Jean Carroll, chi è la scrittrice che ha accusato Trump di violenza sessuale (e ha vinto)

Giornalista, autrice e curatrice di una delle colonne più amate dei magazine femminile: tutto su Elizabeth Jean Carroll

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Redazione

DiLei è il magazine femminile di Italiaonline lanciato a febbraio 2013, che parla a tutte le donne con occhi al 100% femminili.

Donald Trump è stato condannato per aver aggredito sessualmente la scrittrice Elizabeth Jean Carroll nel camerino di un magazzino di lusso, nel 1996. Si tratta della sentenza che sta infiammando la cronaca politica statunitense, e che è destinata a far ancora tanto parlare e discutere. Un verdetto che per la prima volta etichetta legalmente un ex Presidente degli Stati Uniti come un predatore sessuale, ma, nei fatti, assolve Trump dall’accusa di stupro. Ma chi è la scrittrice e giornalista che ha portato in tribunale il magnate? Una carriera guidata dalla scrittura e una sola missione: parlare di donne alle donne. Scopriamo di più su Jean Carroll.

Jean Carroll e le accuse a Donald Trump

“Mi ha trascinata in un camerino, mi ha sbattuta contro un muro, stuprata…”. Questa la terribile  confessione su l’ex-Presidente Usa Donald Trump che Jean Carroll fece nel corso di una telefonata con l’amica Lisa Birnbach. L’episodio avvenne in un camerino del celebre tempio del lusso sulla Fifth Avenue a New York, il Bergdorf Goodman, e risale agli anni Novanta. L’amica le aveva consigliato di andare subito a denunciare, ma Jean non aveva voluto: troppe difficoltà, troppi giochi di potere. Nel 2019, Carroll prese la coraggiosa scelta di rendere pubblica la storia, raccontandola nel suo libro di memorie What Do We Need Men For? A Modest Proposal quello che una giuria ha trovato totalmente credibile, a maggio 2023.

L’ex-Presidente degli Stati Uniti, davanti alle accuse della scrittrice Jean Carroll che lo aveva accusato di averla violentata e diffamata, è stato ritenuto colpevole solo di abuso (o tentato stupro) e diffamazione. Trump, che aveva definito la donna “bugiarda” e in cerca di pubblicità per il suo libro in uscita, dovrà pagarle cinque milioni di dollari di risarcimento.

Donald Trump e Melania
Fonte: Getty Images
Donald Trump e Melania

Un racconto, quello di Jean Carroll, che ha a lungo interrogato la giuria e l’opinione pubblica. Stando a quanto ha scritto nel suo libro, mentre usciva dal negozio si è imbattuta in Trump e lui le ha chiesto aiuto per comprare un regalo per una donna. Dopo aver suggerito una borsetta o un cappello, i due sarebbero passati alla sezione della lingerie. La violenza sessuale sarebbe poi avvenuta negli spogliatoi e le circostanze vengono raccontate dalla donna con dovizia di particolari.

Chi è Jean Carroll: scrittrice e cheerleader

Elizabeth Jean Carroll è nata a Detroit, nel 1943. Iniziò prestissimo a dedicarsi alla scrittura e già a soli 12 anni proponeva senza sosta articoli alle riviste di moda più famose. “Jeannie” per la sua numerosa famiglia, visse con suo padre, Thomas F. Carroll Jr., era un inventore, e sua madre, Betty Carroll, che era una politica in una contea dell’Indiana. Jean è la maggiore di quattro figli, due sorelle e un fratello. Ha frequentato l’Università dell’Indiana e nella sua vita non c’era solo la scrittura: è stata incoronata Miss Indiana University nel 1963 e nel 1964, come rappresentante dell’università, ha vinto il titolo di Miss Cheerleader USA. Uscita dall’università la svolta: iniziò a firmare articoli per importanti riviste come Outside, Rolling Stone e Playboy.

“Ask E. Jean”, la rubrica come “Sex and The City”

Nel 1993 iniziò a tenere una rubrica seguitissima, Ask E. Jean, pubblicata sulla rivista Elle, nella quale dispensava consigli sulle relazioni sentimentali e sul sesso, insistendo in particolare su come le donne non dovrebbero strutturare la propria vita intorno agli uomini. La rivista proseguì le pubblicazioni della scrittrice fino al 2019, diventando una colonna di consigli più longeve nell’editoria americana. La collaborazione con l’importante magazine femminile ebbe in realtà un epilogo oscuro: la scrittrice scrisse su Twitter di essere stata licenziata “perché Trump ha ridicolizzato la mia reputazione, ha riso del mio aspetto e mi ha trascinato nel fango”.