Sono tante le storie che ci circondano, e non tutte provengono dalle favole della buonanotte. Alcune di queste, infatti, sono proprio intorno a noi, anche se non ce ne accorgiamo. Parlano di una meravigliosa autenticità che nasce dall’umanità, dalla solidarietà e dall’inclusività. E sono belle, tanto, perché sono reali. La storia che vogliamo raccontarvi oggi parla proprio di solidarietà, di un progetto straordinario che ha permesso a quattro ragazzi con disabilità di diventare chef.
4 ragazzi e un sogno: il progetto di CEF Publishing e Il Timone
Cucinare è molto più di una passione e un hobby da svolgere nel tempo libero, lo è per questi ragazzi che stanno realizzando un sogno, quello di diventare chef grazie al progetto solidale ideato e sviluppato da CEF Publishing in collaborazione con l’associazione Il Timone. I protagonisti di questa storia sono 4 ragazzi con disabilità cognitiva che, negli ultimi tempi, si sono incontrati tra i fornelli per diventare professionisti in cucina. A guidarli, nella pratica, c’è lo chef Luca Zara.
Per raccontarvi le origini di questo progetto dobbiamo tornare indietro a qualche anno fa, a quando nel 2021 è stato individuato un giovane studente da ANGSA Novara-Vercelli (Associazione Nazionale Genitori persone con Autismo), che oggi, proprio grazie alle competenze acquisite, lavora come aiuto chef presso il ristorante novarese L’orto in cucina.
Così ecco una nuova sfida, ancora più grande e ambiziosa. CEF Publishing, società specializzata nell’e-learning, ha scelto di donare a Il Timone, associazione novarese che dal 2015 supporta le persone con disabilità cognitiva e le loro famiglie, il suo corso per Cuoco Professionista con l’obiettivo di promuovere inclusività e professionalità per i ragazzi fragili. Per dare loro una possibilità concreta di inserimento e integrazione anche nel mondo del lavoro.
Il corso si svolge a distanza per la parte teorica, quella che consente ai ragazzi di prepararsi in maniera professionale all’ingresso nel mondo della ristorazione. Le unità didattiche sono state adattate per essere fruibili ai partecipanti del corso che, alla fine dello studio, si sono sottoposti a una prova finale che è già stata affrontata. Per loro, adesso, è arrivato il momento di mettersi tra i fornelli e di indossare i panni da chef.
Solidarietà, inclusione e passione
Sono otto, in tutto, le lezioni di cucina impartite dallo chef Luca Zara, che si occupa dell’assistenza didattica del corso per Cuoco Professionista e da anni lavora con ragazzi disabili e in condizioni di fragilità e marginalità. Cosa succede durante il corso ve lo spieghiamo subito.
Condivisione, divertimento e indipendenza, sono queste le tre parole chiave che ruotano intorno al progetto, le stesse che permetteranno a questi ragazzi di sviluppare una professionalità, ma soprattutto di avere una possibilità nel mondo del lavoro. Al termine del percorso, infatti, gli studenti otterranno un attestato di cuoco professionista dello stesso valore di quello rilasciato a tutti gli altri corsisti.
L’obiettivo del progetto, del resto, è proprio quello di fornire ai ragazzi fragili gli strumenti per ottenere indipendenza e autonomia anche nel campo professionale. “La forza di questi ragazzi è che, nonostante le loro disabilità, sono proattivi, positivi, hanno voglia di imparare” – ha spiegato la docente Cecilia De Antonis, che ha lavorato al progetto con le educatrici del Timone – “Di sentirsi autonomi e riconosciuti per le abilità che hanno saputo sviluppare”.