Rivede il suo cane dopo un anno in ospedale: l’incontro emozionante tra Buk e Roberto

Roberto è ricoverato da quasi un anno quando esprime il desiderio di rivedere il proprio cane: il loro incontro è emozionante

Foto di Virginia Leoni

Virginia Leoni

Giornalista e Lifestyle Editor

Nata nel 1981, giornalista, ufficio stampa e socia di una casa editrice, ha trasformato la sua passione in lavoro. Ama scrivere, leggere e raccontare.

Pubblicato: 3 Agosto 2023 12:46

L’affetto che unisce un animale al suo umano adottivo è difficile da spiegare a parole: si tratta di un amore profondo, capace di illuminare i momenti più difficili e di dare conforto. Di storie belle che hanno come protagonisti animali e umani ce ne sono tante: commoventi, emozionanti, uniche.

Ultima in ordine di tempo quella di Buk e di Roberto. Separati da un anno, si sono potuti finalmente riabbracciare, perché il cane è potuto entrare nel reparto dell’ospedale Niguarda di Milano dove è ricoverato il suo padrone. Un momento speciale ed emozionate, che ha fatto bene a entrambi e che il personale del nosocomio ha ripreso pubblicando le immagini sulle pagine social. Una storia che fa bene al cuore, perché si tratta di un ricongiungimento speciale, desiderato e toccante.

Buk rivede il padrone dopo un anno: il sogno diventa realtà

Ci sono desideri che sono più forti di ogni limite. Quello espresso da Roberto al personale del reparto dell’ospedale Niguarda di Milano è uno di quelli. Lo hanno raccontato proprio loro, pubblicando sulla pagina Facebook alcuni scatti emozionanti e spiegando cosa è accaduto.

Vorrei tanto vedere il mio cane Buk”, sono state queste le parole sussurrate da Roberto. Un piccolo grande desiderio: che sembra tanto semplice, eppure non scontato. Perché non sempre è facile far entrare i propri amati animali nei reparti di degenza ospedalieri.

Eppure, quel desiderio, poi, si è trasformato in realtà. Grazie agli infermieri e agli OSS del reparto di Ortopedia e Traumatologia del Niguarda: “che sono stati vicino a Roberto durante tutta la sua degenza”, spiegano sulla pagina Facebook del nosocomio milanese.

L’uomo è da tempo in ospedale: “Il suo percorso – raccontano – è stato lungo e complesso e non ancora concluso perché nonostante i miglioramenti, Roberto dopo quasi un anno è ancora ricoverato. Un periodo molto difficile e sofferto che, nonostante tutto, è sempre riuscito ad affrontare a testa alta, accettando la propria condizione e accogliendo le indicazioni di tutti gli operatori sanitari senza mai lamentarsi”.

E così, quando lo sconforto è stato più difficile da gestire e Roberto ha sussurrato quel desiderio, l’equipe ha colto l’occasione per trasformarlo in realtà.

E non è stato facile, perché come raccontano su Facebook: “Il rischio che ciò non fosse possibile era alto: l’accesso degli animali domestici alle aree di degenza dell’Ospedale è concesso solo ad alcuni reparti e sotto determinate condizioni – si legge -. Tuttavia, vista la peculiarità del percorso di Roberto è stato possibile trovare una soluzione, in accordo con la Direzione, il primario e il coordinatore infermieristico e seguendo le indicazioni interne”.

E così il cane e il suo umano adottivo si sono potuti riabbracciare e rivedere dopo tanto tempo.

L’emozione del primo incontro dopo tanto tempo

Chi ha un animale lo sa: il rapporto che si instaura è speciale e unico. L’amico a quattro zampe (ma non solo) diventa a tutti gli effetti un membro della famiglia: amato, coccolato e reso partecipe di ogni momento. Da quelli più speciali a quelli più difficili. Per questo poter riabbracciare i propri animali è importante in un momento di sconforto, proprio come lo è avere accanto i propri cari.

E la bellezza dell’incontro dopo tanto tempo tra Buk e Roberto, non solo è stato un momento di gioia per entrambi, ma ha fatto scaturire le emozioni del personale del reparto.

Come hanno raccontato, a corredo di foto profondamente emozionanti che li ritraggono finalmente riuniti. “Travolti dalla gioia di questo incontro, anche il personale del reparto si è lasciato andare alla commozione, felici di essere stati capaci di offrire a Roberto una “cura” fatta di ascolto e sensibilità rispetto ai bisogni del paziente”.

Una storia che emoziona e che ci ricorda, ancora una volta, quanto i nostri amici animali siano parte integrante della nostra vita anche solo con il loro amore e la loro presenza.