Vedersi e sentirsi belle (e uniche) passa anche dal makeup e dai prodotti che scegliamo. Abbiamo chiesto a Paolo Guatelli di accompagnarci in un viaggio affascinante: quello che unisce il fuori e il dentro di ciascuno di noi.
Partiamo dal Morfopsicomakeup®. Un concetto meraviglioso custodito in una parola solo apparentemente ostica…
In realtà parte tutto dalla morfopsicologia, la scienza che studia le relazioni tra il volto e carattere. Il Morfopsicomakeup® è il metodo che ho ideato come sintesi del mio percorso di crescita personale e professionale, perché integra l’analisi morfopsicologica del volto alle tecniche di trucco che ho sviluppato nel corso degli anni, grazie alle esperienze maturate con tante persone in tanti paesi del mondo. L’obiettivo è quello di armonizzare con il makeup i lineamenti in funzione dei bisogni profondi, spesso inconsapevoli, per far sì che tutti possano vedersi, e soprattutto sentirsi, più belli per la propria unicità.
Occhi, naso e bocca… cosa dicono di noi, della nostra personalità e del nostro essere?
Gli occhi sono i recettori, ovvero le finestre aperte verso il mondo, del nostro piano mentale, che è l’area del volto connessa al pensiero, all’interpretazione razionale dei segnali che arrivano dall’esterno. Il naso lo è del piano affettivo, correlato alle relazioni e ai sentimenti. La bocca è il recettore del piano istintuale, che determina tutto ciò che è legato alla concretezza, all’azione fisica, come il cibo, o la sessualità. Le loro proporzioni e forme sono caratteristiche che determinano tra le altre, una maggior o minor dipendenza da ciò che ci circonda.
Trovare un difetto nel proprio viso è abbastanza tipico. Cosa suggerisci di solito a una donna: nasconderlo con intelligenza o valorizzarlo con sicurezza?
Né nasconderlo né valorizzarlo. Il cosiddetto “difetto” è un concetto superato, che una visione acerba della funzione del makeup sfrutta prospettando “correzioni” per semplificare l’approccio all’idea di bellezza. Ma un professionista evoluto deve saper accompagnare le persone a valorizzare sul proprio volto i lineamenti che le rendono uniche, mettendo in secondo piano le parti che considerano meno armoniose, ma che su altri volti potrebbero invece esserlo.
Tre cose che non possono mancare nella trousse di una ragazza di vent’anni?
Curiosità, indipendenza, coraggio… a prescindere dal makeup! Naturalmente, come prodotti trucco: una BB cream, preferibilmente con pigmenti incroincapsulati che rilasciano un colore modulabile utile ad uniformare l’incarnato. È importante utilizzare BB Cream e fondotinta sin da giovani soprattutto se contenenti anche principi attivi con funzione skincare. Un mascara che allunghi le ciglia, per evitare l’uso obsoleto delle spesso orribili ciglia iper finte. Un gloss che dia luce, colore e allo stesso tempo idrati le labbra.
Stessa domanda, ma stavolta parliamo di tutte le splendide donne over40
Consapevolezza, energia, orgoglio! Anche le over 40 meritano di portare sempre nella trousse della loro vera bellezza caratteristiche che le motivino ad essere sempre se stesse. E per quanto riguarda i prodotti, ne meritano almeno quattro: un fondotinta dall’effetto glow, con principi attivi funzionali e filtri solari. Un rossetto cremoso e nutriente che dia un effetto filler alle labbra. Un blush delicato ma modulabile per dare tono agli zigomi. Infine l’immancabile mascara, meglio se incurvante e ad effetto volume, per sfoggiare ogni giorno uno sguardo intenso e seducente.
Conoscendoti, si percepisce la tua grande generosità professionale. Quindi proviamo a rubarti qualche perla di bellezza… un consiglio per chi deve truccare una pelle giovane con qualche imperfezione
Se ci sono piccole imperfezioni non c’è bisogno di utilizzare molti correttori, perché in questi casi un fondotinta evoluto, di media coprenza, permette di nasconderle in modo naturale senza creare eccessivo spessore. Attenzione però: se la pelle è arrossata o ci sono brufoletti infiammati, fondamentale sarà sfumare su di essi un correttore tendente al verde, che naturalmente andrà poi coperto dal fondotinta. In questi casi meglio opacizzare poi il tutto con una cipria micronizzata, non occlusiva per la pelle.
Passiamo agli occhi. Il segreto per “aprire” una palpebra che ha perso la sua tonicità
Applicare un ombretto opaco leggermente più scuro della pelle su tutta la palpebra superiore sino alle sopracciglia, poi sfumarne uno più scuro partendo dalle ciglia e sfumandolo verso l’alto e verso l’esterno sul primo. Infine tanto mascara nero solo sulle ciglia superiori. In questo modo faremo rientrare la parte più gonfia della palpebra e otterremo otticamente un innalzamento della linea dell’occhio. Da evitare il trucco pesante sulla palpebra inferiore.
Il fondotinta, sì o no? Anche d’estate?
Assolutamente sì! Dobbiamo imparare che i fondotinta moderni non hanno più niente a che vedere con i prodotti occlusivi e appiccicosi di alcuni anni fa. Oggi ne esistono in migliaia di formulazioni con effetti molto diversi tra loro. E soprattutto, se fondotinta evoluti, ricordo ancora che integrano anche la funzione skincare per la pelle, quindi idratante e protettiva. Questo è il motivo per cui anche e soprattutto d’estate il fondotinta, eventualmente di texture più leggera, serve a mantenere sana l’epidermide.
Finiamo con la bocca: serve davvero la matita per delineare le labbra e ottenere un effetto rimpolpante?
La matita, se utilizzata correttamente, aiuta a modificare la forma, quindi ad aumentare larghezza e altezza della bocca. Fondamentale sarà sempre sfumarla verso l’interno prima di proseguire. Il volume invece, lo si ottiene con il makeup grazie all’effetto riflettente dei rossetti e dei gloss, oltre ad ingredienti specifici che creano vasodilatazione e quindi un gonfiore che aumenta temporaneamente il volume delle labbra.