Ghali, il racconto della madre malata: “La più triste realtà della mia vita”

Ghali ha raccontato dell’amore per la mamma Amel, colpita due volte da un tumore al seno

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Maria Francesca Moro

Giornalista e Lifestyle Editor

Giornalista e content editor. Dalla carta al web e ai social racconta di lifestyle, cultura e spettacolo.

Ghali è un trapper diverso. Canta, come tutti, di donne, feste e denaro, ma non vi si limita. Ghali – e lo abbiamo visto all’ultimo Festival di Sanremo – è un trapper che utilizza la musica per veicolare messaggi diversi, per parlare di politica, ingiustizia e dolore. E forse, per lui, è arrivato il momento di cantare anche della mamma Amel e della malattia che gliel’ha quasi portata via. Del tumore della madre, l’artista ha parlato a Milano, in occasione del meeting annuale Ieo con le donne, che riunisce pazienti ed ex pazienti dell’Istituto europeo di oncologia.

Ghali a sostegno delle donne affette da tumore

“Tutto bene, mamma è qui con noi” così ha esordito Ghali sul palco del teatro Manzoni di Milano, anche lui presente all’incontro voluto dall’oncologo Umberto Veronesi e che, anche dopo la sua scomparsa, continua a riunire le donne che affrontano o hanno dovuto affrontare la diagnosi di un tumore. All’inizio è timoroso, parla del cancro come di “quella cosa che è successa”. Certi argomenti sono difficili da trattare anche per chi, come lui, lavora con le parole: “Pensavo di prepararmi un discorsetto, ma per certe cose non ci si può preparare”.

La prima volta che Amel, la radiosa e affettuosa mamma del trapper, fu colpita da un tumore al seno era il 2001, Ghali era ancora un bambino delle elementari: “Nel frattempo ci avevano sfrattati, non avevamo casa – racconta sincero –. Ma è stato assurdo come, appena superato, tutto è migliorato. È entrata una luce nella nostra vita. È entrata la fede, ho iniziato a credere tantissimo in Dio. Mi si è accesa la passione per la musica. Ne siamo usciti alla grande”.

Amel, la mamma guerriera di Ghali

Non è la prima volta che Amel finisce sotto i riflettori. La donna più importante della vita di Ghali – da poco separatosi dall’ex fidanzata Camilla Venturini – è spesso citata dal trapper, che l’ha voluta al suo fianco durante tutti i momenti più importanti della sua carriera. Perché per lei il cantante nutre non solo l’amore di un figlio ma anche un’ammirazione sincera, per lei e per tutte le donne che, come lei, hanno affrontato un dolore così grande: “Provo tanta ammirazione per voi, mi ispirate e siete un esempio”.

Esempio di forza e della capacità, nonostante tutto, di continuare a sorridere. La malattia della madre è stata “una delle prime tristi realtà della vita” per il Ghali bambino. Eppure, “nonostante tutto ho dei bei ricordi, anche simpatici. Ho dei ricordi forti d’amore”. Come quelle volte, confida il trapper, “che io e mia mamma andavamo a trovare mio padre in carcere, lei aveva la parrucca e riusciva a nasconderlo talmente bene, le prime volte, che lui non se ne accorgeva. E noi andando ci fermavano nei parcheggi, perché lei doveva grattarsi la testa, le prudeva perché aveva perso tutti i capelli. Ci fermavamo e ridevamo di questa cosa, lei tantissimo. È stata fortissima”.

E ancor più forte è stata, Amel, quando la malattia è tornata, pochi anni fa, durante il complesso periodo del Covid. Ma anche stavolta, “tutto bene, mamma è qui con noi”. Con la speranza che “quella cosa” per Ghali e la mamma sia ormai un ricordo del passato e nulla più.