Adania Shibli, chi è la scrittrice palestinese

Classe 1974, Adania Shibli lavora nel campo delle arti visive ed è una scrittrice. Ed è considerata una delle autrici più promettenti del nostro secolo

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Sabina Petrazzuolo

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È nata nel 1974 in Palestina, Adania Shibli, e il suo nome è arrivato anche in Italia grazie e soprattutto alle sue opere. Vive tra Ramallah, in Cisgiordania, e Londra, la città che ha fatto da sfondo ai suoi studi e alla sua carriera. Dopo essersi laureata in Comunicazione e Giornalismo presso l’Università Ebraica di Gerusalemme, la scrittrice ha conseguito un dottorato in Media e studi culturali all’Università di East London.

La sua carriera, attualmente, si divide tra arti visive e scrittura. Adami Shibli, infatti, si occupa di spettacolo e teatro, collaborando anche con l’El-Hakawati Theater di Gerusalemme e con il Sakakini Cultural Centre di Ramallah. Ha pubblicato, inoltre, racconti e saggi narrativi apparsi in diverse antologie, ha curato libri d’arte e romanzi, e scrive per diverse riviste culturali in lingue differenti.

Il suo nome, in Italia, è conosciuto ai lettori grazie alle sue opere, tre per la precisione, che sono state tradotte nella nostra lingua. Stiamo parlando di Sensi, Pallidi segni di quiete, che è una raccolta di alcuni dei suoi racconti più celebri, e il romanzo Un dettaglio minore, selezionato per l’International Booker Prize 2021.

Adania Shibli, chi è la scrittrice palestinese

Operativa già nel campo delle arti visive, Adania Shibli ha iniziato la sua carriera da scrittrice pubblicando alcuni racconti su diverse riviste. La sua penna ha catturato subito l’attenzione dei lettori e della critica, al punto tale che, per ben due volte, l’autrice palestinese ha vinto il premio Young Writer’s Award–Palestine, della A.M. Qattan Foundation.

Adania Shibli è stata inoltre inserita tra le autrici più promettenti in lingua araba nella lista stilata da Beirut39. Pluripremiata e acclamata dalla critica e dai lettori, la scrittrice palestinese è arrivata, col suo romanzo Un dettaglio minore, tra i finalisti dell’International Booker Prize 2021.

Il suo nome, negli ultimi giorni, è balzato agli onori della cronaca per un motivo che esula dal suo talento e la bravura. In occasione della Fiera del Libro di Francoforte, infatti, la scrittrice avrebbe dovuto ritirare il premio per l’opera Un dettaglio minore. La cerimonia, però, è stata annullata. Il motivo? La guerra in Israele e le origini palestinesi della scrittrice.

Il premio sospeso alla Fiera del Libro di Francoforte

Era già tutto deciso: Adania Shibli doveva vincere il premio LiBeraturpreis 2023, un riconoscimento letterario che viene consegnato a un’opera narrativa che porta la firma di una scrittrice proveniente dall’Africa, dall’Asia, dall’America Latina o dal mondo arabo. Ad aggiudicarselo doveva essere Un dettaglio minore, pubblicato da La Nave di Teseo, che racconta la storia di una ragazza palestinese catturata dai soldati israeliani durante l’estate del 1949, riconosciuto da Israele come l’anno della Guerra d’indipendenza.

Poi è arrivata la nota stampa da parte dell’agenzia letteraria che ha indetto il riconoscimento, quella che ha annullato la premiazione. Il motivo? La guerra in Israele. Immediata è stata la reazione da parte dell’Associazione degli Editori Arabi che ha scelto di rinunciare alla Fiera del Libro di Francoforte, alla quale poi si è unita quella di altri editori e autori.

La decisione ha spaccato l’opinione pubblica che, pur comprendendo la delicata situazione in cui verte il popolo d’Israele attualmente, ha gridato alla censura. A schierarsi dalla parte dell’autrice è stata anche l’Adei, Associazione degli editori indipendenti che ha dichiarato “Sconcerto e contrarietà per la cancellazione della cerimonia di premiazione di Adania Shibli decisa dalla Fiera di Francoforte solo perché palestinese”. La fiera dal canto suo, come riporta Repubblica, ha affermato di voler dare più spazio alle voci ebraiche e israeliane.