Viviamo in un’epoca in cui riconnettersi con la natura e con uno stile di vita lento è la scelta più sana per il nostro tempo libero. Avere un orto è sicuramente un bel passatempo, ma perché non avere un “edible garden” o “kitchen garden”?
Di cosa si tratta? È un orto che non ha il look di un orto, ma un’estetica unica, più conforme a un giardino rigoglioso. Una soluzione che unisce l’utile al dilettevole: un orto che produce erbe e cibo, mantenendo però la bellezza del giardino.
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Perché è diverso da un orto

Il termine giardino edibile si sostituisce a “orto” poiché, riprendendo la sua etimologia (gart o hart, che significa cingere, circondare), richiama l’idea di uno spazio delimitato, quasi un eden. Diverso è invece l’orto tradizionale, generalmente organizzato in file rette per ottenere una produzione massima.
Il giardino commestibile è quindi uno spazio verde progettato per produrre cibo o erbe, ma con un’attenzione all’estetica e alla composizione del giardino, più che all’ottimizzazione produttiva.
Nei casi più estremi possiamo parlare di food forest, concetto che esiste da millenni: una foresta dove la maggior parte delle piante sono edibili. Le food forest creano veri e propri ecosistemi in cui alberi, piante e insetti vivono in simbiosi.
I molteplici vantaggi

Creare un giardino commestibile offre svariati vantaggi.
Primo tra tutti, la possibilità di avere cibo fresco e sano, sempre disponibile, biologico e di cui si conosce la provenienza.
Anche la tutela della biodiversità e la sostenibilità ambientale sono vantaggi significativi, sia per noi che per l’ecosistema in cui viviamo.
Ma non solo: avere questa tipologia di giardino porta benefici anche alla salute mentale. È un’attività che favorisce la mindfulness, genera benessere e gratificazione, aiutando ad alleviare lo stress accumulato durante la giornata.
Quali sono le piante adatte a questo scopo?

Innanzitutto, prima di piantare qualsiasi specie nel nostro giardino, dovremmo assicurarci che si possa adattare al clima e all’ambiente. In secondo luogo, un principio guida utile è che ogni pianta dovrebbe avere tre o più funzioni.
Facciamo un esempio: la calendula è un fiore ornamentale, attira insetti utili (favorendo la biodiversità) ed è commestibile.
Le più facili da coltivare dal punto di vista dello spazio sono sicuramente le erbe aromatiche, tra cui consigliamo: rosmarino, menta e basilico. Si può valutare anche l’ortica, con le dovute precauzioni se si hanno bambini o animali domestici.
Tra i fiori commestibili, ci sono sicuramente calendula, viola e borragine, che oltre a essere meravigliosi da vedere, offrono sorprese culinarie.
Se si ha spazio per una coltivazione più ampia, sono ideali anche lattughe, biete e spinaci. E per chi ha la possibilità di piantare alberi da frutto, limoni, melograno e ciliegio regalano fioriture ornamentali e frutti deliziosi.

Un sogno sostenibile, ma impegnativo
In conclusione, il giardino edibile è ormai il sogno di molti che desiderano una vita più sostenibile. Ma richiede cura costante, attenzione quotidiana e un po’ di pazienza per poter dare i suoi frutti, dentro e fuori dal piatto.