Phil Collins, la malattia peggiora: come sta lo storico batterista dei Genesis

A poco meno di un anno dall'addio definitivo alla musica, la malattia dello storico batterista dei Genesis Phil Collins è visibilmente peggiorata

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Nicoletta Fersini

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Giornalista ed evocatrice di parole: appassionata di lifestyle, tv e attualità. Inguaribile curiosa, osserva il mondo. Spesso sorseggiando un calice di vino.

Il suo addio alla musica è stato un colpo al cuore per milioni di fan, ma inevitabile date le sue condizioni di salute. Phil Collins si è esibito per l’ultima volta lo scorso 26 marzo 2022 a Londra e da quel momento si è ritirato nella sua casa, circondato dall’amore della famiglia. A distanza di un anno la malattia è peggiorata, come ha raccontato l’amico e collega Mike Rutherford, che con lui ha condiviso la lunga carriera nella storica band dei Genesis.

Come sta Phil Collins, parla l’amico Mike Rutherford

Il bassista Mike Rutherford ha vissuto l’epoca d’oro dei Genesis al fianco di Phil Collins. Insieme agli altri membri della band hanno fatto la storia della musica e ancora oggi si sente la forte eco di un successo che ha appassionato milioni di fan e intere generazioni. Non è difficile, dunque, immaginare la risonanza che l’addio alle scene di Collins abbia avuto in tutto il mondo.

Negli ultimi anni vederlo ai concerti lasciava presagire il peggio. Seduto, dimagrito e con la malattia in stato talmente avanzato da impedirgli di suonare il suo strumento. “Con questa mano riesco a malapena a tenere un bastone”, aveva detto in una delle sue ultime interviste prima dell’addio definitivo alla musica.

Da poco meno di un anno il cantautore e musicista, nonché padre dell’attrice Lily Collins, si è ritirato nella sua casa e, stando alle parole di Rutherford, sembra che le sue condizioni di salute siano visibilmente peggiorate: “Come sapete – ha spiegato in un’intervista a Bbc Breakfast -, Phil non sta bene ma ora è molto più immobile di prima, il che è un peccato, considerando che durante il tour era di buon umore. Ora sta bene a casa, si gode la vita. Ha lavorato così duramente nel corso degli anni. Penso che si stia godendo il suo tempo in famiglia”.

Phil Collins sul palco durante l'ultimo concerto
Fonte: IPA
Phil Collins, l’ultimo concerto coi Genesis nel 2022

Phil Collins, la malattia peggiora dopo l’addio alla musica

Phil Collins ha compiuto 72 anni lo scorso 30 gennaio, ma quel che gli impedisce di suonare non ha a che vedere con l’età. Avrebbe continuato a lavorare, cantare e destreggiarsi con lo strumento che lo ha reso una leggenda della musica mondiale se solo quel fatidico 2007 non lo avesse segnato per sempre.

La batteria è stata sua “amante” e poi, improvvisamente, anche la causa della sua disgrazia. Durante le prove di un concerto, per una postura sbagliata, Collins subì uno schiacciamento delle vertebre iniziando così un calvario doloroso, diviso tra i ripetuti interventi chirurgici e la voglia di non abbandonare il palcoscenico. Da allora non si è più ripreso e a quel primo problema di salute se ne sono aggiunti altri: dapprima le lesioni di alcuni nervi, poi la diagnosi di diabete che non ha fatto altro che peggiorare le due condizioni.

Il lento declino di una leggenda della musica, colui che “salvò” i Genesis prendendo il posto di Peter Gabriel e che ci ha incantato non solo con i suoi virtuosismi alla batteria, ma anche con una voce inconfondibile. Resta viva nei suoi fan la speranza che possa incidere ancora in sala di registrazione. Speranza che, purtroppo, stando alle ultime notizie sembra sempre più lontana dal realizzarsi.