Stile Eileen Gray, cos’è e come arredare casa

Arredare casa con lo stile Eileen Gray è possibile: designer e architetta, è stata la pioniera del Movimento Moderno, con una visione geniale del design

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Serena De Filippi

Lifestyle Editor

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Eileen Gray è stata una figura di certo atipica e fuori dalle categorie: designer e architetta, ha lavorato tra Parigi e la Costa Azzurra, e a lei appartengono alcuni dei progetti più raffinati del Novecento. Il suo stile? Innovativo, tra rigore e leggerezza, attenzione ai dettagli e una visione dello spazio abitato che mette al centro chi lo vive. Oggi il suo approccio torna attuale per chi cerca ambienti essenziali ma mai freddi: scopriamo tutto su di lei e proviamo a replicare la sua visione per arredare casa.

Chi era Eileen Gray

Nata nel 1878, Eileen Gray cresce tra l’Irlanda e Londra. Nel 1898 entra alla Slade School of Fine Art di Londra, una delle prime donne a essere ammessa: la sua formazione inizia con la pittura, ma a cambiarla, nel 1900, è la scoperta dell’Esposizione Universale di Parigi. Qui entra in contatto con l’Art Nouveau e rimane affascinata dallo stile di Charles Rennie Mackintosh. Torna più volte a Parigi e alla fine sceglie di viverci.

Bibendum e Transat, due pezzi iconici di Eileen Gray
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Bibendum e Transat, due pezzi iconici di Eileen Gray

In Francia, l’incontro con Seizo Sugawara — maestro giapponese nella tecnica della laccatura — le apre nuovi orizzonti. Studia a lungo, si allena e costruisce una propria visione. Le sue prime creazioni passano inosservate, ma lei continua e non si ferma. Durante la Prima Guerra Mondiale rientra a Londra, poi torna a Parigi, dove inizia la vera svolta: riceve l’incarico di decorare un appartamento in rue de Lota. Si dedica anima e corpo al progetto e crea ogni dettaglio: tappeti, mobili, pannelli laccati. Il risultato? Conquista la critica e il suo nome inizia a essere più conosciuto, anche se è negli anni ‘2o che si afferma come designer di interni.

Apre una galleria nella capitale francese, sperimenta materiali innovativi, lavora con il vetro, il metallo, la pelle. I suoi oggetti sono eleganti, funzionali, mai scontati. Frequenta i circoli artistici dell’avanguardia parigina, è libera, anticonvenzionale e profondamente moderna. Con Jean Badovici, architetto, ha una lunga relazione personale e professionale. Insieme progettano la celebre villa E-1027, manifesto dello stile moderno. La sua carriera scorre lontano dai riflettori, ma negli anni ’70 – grazie a una retrospettiva a Londra – il mondo comincia finalmente a riconoscere il valore di una figura che aveva saputo inventare, con coerenza e visione, un modo nuovo di pensare lo spazio e l’oggetto.

I pezzi iconici di Eileen Gray

Le creazioni di Eileen Gray non seguivano le mode, le anticipavano e così ogni pezzo aveva una funzione precisa, un’identità riconoscibile, costruita prendendo come punto di riferimento delle proporzioni pulite. Alcuni dei suoi arredi sono diventati simboli del design del ‘900, e ancora oggi sono attuali per eleganza, ingegno e leggerezza.

Il tavolino regolabile E-1027 è forse il più conosciuto. Progettato per la villa omonima in Costa Azzurra, è un oggetto mobile, versatile, con una struttura in metallo leggero e piano circolare regolabile in altezza. Un altro pezzo celebre è la poltrona Bibendum, dalle forme morbide e sovrapposte che ricordano volutamente l’omino della Michelin. La sedia Roquebrune, invece, mostra l’altro lato del suo stile: una struttura leggera, razionale, progettata inizialmente per l’esterno ma poi adattata agli interni.

Il Day Bed è uno dei primi esempi riusciti di divano-letto: struttura semplice, seduta ampia, pensato per trasformarsi con discrezione, senza mai perdere eleganza. C’è poi la Non Conformist, sedia dal nome già esplicito: ha un solo bracciolo, volutamente asimmetrico, per permettere più libertà di movimento. Non dimentichiamo il Brick Screen: paravento modulare composto da pannelli rettangolari, simile a una scultura mobile, capace di dividere gli spazi senza chiuderli. E ancora i suoi tappeti: disegni astratti, linee nette, colori pieni, sempre al servizio dell’ambiente.

La sua visione del design

Dopo aver descritto gli oggetti più famosi, ci è chiaro che disegnava nuovi modi di vivere. La sua visione del design nasce dall’ascolto attento dello spazio e delle persone, quindi nessuna concessione all’ornamento fine a se stesso né una rigidità funzionalista, bensì leggerezza, proporzione, movimento. Il progetto che meglio restituisce il suo stile è la villa E-1027, dietro cui si cela un messaggio personale: E come Eileen, 10-2-7 come le iniziali di Jean Badovici (J = 10, B = 2, G = 7), l’uomo con cui condivise questa visione.

La villa E-1027
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La villa E-1027

La casa è appoggiata al terreno ma non lo schiaccia: si solleva su pilastri, lascia spazio all’aria, alla vista, al paesaggio. Linee orizzontali nette, piani sfalsati, ampie superfici vetrate. Tutto è pensato per favorire il passaggio tra interno ed esterno, per creare continuità tra l’abitare e il mondo circostante. All’interno, ogni elemento è integrato: letti a scomparsa, tavolini girevoli, specchi regolabili, tende scorrevoli. Gli spazi si adattano a chi li vive, in un equilibrio dinamico. Un’opera che ancora oggi ispira architetti e designer.

Come arredare casa in stile Eileen Gray?

Arredare casa ispirandosi a Eileen Gray è possibile: niente decorazioni superflue, nessuna rigidità minimalista, ma un equilibrio calibrato tra la funzionalità e bellezza. Gli ambienti devono sembrare ariosi, leggeri, aperti: lo spazio non si riempie, si struttura. Si lavora per sottrazione, ma con cura estrema per ogni dettaglio.

La poltrona "Dragons"
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La poltrona “Dragons”

Il primo passo è la luce, che va valorizzata con ampie superfici chiare, preferibilmente bianche o neutre, così da rifletterla e dialogare con i volumi. I mobili devono inserirsi con discrezione e diventare parte dell’architettura: tavolini in metallo, sedute leggere, strutture tubolari. Anche i materiali raccontano molto e la scelta è ampia: metallo cromato, vetro, cuoio, tessuti naturali e legno laccato. Le superfici lucide si alternano alle texture opache, le linee devono restare pulite, ma mai fredde.

Colori? Pochi, scelti con attenzione, come grigi, bianco panna, blu notte, punte di nero e rosso acceso. Ogni tono deve avere una sua funzione: sottolineare una forma, creare profondità e accompagnare lo sguardo. E poi ci sono i complementi, magari un paravento geometrico, un tappeto grafico, uno specchio con cornice metallica. Meglio pochi pezzi, ma scelti con precisione. Possiamo di certo dire che lo stile Eileen Gray è un’attitudine da interiorizzare, per rendere e vivere la casa come spazio fluido, intelligente ed elegante nella sua semplicità. Dove ogni cosa è al posto giusto, e nulla è lasciato al caso.