Come sciogliere il miele quando è cristallizzato e indurito

Scopri come sciogliere il miele indurito e cristallizzato per farlo tornare morbido

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Daniela Iniziato

Lifestyle Editor

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Il miele nel barattolo si è indurito? È del tutto normale e naturale: significa che il miele si è cristallizzato. Questo però non vuol dire che non è più commestibile o che la sua fluidità naturale sia persa per sempre, anzi, è un segno che hai del miele crudo e di buona qualità. I questo articolo scopriremo come sciogliere il miele cristallizzato.

Decristallizzare il miele non è difficile, ci sono diversi modi per farlo, ma bisogna fare attenzione. Se surriscaldi il miele durante il processo di decristallizzazione rischi di modificarne la qualità e di perdere nutrienti e benefici contenuti nel miele crudo (polline, antiossidanti, enzimi e propoli).

Inoltre, il procedimento può essere diverso se il tuo miele si trova in un contenitore di vetro o di plastica e qual è la quantità di miele che vuoi sciogliere. Ma procediamo per gradi.

Perché il miele cristallizza?

Prima di scoprire come sciogliere il miele, capiamo innanzitutto il motivo per cui il miele si cristallizza. Partiamo dal presupposto che la cristallizzazione del miele è in realtà un segno di qualità del prodotto.

Il miele è una soluzione zuccherina altamente saturante. In pratica è composto per circa il 70% di zucchero e meno del 20% di acqua, il che significa che ha molte più molecole di zucchero di quante ne possano contenere le molecole d’acqua.

Quando lo zucchero si cristallizza, attraverso un processo naturale l’acqua si separa e si formano dei piccoli cristalli che iniziano ad impilarsi uno sopra l’altro. Alla fine, questi cristalli si diffondono in tutto il miele e l’intero contenuto del barattolo può apparire in uno stato semisolido.

Ti può capitare di trovare dei cristalli piuttosto grandi all’interno del miele, o talvolta molto piccoli, più o meno come dei granuli di zucchero. Infatti, più velocemente si cristallizza il miele, più fini saranno i cristalli.

La velocità alla quale il miele cristallizza varia in base a diversi fattori. Entra in gioco in questo processo il tipo di polline raccolto dalle api, come è stato lavorato il miele e la temperatura a cui viene conservato.

Per andare più nello specifico, se le api raccolgono polline di piante come l’erba medica, il trifoglio, il cotone, il dente di leone e altri fiori, il miele prodotto si cristallizza prima rispetto a quando le api impollinano piante come l’acero e la mora. La spiegazione sta nel fatto che il fruttosio cristallizza più lentamente del glucosio e alcuni fiori ne contengono di più rispetto ad altri.

Inoltre, il miele crudo, non filtrato e non riscaldato contiene più particelle di polline e pezzi di cera rispetto al miele che è stato trattato e filtrato. Queste particelle fungono da elementi costitutivi per i cristalli di zucchero e faranno cristallizzare prima il miele.

Infine, ricorda che pure il miele lavorato si cristallizza a basse temperature. Ciò significa che non è mai una buona idea conservare il miele in frigorifero. Piuttosto tienilo in dispensa, a temperature superiori a 25° per evitare la cristallizzazione, ma mai più di 40° perché il caldo eccessivo distrugge gli enzimi benefici.

Differenze tra miele grezzo e miele lavorato

La maggior parte del miele acquistato in negozio in genere viene riscaldato a temperature elevate e poi raffreddato rapidamente. Il riscaldamento uccide qualsiasi lievito che può causare fermentazione e assicura che il miele non si cristallizzi sugli scaffali.

Tuttavia, questo tipo di lavorazione distrugge anche la maggior parte degli enzimi benefici del miele. Va aggiunto che molte volte al miele acquistato in negozio viene aggiunta una piccola quantità di sciroppo di mais che ritarda anche la cristallizzazione del miele. Lo sciroppo di mais, per legge, non deve necessariamente essere indicato nell’elenco degli ingredienti, per cui non ti renderai mai conto se il miele che stai acquistando lo contiene o meno.

Come sciogliere il miele indurito

È molto semplice: il miele si scioglie quando viene riscaldato. Tuttavia, la difficoltà potrebbe essere quella di capire a quale temperatura riscaldare il miele e come.

Il riscaldamento sopra i 40° distrugge alcuni degli enzimi benefici contenuti nel miele. Quindi, il trucco è riscaldare il miele lentamente e costantemente a temperature medie finché non torna nella sua forma liquida.

Sciogliere il miele cristallizzato a bagnomaria

Se il miele è in un contenitore di vetro, il modo più semplice per rendere nuovamente liquido il miele cristallizzato è utilizzare la tecnica a bagnomaria. Metti il vasetto di miele in una pentola contenente acqua a sufficienza per arrivare al livello del miele contenuto nel barattolo.

Se il barattolo è abbastanza pieno di miele, è meglio se lo chiudi con un coperchio per evitare che entri acqua nel barattolo. Sappi solo che dovrai rimuovere il coperchio per mescolare il miele di tanto in tanto.

Riscalda l’acqua a fuoco medio a circa 35° e lascia il fuoco acceso finché il miele comincia a sciogliersi. A questo punto, spegni il fornello e lascia che il calore dell’acqua continui a riportare il miele allo stato originale, mescolando di tanto in tanto.

Puoi usare lo stesso procedimento anche se il miele è in un contenitore di plastica. Assicurati solo che l’acqua non superi mai i 37° o corri il rischio di sciogliere la plastica. Inoltre, se il miele è solo in parte cristallizzato, puoi semplicemente mettere il contenitore in una ciotola di acqua calda senza utilizzare il fuoco.

Sciogliere il miele cristallizzato al sole

Questo è un metodo un po’ “alla buona”, ma funziona ed è un processo di decristallizzazione completamente naturale. Se fa caldo puoi semplicemente mettere il miele sul davanzale e lasciare che il calore del sole sciolga i cristalli di miele.

Puoi utilizzare questa soluzione sia per il miele in vetro che in plastica. Nel secondo caso, però, lascialo al sole solo se le temperature non sono molto elevate e solo per pochi minuti: la plastica potrebbe sciogliersi al sole e trasferire all’interno del miele qualche sostanza non propriamente sana.

Sciogliere il miele nel microonde

Il miele può essere sciolto nel microonde? Certo che si può, ma con molta attenzione! Il forno a microonde riscalda in modo non uniforme ma rapidamente, per cui il miele deve essere tenuto solo per pochi secondi ripetendo l’operazione e mescolando ogni volta per essere sicuri di non esagerare.

Se scegli questo metodo, stai veramente molto attenta alla temperatura del miele perché il microonde può facilmente distruggere tutte le proprietà benefiche.

Ti consigliamo di usare il microonde per sciogliere il miele solidificato quando dovrai usarlo come ingrediente per qualcosa che verrà successivamente cotto, come ad esempio una torta. Se invece vuoi guarnire i tuoi pancake o dolcificare il caffè, preferisci sempre il metodo a bagnomaria.

Quante volte si può sciogliere il miele?

Il miele decristallizzato non rimane così per sempre. Anche se lo hai sciolto una prima volta, dopo un po’ di tempo questo tenderà a indurirsi di nuovo: anche questo è assolutamente normale e sintomo di un prodotto di qualità.

Puoi ripetere il processo di nuovo, tuttavia tieni presente che più riscaldi il miele, più questo si degrada, per cui è preferibile non sottoporlo mai ad alte temperature per più di due volte.

Come fare, allora, se il miele si cristallizza continuamente? Per evitare di rovinare un barattolo intero, sciogli poco miele alla volta, prelevando dal contenitore la quantità giusta che riuscirai a consumare in pochi giorni.

D’altronde, se il miele è cristallizzato non significa che non puoi usarlo così com’è! Ricorda, la cristallizzazione del miele non è una brutta cosa, ma è un segno che hai miele naturale, non miele trattato o artificiale. Il miele cristallizzato, se non è diventato davvero un unico blocco duro, ha una bella consistenza croccante e può ancora essere spalmato sul pane, o può essere aggiunto a una bevanda calda.