

La maggior parte dei giornalisti e dei politici focalizza perciò l’attenzione soprattutto sul problema del possibile monopolio dalla Standard Oil dando vita a manifestazioni antitrust sostenute anche da alcuni imprenditori estromessi dal giro dalla politica espansionistica di Rockefeller. Nel 1896, a 57 anni, John decide di ritirarsi dalla gestione delle sue attività a causa del suo stato di salute ma evita di comunicare al pubblico la sua decisione.

Nel 1911 la Corte suprema degli Stati Uniti d’America sancisce l’illegalità del monopolio di Rockefeller − che controllava il 64% del mercato − e ordina ai dirigenti di spaccare la compagnia. La sicietà viene divisa in trentasette compagnie diverse, anche se Rockefeller mantiene il 30% delle azioni di tutte. La sua fortuna rimane intatta e sarebbe addirittura aumentata nei dieci anni successivi. Intanto la salute di John D. Rockefeller peggiora è l’imprenditore muore per cause naturali all’età di 97 anni , nel 1937.

Vita privata e curiosità su Rockefeller

Nel 1864, John ha sposato Laura Spelman, dalla quale ha avuto cinque figli. I suoi discendenti continuano a occupare importanti posizioni nel mondo degli affari e della politica. Tra le curiosità sulla figura del re del pertolio, a inizio del XX secolo la famiglia Rockefeller era il maggiore proprietario, fra l’altro, di miniere di carbone nel Colorado.

A partire dal 1910 circa queste furono teatro di grandi lotte sindacali da parte dei minatori. Il momento più tragico fu il massacro di Ludlow il 20 aprile 1914 quando vennero uccise almeno venti persone, fra cui dodici fra donne e bambini.

Rockefeller è stato il primo uomo ad avere un patrimonio superiore al miliardo di dollari e il suo nome ha ispirato quello di John D. Rockerduck, personaggio Disney creato da Carl Barks nel 1961 come acerrimo rivale di Paperon de’ Paperoni. La rivista Forbes ha calcolato il patrimonio accumulato da Rockefeller arrivando a una cifra astronomica di trecentotrentasei miliardi di dollari nel 2007.

Altri studi, effettuati invece in tempi più recenti, stimano che il suo patrimonio sia arrivato a sfiorare i settecento miliardi di dollari (2020). Grazie alla sua immensa fortuna Rockefeller controllava circa l’1,53% del Pil statunitense, un primato assoluto. Il Guiness dei primati lo ha riconosciuto come il singolo uomo più ricco di tutti i tempi.