Commissario Ricciardi, lutto per il cast: l’addio del regista a Giuseppe Gavazzi

Si è spento uno degli attori de "Il Commissario Ricciardi", Giuseppe Gavazzi. A darne notizia è stato il regista, Alessandro D'Alatri.

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Redazione

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Pubblicato: 21 Marzo 2021 18:14

È un giorno triste per i fan de Il Commissario Ricciardi, la famosa serie tv tratta dai celebri romanzi di Maurizio De Giovanni, la cui prima stagione è andata in onda su Rai 1 fino ai primi di marzo. Il regista, Alessandro D’Alatri, ha infatti annunciato tramite un post condiviso sulla sua pagina Instagram la scomparsa di Giuseppe Gavazzi, che nella fiction ha interpretato uno dei personaggi più ambigui e senza scrupoli dell’intera serie, il sagrestano Nanni. Una notizia che arriva inaspettatamente e che colpisce inavvertitamente i fan dell’attore; le cause della morte, però, sono ignote.

L’attore, nativo di Portici, non era particolarmente conosciuto al grande pubblico prima di prendere parte alla fiction Rai, ma ha comunque vantato un’importante carriera nel mondo della recitazione, soprattutto in campo teatrale. Il suo percorso è iniziato in gioventù con un testo di Jean Paul Sartre, ma questo gli ha comunque permesso di avvicinarsi talvolta a importanti produzioni televisive come L’amica geniale.

Il suo talento, però, è giunto sotto i riflettori grazie all’episodio de Il Commissario Ricciardi intitolato Il giorno dei morti, uno dei più avvincenti dell’intera serie. Gavazzi, nel corso di un’intervista rilasciata a La Provincia Online, si era dichiarato perfettamente a suo agio nel ruolo del sagrestano Nanni, affermando che Alessandro D’Alatri è un ottimo regista, uno dei più bravi in Italia. Tra di loro si era con molta probabilità creato un rapporto di stima e fiducia, che rende ancor più triste questa giornata di lutto.
Sul set, inoltre, aveva stretto un buon legame anche con Lino Guanciale, del quale aveva dichiarato di essere rimasto piacevolmente sorpreso: nonostante sia uno degli attori più gettonati del momento, aveva trovato in lui una persona con i piedi per terra, umile, attirando così i suoi complimenti.

Sempre nel corso dell’intervista, aveva poi spiegato di aver in mente numerosi progetti per il futuro. Desiderava realizzare corti e mediometraggi tratti dai suoi testi teatrali, oltre che sceneggiare racconti. Il teatro, purtroppo, non poteva più far parte della sua vita a causa delle misure restrittive per contrastare la diffusione del Coronavirus: per questo motivo aveva deciso di dedicarsi altri progetti che, purtroppo, non potranno più vedere la luce.