Una lettera bellissima che non solo commuove ma ci fa obbligatoriamente fermare un attimo, a rivedere pensieri e problemi, a ridare la giusta proporzione alle cose e alla realtà che ci circonda. Perché quello che scrive Alessandro, 9 anni appena, al suo terzo ricovero all’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù a Roma, è di una dolcezza e verità disarmante.
Alessandro è ricoverato in ospedale, dove i giorni sono dolorosi, perché “c’è la malattia, e non c’è la sua famiglia“. Ma bastano un abbraccio e una carezza dei suoi beniamini, il calciatori della nazionale, per regalargli emozione e ridargli il sorriso. E lui lo scrive in una lettera, pubblicata sulla pagina Facebook dell’Ospedale.
Per tutti questi piccoli malati, soli a combattere mostri molto più grandi di loro, la presenza, l’abbraccio, le carezze dei loro beniamini, che siano cantanti, calciatori, o supereroi venuti apposta per loro, sono medicine che valgono quanto quelle ufficiali, super poteri che li aiutano a sconfiggere il male.
Mi chiamo Alessandro, ho 9 anni e attualmente mi trovo in ospedale. Sono al mio terzo ricovero. I giorni in ospedale sono dolorosi perché mi manca la mia famiglia e perché mi fanno fare molti esami dolorosi. Ma c’è un lato positivo: infatti ho incontrato i calciatori della nazionale: Bernardeschi, Critonto e Di Lorenzo. L’emozione è grande perché sono venuti nel mio reparto e mi hanno accarezzato conserverò per sempre questo bellissimo ricordo