Chi è Natalie Dormer, Margaery Tyrell ne Il trono di spade

Natalie Dormer è un'attrice britannica nota per il suo ruolo in "Game of Thrones" e cinematografico in "Hunger Games"

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Martina Dessì

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Content editor di tv, musica e spettacolo. Appassionata di televisione da sempre, designer di gioielli a tempo perso: ama i particolari, le storie e tutto quello che brilla.

Pubblicato: 18 Marzo 2016 16:42Aggiornato: 28 Marzo 2024 20:49

Quello sguardo, quella bellezza e quei lineamenti così particolari non potevano che condurre verso un grande successo: Natalie Dormer è il volto di Anna Bolena in The Tudors ma anche quello della sfortunata Margaery Tyrell ne Il Trono di Spade. E di molti altri titoli di assoluto rilievo. Il piglio è quello da Regina, bisogna ammetterlo, anche se nella sua lunga carriera ha interpretato i ruoli più disparati e sempre con un ottimo riscontro. Ha inoltre studiato danza ed è una bravissima cantante.

La carriera di Natalie Dormer

La sua passione per l’arte si manifesta da subito, fin da quando era una bambina. Inizia infatti studiando danza classica, moderna e jazz. A 18 anni decide di trasferirsi a Londra per avere più possibilità per la sua carriera e comincia a studiare recitazione alla Webber Douglas Academy of Dramatic Art. Qui emergono anche le sue doti canore: è infatti un’ottima mezzosoprano.

Il suo talento emerge rapidamente e viene notato dal regista Lasse Hallström proprio durante le riprese di Casanova, film del 2005 con Heath Ledger in cui ottiene una parte marginale che viene lentamente ampliata dallo sceneggiatore che sfrutta anche le sue doti da schermitrice. Nello stesso anno, il 2005, ottiene una piccola parte in Distant Shores. La sua prima interpretazione non ottiene però il risultato sperato e la tiene fuori dalle scene per nove lunghi mesi nei quali non si arrende e lavora come cameriera per mantenersi.

Torna sulle scene nel 2006 in un episodio della serie Rebus, intitolato The Fall, ma la svolta è dietro l’angolo. Nel 2007 ottiene infatti la sua prima parte importante e ricopre il ruolo di Anna Bolena nella serie TV The Tudors in cui mostra finalmente le sue doti artistiche e riceve le prime recensioni positive. Nel 2008 è invece Moira Nicholson in uno degli episodi della serie Miss Marple, ispirata al personaggio dei celebri romanzi di Agatha Christie. Appare poi in diversi film come Fence Walker e City of Life.

Nel 2009 debutta a teatro interpretando Mizi nella sceneggiatura Sweet Nothings, recitata allo Young Vic. Vi ritorna nel 2012 per recitare nel ruolo principale in After Miss Julie di Patrick Marber. Torna di nuovo al cinema subito dopo con diverse parti in La duchessa di York, W.E., Captain America – Il primo Vendicatore e nel corto drammatico della BBC Silk.

Il ruolo di Margaery Tyrell ne Il trono di spade

Quello di Margaery Tyrell ne Il trono di spade è probabilmente il ruolo più importante della sua carriera. Dal 2012 al 2016 è prima moglie di Renly Baratheon, assassinato dall’ombra di Stannis Baratheon partorita dalla Donna Rossa Melisandre, poi di Geoffrey Baratheon – ucciso da sua nonna Olenna – e di Tommen Baratheon, morto suicida dopo la sua scomparsa. La sua interpretazione convince e le vale una nomination agli Screen Actors Guild Awards.

Dopo alcune parti nel film automobilistico Rush e nel thriller The Counselor – Il procuratore, presta il volto a Irene Adler in tre episodi della prima stagione della serie televisiva Elementary, dove torna per la seconda stagione. Arriva poi il ruolo di Cressida nel film Hunger Games: Il canto della rivolta – Parte 1 e Hunger Games: Il canto della rivolta – Parte 2. Per calarsi nella parte si trasforma e si rasa i capelli sul lato sinistro.

Nel 2017 conferma la sua presenza all’interno del videogioco Mass Effect: Andromeda nel ruolo di doppiatrice dell’Asari Dr. Lexi T’Perro. Nel 2017 recita nella commedia Venus in Fur con David Oakes che vale il suo ritorno in teatro al Royal Haymarker di Londra. È al fianco di Mel Gibson e Sean Penn ne Il professore e il pazzo. Nel 2023 viene annunciato il suo ingaggio in White Lies, produzione sudafricana ambientata a Città del Capo.

La vita privata

La sua vita sentimentale è stata ricca di storie d’amore importanti. Dal 2011 al 2018 è stata fidanzata con Anthony Byrne, che ha conosciuto a Dublino durante le riprese di The Tudors nel 2007. Attualmente è invece legata all’attore David Oakes, al quale ha avuto la sua prima figlia nata nel gennaio del 2021.

La sua carriera di attrice si è sviluppata grazie a diversi punti di riferimento, primo fra tutti l’arte espressa da Cate Blanchett. Si definisce inoltre femminista ed è nota per le tante scene di nudo portate sul set in cui ha dichiarato di sentirsi perfettamente a suo agio perché parte anche della vita reale.

“Penso che il sess* e il romanticismo siano una parte enorme della motivazione umana. Finché fanno parte della storia, allora non vedo quale sia il problema. Ovviamente a nessuno piace il sess* gratuito o la misoginia gratuita, allo stesso modo in cui la gente non dovrebbe amare la violenza gratuita. Ma penso che [Game of Thrones, ndr] sia stato abbastanza corretto in questo. La violenza è abbastanza naturalistica. Non è iper-stilizzato. Non è glamour. E il sess* è abbastanza reale. Si tratta di quelle qualità crude e viscerali della vita umana che fanno buon dramma”, aveva dichiarato dal Daily Telegraph.

Per questa sua scelta artistica e per certi versi personale, è stata anche aspramente criticata, in particolare per le scene esplicite mostrate ne In Darkness – Nell’oscurità, di cui aveva parlato al The Guardian rispondendo alle accuse di “nudità gratuita”. “Ci deve essere sessualità nel gioco di potere di un thriller. Abbiamo tutti un corpo, dopo tutto. In questo film la scena esplicita, che per me era una scena d’amore, è una metafora del modo in cui il mio personaggio si collega alla parte interpretata da Ed Skrein. Darkness è un buon equalizzatore e la scena della doccia mostra anche i tatuaggi sul corpo del mio personaggio e rende chiaro il fatto non sia la persona che si pensa”.

Secondo Dormer, queste scene non avrebbero indebolito l’approccio femminista con il quale è solita affrontare il suo lavoro e il grande rispetto che porta alla sua persona: “La mia esperienza personale è stata quella di lavorare su lavori fenomenali in cui gli uomini sono oggettivati tanto quanto le donne”. Anche gli attori secondo lei ne soffrono, a prescindere dal genere: “Non c’era niente di Aidan Turner in Poldark? Quindi in una certa misura sei giudicato sul tuo aspetto”.