Taylor Swift vittima dell’AI (ma non è l’unica): le foto senza veli deepfake

Sono state diffuse alcune foto di Taylor Swift che hanno fatto molto discutere, ma non solo reali. Cosa è successo

Foto di Francesca Secci

Francesca Secci

Giornalista

Sarda, ma anche molto umbra. Giornalista pubblicista, sogno di una vita, da maggio 2023, scrive soprattutto di argomenti che riguardano l’attualità.

Nelle ultime ore c’è stata una diffusione sulla piattaforma X di deepfake sessualmente espliciti riguardanti la cantante Taylor Swift, e sono diventati immediatamente virali. Queste immagini, che hanno raggiunto oltre 27 milioni di visualizzazioni, 24000 repost e più di 260.000 “Mi piace” in appena 19 ore, hanno sollevato questioni cruciali sulla manipolazione dei contenuti digitali e sulla responsabilità delle piattaforme online.

Taylor Swift a una partita di football: immagini false

Sono state diffuse delle immagini decisamente realistiche di Taylor Swift senza vestiti durante una partita dei Kansas City Chiefs, squadra dove gioca il suo fidanzato Travis Kielce. Ma questo non è mai accaduto.

Si chiamano deepfake e sono video o immagini che ritraggono per lo più personaggi famosi. La loro peculiarità sta proprio nel fatto che questi file sono difficilmente distinguibili dalla realtà, soprattutto se realizzati da professionisti specializzati nella manipolazione delle immagini. Si pensi a Emily Pellegrini, l’influencer che non esiste, ma che è talmente vera da ricevere le avances dei vip.

Le manipolazioni deepfake stanno diventando un fenomeno sempre più importante perché potrebbero causare anche danni significativi reputazionali alle persone coinvolte. Né gli esponenti di X né Taylor Swift hanno direttamente commentato l’accaduto, ma l’ex Twitter pare stia implementando una tecnologia che identifichi immediatamente queste immagini per rimuoverle rapidamente. Una sorta di intelligenza artificiale che combatte l’intelligenza artificiale. In ogni caso, le politiche di X riguardanti media non reali e la nudità non consensuale sono vietati esplicitamente, come è stato sottolineato in una nota del 26 gennaio.

I fan di Taylor Swift hanno subito reagito disgustati a sostegno della cantante, la quale vanta uno dei fandom più forti in assoluto. In particolare, “Protect Taylor Swift” è una delle keyword più diffuse su X.

Un rapporto di 404 Media ha ipotizzato che le immagini potrebbero aver avuto origine su Telegram, dove gli utenti nel più completo anonimato condividono immagini esplicite generate dall’IA con Microsoft Designer.

Black Mirror sempre più simile alla realtà

Nella sesta stagione di Black Mirror c’è un episodio dal titolo “Joan è orribile”, che approfondisce il lato oscuro dell’IA e il suo impatto sull’industria dell’intrattenimento. Qui, Salma Hayek decide di vendere la propria immagine in formato digitale a Hollywood, permettendo che questa possa essere utilizzata nella programmazione di film e serie tv generati dall’IA.

Ci sono più livelli nella storia, compresi i computer quantistici, la mancanza di privacy in un mondo fatto di fotocamere, i pericoli di non leggere a fondo le clausole della privacy. Il genere sci-fi si basa sul prendere un fatto vicino alla realtà ed esplorare possibili mondi in cui l’arroganza dell’uomo potrebbe renderli bui o terribilmente distopici. Si pensi al Frankenstein di Mary Shelly o anche a Pinocchio, dove la creatura sfugge alla manipolazione del creatore.

Ciò che viene raccontato in Black Mirror non è distante dal mondo reale, dove a ottobre Kendall Jenner e altre star hanno venduto per diversi milioni di dollari (da uno a 5) la propria immagine a Meta per utilizzarla come assistenti AI.

Deepfake: esploriamo anche i pro

La tecnologia AI deepfake è diventata il miglior strumento per chi si occupa di marketing digitale e per i content creator che personalizzano i loro brand, li promuovono e fanno appello ai clienti immaginando contenuti di campagne di comunicazione iperrealistiche. Nonostante ciò, il crescente volume di file deepfake riconosciuti nei media e su Internet è anche lo svantaggio più notevole della tecnologia.

Questa tecnologia sta automatizzando e velocizzando moli di lavoro prima più lunghe e sta dando tono a un nuovo modo di fare marketing. Grazie alle sue capacità di sviluppare la qualità dei file multimediali e promuovere la libertà creativa, i brand si spingono continuamente verso nuovi limiti.

Ci sono studi scientifici a riguardo che ne mettono in risalto gli aspetti positivi, specificando come la tecnologia deepfake possa contribuire ad aumentare la consapevolezza delle questioni sociali in modo divertente e accattivante. Si tratta di porre dei limiti affinché questi diventino uno strumento vantaggioso e utile per la società.