Con l’arrivo del nuovo anno è inevitabile fare un bilancio del 2023 e, in qualche modo, pianificare degli obiettivi da raggiungere nel 2024. L’inizio dell’anno è un momento in cui ragioniamo sui buoni propositi mantenuti, su quelli che abbiamo dimenticato o non raggiunto e, soprattutto, su quelli in cui vogliamo impegnarci a partire dai primi mesi del nuovo anno per provare a migliorarci. Ecco qualche piccolo consiglio per riuscire a mantenerli senza stress.
Buoni propositi: perché li facciamo
Per quale motivo ogni anno ci viene spontaneo fare buoni propositi per l’anno nuovo? Il motivo è molto semplice: l’inizio dell’anno ci da l’idea di vivere un momento di svolta, una sorta di punto su una pagina lunghissima che ci porta a una nuova tela bianca, tutta da riscrivere. Il nuovo anno è una spinta a migliorarci con determinazione, e la lista dei buoni propositi è una promessa che facciamo a noi stessi, spronandoci ad apportare dei cambiamenti che possano renderci più felici.
Una cosa per nulla semplice e scontata: i buoni propositi sono faticosi, soprattutto dopo la prima fase di euforia da nuovo anno. La routine, le solite abitudini e la mancanza di tempo ci portano spesso a ricadere nella trappola degli anni precedenti e a perdere entusiasmo e determinazione. Ma la lista dei buoni proposti è comunque uno strumento utilissimo: secondo diversi studi, infatti, nonostante molte persone affermino di non riuscire a raggiungere i propri obiettivi, è dimostrato che chi si prefigge buoni proposti ha 10 volte più probabilità di cambiare effettivamente il proprio comportamento. Tutto sta nel farlo nel modo giusto.
Buoni propositi: come mantenerli
Pochi obiettivi, ma specifici e definiti
Per evitare di abbandonare subito la corsa ai buoni propositi, la prima regola è scegliere pochi obiettivi e analizzarli, in modo da pianificare come possiamo arrivare a raggiungerli. Indagare perché vogliamo fare proprio quella cosa, capire quali strumenti ci servono per arrivarci e stabilire una tempistica reale, che non sia un freno o motivo di paura. La verità è che nulla si raggiunge troppo velocemente e che i piccoli passi sono la scelta migliore. In più è importante concentrarsi su obiettivi che modificano l’approccio a qualcosa piuttosto che imposizioni: meglio scegliere di diminuire il fumo, piuttosto che partire fin da subito con l’idea di smettere di fumare.
Accettare i fallimenti e capire come gestirli
Non tutto avviene subito e senza battute d’arresto. L’essere umano è imperfetto e, proprio per questo, può sbagliare. È quindi importantissimo non farsi abbattere da qualche piccola ricaduta nelle cattive abitudini o qualche ostacolo sul percorso. Il fallimento esiste, ma non deve buttarci giù a tal punto da indurci ad abbandonare un obiettivo. Ognuno ha i propri tempi e i propri metodi: un obiettivo non può essere raggiunto al primo colpo e senza qualche fatica.
Gli errori ci aiutano a migliorare
Sulla stessa scia dei fallimenti, anche gli errori sono importanti quando si intraprende un percorso per raggiungere i propri obiettivi. È importante ricordare gli errori fatti per evitare di ripeterli. Se un proposito dell’anno prima è stato particolarmente faticoso e ci ha portati a provare malessere, forse quest’anno è necessario tenerlo in standby e provare a concentrarsi su altro, finché non arriverà il momento giusto o gli strumenti adatti a raggiungerlo senza ricadere negli errori già fatti.
Lavorare in squadra è meglio
Arrivare a raggiungere un obiettivo, piccolo o grande che sia, è molto più semplice se decidiamo di condividerlo. Ecco perché, in questo caso, il supporto dei propri amici e familiari può essere la chiave giusta per rispettare i nostri buoni propositi. Provare a raggiungere qualcosa insieme aiuta la motivazione e, se invece il proposito è solo nostro, un occhio esterno può aiutarci a capire come renderlo più raggiungibile. I risultati condivisi, inoltre, ci spingono a fare ancora meglio.