Bella, anzi bellissima, e pronta a provocare. Marisa Papen è la modella che ha posato nuda davanti al Muro del Pianto, sollevando un vespaio di polemiche.
26 anni e un’anima ribelle, Marisa Papen ha scatenato critiche e un acceso dibattito a causa delle sue foto sexy. Immortalata dall’obiettivo del fotografo Mathias Lambrecht, la top model si è mostrata completamente nuda davanti al Muro del Pianto, un luogo simbolo di Gerusalemme. Originaria del Belgio e conosciuta soprattutto per la sua voglia di provocare e di fare notizia, Marisa non ha paura di mostrarsi senza veli in situazioni estreme e già in passato aveva fatto parlare di sé per foto simili a quelle uscite in questi giorni.
Qualche tempo fa aveva passato una notte in carcere in Egitto per essersi fatta fotografare nuda nei pressi del tempio di Karnak, a Luxor. Qui aveva addirittura rischiato di essere lapidata, con l’accusa di profanazione e pornografia. “In cella c’erano almeno venti uomini, alcuni svenuti a terra, altri sanguinanti – aveva raccontato dopo quell’esperienza al Mail Online -. Abbiamo fatto la parte dei turisti stupidi che non conoscevano le regole egiziane, altrimenti non ci avrebbero più lasciato andare”.
In seguito ci era “ricascata”, apparendo in pose sexy in mezzo ai membri della tribù Surma. Le sue foto su una terrazza con vista sul Muro del Pianto hanno fatto il giro del mondo, provocando la reazione indignata di moltissimi leader religiosi. In particolare in Israele il suo gesto è stato condannato duramente: “Si tratta di un episodio grave e riprovevole – ha spiegato il rabbino Shmuel Rabinovic -. Sono stati violati la santità del posto e i sentimenti dei fedeli”.
Tutt’altro che “bella e basta”, Marisa Papen ha deciso di rispondere ai suoi detrattori, affermando la libertà di mostrarsi senza veli e svelando il significato profondo delle foto. “La libertà sta diventando un lusso” ha scritto sui social, parlando della voglia di abbattere i muri costruiti solamente per rinchiudere le idee e le anime, spingendosi al di là dei confini creati dalla religione e dalla politica.
