Carta da parati o parete monocromatica, come scegliere per la casa

Guida ai pro e contro di carta da parati e pittura, per rinnovare con stile ogni ambiente

Foto di Chiara Guarino

Chiara Guarino

Service e product designer

Designer del prodotto con un occhio allenato a cogliere dettagli, finiture e armonie tra estetica e funzionalità. Crede che la bellezza stia nelle relazioni ben calibrate tra le cose.

Pubblicato:

Durante una ristrutturazione o un nuovo inizio per un ambiente in casa nasce l’eterno conflitto: carta da parati o la classica parete tinteggiata a tinta unita?

Entrambe le soluzioni hanno punti di forza e di debolezza, quindi è bene conoscerli per poter prendere una decisione più adeguata ai propri bisogni.

Bagno design con pareti carta parati marmo blu e riflessi dorati
Pexels
Bagno moderno con carta da parati effetto marmo blu e dettagli oro

La carta da parati: un vestito per le tue pareti

Immaginiamo la carta da parati come un vero e proprio vestito per le nostre pareti: infatti ha la possibilità, con le sue fantasie e i suoi toni vibranti, di cambiare completamente aspetto a un ambiente. La carta da parati è molto versatile anche perché viene realizzata in tanti materiali (come carta, vinili, tessuto) e ciascuno di questi ha proprietà e rese uniche.

I suoi punti di forza:

Versatilità e stile: la carta da parati ha un altissimo potere arredativo e, di conseguenza, un impatto innegabile su tutto l’ambiente circostante. Infatti, spesso diventa un modo per poter lasciare ampio spazio a fantasia e creatività, ma anche a stile ed eleganza.

Durata e manutenzione: a differenza della pittura, una carta da parati di qualità è destinata a durare tanto, mantenendo sempre la stessa bellezza. La sua vita può variare, in base a qualità e materiale, dai 5 ai 15 anni, ma alcuni tipi, come la vinilica, possono durare anche fino a 20 anni. In generale, richiede meno manutenzione rispetto alla tinteggiatura regolare.

Coprire le imperfezioni: un po’ come mettere la polvere sotto il tappeto, la carta da parati ha la possibilità (spesso complici anche trame molto fitte o variegate) di nascondere piccole imperfezioni delle nostre pareti.

Materiali innovativi: la carta da parati è una perfetta occasione per poter sperimentare in casa e provare tessuti che non avremmo mai pensato di usare o amare.

La pittura: la soluzione classica e versatile

Divano bianco e parete monocromatica in soggiorno minimalista
Pexels
Soggiorno moderno minimal con parete monocromatica bianca

La pittura è forse più una comfort zone: infatti, la maggior parte delle case che conosciamo è tinteggiata. Siamo sicuri della resa finale e, a meno che non sperimentiamo con i colori, è una scelta sicura.

I suoi punti di forza:

Economicità e rapidità: tinteggiare è sicuramente più veloce ed economico dell’installazione della carta da parati.

Facilità di applicazione e ripristino: la tinteggiatura solitamente è un intervento molto più semplice, che in determinati casi può anche essere localizzato solo in alcuni punti della parete, mentre la carta da parati va rimossa in toto.

Flessibilità: se si ama cambiare spesso e si vuole essere flessibili, la tinteggiatura è la scelta giusta. Basta una nuova mano di colore per poter rinnovare l’ambiente.

Reperibilità: i prodotti per la tinteggiatura sono più reperibili, e ne esistono di vari tipi a seconda della necessità.

Carta da parati o tinteggiatura?

Interno salone elegante con carta parati classica e soffitto decorato
Pexels
Salone elegante con decorazioni classiche a parete e soffitto

Il nostro consiglio è quello di scegliere la carta da parati se si desidera trasformare le proprie pareti in opere d’arte, se si cerca uno stile distinto e durevole. Si consideri poi che, per accompagnare carte da parati impegnative, ci dev’essere un ambiente più asciutto e classico, e bisogna avere il budget adeguato per un’installazione di qualità.

Si consiglia invece la tinteggiatura se si vive in aree con alti livelli di umidità o con problemi di muffa/infiltrazioni non ancora risolti, oppure se si ama cambiare.

In conclusione, sono entrambe opzioni molto valide, vanno però studiate e calibrate in base alla casa e alle abitudini dei propri abitanti.