Saper leggere le etichette sugli alimenti è un passo fondamentale per poter effettuare acquisti consapevoli e per conoscere meglio ciò che mangiamo. Inizialmente, può risultare un processo piuttosto lungo. Oggi molti involucri sono così pieni di scritte e informazioni che può sembrare difficile capire dove guardare. Però, se sai dove cercare, a colpo d’occhio puoi avere i dati che ti servono. Puoi prenderti il tempo per leggere e interpretare le informazioni presenti sulle etichette.
Oppure, puoi usare lo smartphone e arrivare dritto al punto per capire se un prodotto è davvero ottimo, se contiene additivi a rischio, se c’è troppo sale oppure se ci sono molti grassi saturi. Basta scaricare sul telefono una delle app per leggere le etichette degli alimenti. Effettivamente, senza una app, decifrare le etichette esposte sui prodotti venduti al supermercato non è cosa immediata. Dalla quantità di zuccheri ai tipi di additivi, sono tanti gli elementi da considerare per scegliere un prodotto sano, che faccia bene alla salute e al pianeta.
Con questa guida puoi imparare come facilitare l’operazione e riuscire a decifrare le informazioni che ti interessano e che, per legge, sono presenti su ogni etichetta alimentare completa. In questo modo, potrai essere davvero certa di riempire la borsa della spesa con prodotti che non ti riservano qualche spiacevole sorpresa.
Indice
Che cos’è l’etichetta alimentare
Le etichette apposte sulle confezioni dei prodotti sono come la carta d’identità dell’alimento: contengono tutti i dati che ci informano sulla sua origine, la sua composizione, la sua data di scadenza. L’etichetta alimentare è un elemento completo e fondamentale per comprendere la qualità e la provenienza di ogni prodotto che acquistiamo.
Dal 1982, è obbligatorio per legge che le etichette di alimenti preconfezionati riportino l’elenco degli ingredienti, in modo chiaro e visibile. Con il successivo decreto legislativo n.109 del 27/1/1992 si sono stabiliti i criteri da seguire per preparare le etichette dei prodotti alimentari preconfezionati. L’etichetta riporta informazioni sul contenuto nutrizionale del prodotto e deve fornire una serie di indicazioni per comprendere in che modo gli alimenti concorrono a comporre una dieta corretta equilibrata.
Il Regolamento (UE) 1169/2011 relativo alla fornitura di informazioni sugli alimenti ai consumatori ha aggiornato le precedenti normative sulle etichette degli alimenti, allo scopo di assicurare un’informazione chiara che possa tutelare maggiormente la salute dei consumatori.
Le etichette degli alimenti: normativa e trasparenza
Secondo la normativa, le etichette degli alimenti devono mostrare un elenco completo di tutte le sostanze impiegate, in ordine decrescente di peso.
Con gli aggiornamenti richiesti dalla normativa emanata dall’Unione Europea, sull’etichetta alimentare ora puoi visualizzare rapidamente la presenza di eventuali allergeni. L’indicazione sull’etichetta, infatti, rispetto agli altri ingredienti deve essere evidenziata con un carattere diverso per dimensione, stile o colore.
Nel caso di presenza di “oli vegetali” o “grassi vegetali” ci deve essere anche un apposito elenco che ne indica l’origine specifica (es. olio di cocco, grassi idrogenati ecc.). Come nel caso dell’olio di palma che dal 2014, anno in cui in Italia è entrato in vigore il regolamento europeo 1169 del 2011, se presente va dichiarato espressamente e non più solo sottinteso con la generica dicitura “oli vegetali”.
Cosa trovi nell’etichetta alimentare completa
L’etichetta alimentare a norma di legge dovrebbe contenere le seguenti informazioni.
- Denominazione di vendita: la descrizione del prodotto. Può essere un nome di fantasia, ma deve comparire anche la denominazione univoca (es. maionese, farina 00) per evitare di trarre in inganno l’acquirente. Accanto alla denominazione ci deve essere lo stato fisico del prodotto o il trattamento subito, come per esempio “surgelato” oppure “in polvere” o, ancora, “liofilizzato” e così via. I prodotti che sono congelati prima della vendita e che vengono poi venduti decongelati devono riportare l’indicazione “decongelato” accanto alla denominazione del prodotto.
- Elenco degli ingredienti: devono essere presenti tutte le sostanze contenute nel prodotto, compresi gli additivi e l’acqua se supera il 5%, in ordine di peso decrescente.
- Allergeni: devono essere evidenziate le indicazioni di qualsiasi sostanza che provochi allergie o intolleranze.
- Dichiarazione nutrizionale.
- Additivi: sostanze autorizzate usate per diversi motivi, come coloranti, emulsionanti, antiossidanti, edulcoranti.
- Quantità: peso o volume netto del prodotto.
- Data di scadenza e modalità di conservazione e di utilizzo.
- Produttore: nome, sede e impianto di produzione o confezionamento. Indirizzo dell’operatore del settore alimentare responsabile del prodotto e della sua sicurezza.
- Lotto di appartenenza del prodotto.
- Luogo di provenienza o Paese di origine: questa informazione è diventata obbligatoria per molti alimenti, come tutti i tipi di carne.
- Istruzioni per l’uso: nei casi in cui sono necessarie per un uso adeguato dell’alimento.
- Titolo alcolometrico volumico effettivo: per le bevande che contengono un quantitativo di alcol in volume maggiore dell’1,2%
Data di scadenza: occhio all’etichetta
A proposito della data di scadenza indicata sull’etichetta degli alimenti, c’è ancora un po’ di confusione. Nel caso di prodotti molto deperibili, la data è preceduta dalla dicitura “Da consumare entro il” che rappresenta il limite oltre il quale il prodotto non deve essere consumato.
Quando invece si trova la dicitura “Da consumarsi preferibilmente entro il” si indica che il prodotto, oltre la data riportata, può aver modificato alcune caratteristiche organolettiche come il sapore e l’odore ma può essere consumato senza rischi per la salute.
Conoscere questa informazione presente sull’etichetta alimentare è utile per evitare sprechi e magari rischiare di gettare del cibo quando è ancora commestibile. Infatti, a Bruxelles, la Commissione Europea sta discutendo sulla necessità di aggiungere in etichetta la scritta “Spesso buono oltre…” per rendere più comprensibile la differenza tra le due informazioni, uno con e l’altra senza la parola “preferibilmente”, e ridurre così gli inutili sprechi alimentari.
Etichetta alimentare completa della dichiarazione nutrizionale
Oggi nella etichetta degli alimenti è obbligatorio pubblicare la dichiarazione nutrizionale che, in basa alla normativa vigente, deve fornire indicazioni su:
- valore energetico: viene espresso come percentuale delle assunzioni di riferimento per un adulto medio, ossia circa 2000 kcal al giorno. Puoi trovare l’indicazione del valore energetico per 100 g/100 ml dell’alimento, oppure sulla singola porzione;
- grassi;
- acidi grassi saturi: i grassi che a differenza degli insaturi sono più difficili da metabolizzare e quindi tendono ad accumularsi nel sangue, innalzando i livelli di colesterolo. Sull’etichetta degli alimenti la presenza dei pericolosi grassi idrogenati deve essere espressa chiaramente.
- carboidrati;
- zuccheri;
- proteine.
La dichiarazione nutrizionale può essere integrata con l’indicazione su acidi grassi monoinsaturi, acidi grassi polinsaturi, polioli, amido, fibre.
L’etichetta degli alimenti completa degli additivi
Quando leggi l’etichetta trovi anche le sigle precedute dalla lettera E seguite da un numero: questi sono gli additivi. Per esempio, negli yogurt, nelle gomme da masticare e nelle bevande gassate si possono spesso trovare additivi dolcificanti utilizzati al posto dello zucchero: la presenza di E951 indica l’uso di Aspartame, E950 sta per acesulfame-K e la sigla E420 indica il sorbitolo.
La questione degli additivi è vasta e complessa. Basti pensare che se ne usano in grande quantità ovunque e, anche se la loro presenza è regolarmente riportata sull’etichetta alimenti come da normativa, non sempre risulta comprensibile al consumatore quanto può pesare la loro presenza diffusa in ciò che finisce nel piatto.
Queste sostanze, generalmente innocue, sono aggiunte soprattutto agli alimenti industriali per assicurare la lunga conservazione, metterli al riparo da irrancidimento e contaminazioni microbiche, oltre che per migliorarne l’aspetto e la consistenza.
Ci sono però anche additivi che da ingerire in moderate quantità, come nitriti (E249, E250) e i nitrati (E251, E252), perché altrimenti risultano nocivi alla salute.
Capita poi che ci siano additivi che, solo dopo anni di utilizzo, si scopre non essere completamente innocui. Basti pensare al caso del biossido di titanio, additivo presente sull’etichetta alimentare con la sigla E171, usato per ravvivare il colore di cibo, dentifrici e cosmetici, e solo recentemente sospettato del rischio di genotossicità se ingerito in quantità. Solo dal 2021 l’EFSA, Agenzia europea per la sicurezza alimentare che autorizza l’utilizzo degli additivi riportati sull’etichetta alimentare con la lettera E, ne ha vietato l’utilizzo in ambito alimentare.
Un modo per scoprire quali additivi contengono i prodotti alimentari che compriamo e per capire se, in base agli studi scientifici, sono innocui o se sono sospetti è scaricare sul telefono una app che legge le etichette degli alimenti e che include anche queste informazioni.
La app Yuka, per esempio, appone un bollino colorato accanto a ogni additivo presente: verde se non c’è nessun rischio, giallo se c’è un rischio limitato, rosso se è ad alto rischio. Se non ti accontenti del semaforo, puoi cliccare e leggere le fonti e le ricerche scientifiche che supportano la valutazione finale. Yuka non è l’unica applicazione disponibile per la lettura delle etichette, come puoi scoprire più avanti.
Le app per leggere le etichette degli alimenti
Come abbiamo detto, per orientarsi nel misterioso mondo degli additivi, Yuka è molto comoda. L’app scansiona il codice a barre dei prodotti, decifra e analizza nel dettaglio i loro componenti, infine valuta l’impatto dei prodotti tramite indicatori colorati.
Con questa app ottieni una scheda dettagliata non solo degli additivi, ma di tutti gli ingredienti e dei valori nutrizionali. Insomma, legge per te l’etichetta alimentare e te la sintetizza in maniera pratica e immediata. Quando si imbatte in un prodotto valutato come negativo, l’app Yuka ti suggerisce un’alternativa simile ma con un impatto più salutare sulla salute, e lo fa in modo indipendente, basandosi sulle informazioni riportate sulle etichette alimentari dei prodotti analoghi.
Funziona in maniera simile anche Edo App, altra app gratuita per leggere l’etichetta alimentare e scoprire quanto è sano un alimento. Scansionando il codice a barre, Edo dà il suo punteggio da zero a dieci, fornisce una sintesi delle caratteristiche positive e negative, segnala se il prodotto è adatto a celiaci o intolleranti al lattosio e offre una lista di alternative sane per aiutare il consumatore a scelte più consapevoli
C’è poi Nutriform Battery, app italiana nonostante il nome inglese. Si collega all’etichetta alimentare NutrInform Battery, sistema di etichettatura nutrizionale integrativo italiano, e ti informa dell’impatto sulla dieta quotidiana della porzione di ciascun prodotto.
Sulle etichette degli alimenti che recano la Nutriform Battery trovi una rappresentazione grafica della percentuale assunta di energia e nutrienti rispetto alla porzione di consumo consigliata dell’alimento. Con questo sistema, il simbolo della batteria ti mostra il consumo giornaliero di cinque elementi: calorie, grassi, grassi saturi, zuccheri e sale.
Scansionando il codice a barre dell’etichetta alimentare, l’app ti dà le informazioni nutrizionali e la porzione suggerita dai nutrizionisti. Inoltre, la Batteria della dieta quotidiana ti segnala quando la dose di un dato nutriente è stata raggiunta e quindi ti aiuta a evitare gli eccessi. Questa funzione dovrebbe aiutarti nella composizione di una dieta varia ed equilibrata, senza bisogno di consultare spesso le etichette alimentari del cibo che cucini.