La nuova vita di Raffaello Tonon, dalle televendite all’oste in cantina

L'ex opinionista ha affrontato con coraggio il tema della depressione, contro la quale lotta da quando era bambino: oggi ha cambiato la propria quotidianità e ha detto addio ai salotti televisivi

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Luca Incoronato

Giornalista

Giornalista pubblicista, redattore e copywriter. Ha accumulato esperienze in numerose redazioni, scoprendo la SEO senza perdere il suo tocco personale

Pubblicato: 30 Gennaio 2025 16:48

Raffaello Tonon non fa più parte del mondo dello spettacolo. Ha salutato la città di Milano e si è trasferito a Cattolica. La sua quotidianità oggi è ben diversa rispetto a qualche anno fa ma, al di là di cosa la gente possa pensare, è ben più felice.

Il nuovo lavoro di Raffaello Tonon

Nello studio de La Volta Buona viene accolto da Caterina Balivo con grande calore e affetto. Raffaello Tonon si sente a casa, di nuovo in un salotto televisivo, e spiega come ora sia sereno e stia davvero bene. Ha trovato la propria dimensione a Cattolica, circondati da nuovi affetti. Proprio qui è impegnato in un lavoro differente da quello che si sarebbe aspettato, ma decisamente soddisfacente.

Un po’ per caso è nata l’opportunità di fare l’oste in una cantina di amici, dove oggi trascorre gran parte del suo tempo. Ha un rapporto col pubblico e apprezza la fatica e la soddisfazione che ne deriva. Lo ha ribadito anche in alcuni scatti su Instagram. Ha così commentato una foto scattata nel locale: “Domattina desidero svegliarmi e guardare questa fotografia. Mi piace. Sono grasso, diverso dal solito ma sereno, molto sereno”.

Questo, però, non è il suo unico lavoro. A domanda diretta della padrona di casa, infatti, precisa: “Faccio le televendite, che sono la mia prima fonte di guadagno. Dio le benedica. Avrei potuto fare il baby pensionato, avendo lavorato per più di 20 anni e facendo le televendite. È però lunga fare notte, tra libri, televisione e altro. A 40 anni però è presto per andare ai giardinetti”.

La depressione

Oggi, dunque, Raffaello Tonon ha ritrovato la giusta quadra della propria vita. Ha però fronteggiato una fase molto buia. La depressione lo ha avvolto quando il telefono ha smesso di squillare. È passato dall’essere molto richiesto nei salotti all’attendere in casa un contatto.

Questo lavoro in cantina è la sua “chemioterapia”, spiega. Un termine che ha usato in maniera consapevole: “La depressione è il cancro dell’anima, con la differenza che non puoi essere operato in oncologia. C’è la psichiatria ma non puoi estirpare la depressione”.

Ha poi rivelato quanto sia stata profonda l’oscurità dentro di sé, svelando come abbia più volte pensato di lanciarsi da una finestra. Farla finita a 30 anni per concludere questo capitolo atroce. Un’inquietudine che si porta dentro, in forme differenti, da quando aveva 10-11 anni. Dal disagio in classe alle strane sensazioni al venire della sera. La sua fortuna? Sua madre.

Il rapporto con i genitori

È stata sua madre a rendersi conto che qualcosa stava cambiando dentro di lui. Ha dunque deciso di intervenire. La Balivo però chiede di suo padre, il che apre un capitolo molto dolente. Ecco infatti la descrizione che Tonon fa di lui: “Mio padre lavorava. Ha sempre lavorato e dobbiamo ringraziarlo per questo. Ha poi risparmiato tanto e ci ha lasciato bene cinque anni fa”.

I due, purtroppo, non hanno mai avuto un rapporto vero. In passato Tonon aveva dichiarato: “Mi ha insegnato a odiarlo”. I due non si sono riavvicinati neanche nelle ultime ore dell’uomo. L’ex opinionista si è presentato al suo capezzale, infatti, “soltanto perché mia madre non meritava d’essere lasciata sola in un momento del genere”.

Ben diverso invece il rapporto con la mamma. I due sono inseparabili da sempre. Anche per lei ha reagito alla depressione. Non ha mai smesso di sentirla quotidianamente, anche se oggi si scrivono molto più e chiamano decisamente meno. Lei rappresenta una figura cardine ed è stata madre e padre. Parlarne gli porta le lacrime agli occhi, che diventano rossi mentre pensa al giorno in cui non potrà più rivederla: “Certamente io, tra i miliardi di cose che mi mancheranno, so che quando non ci sarà più, lei è l’unica persona che risponde al terzo squillo e a qualsiasi ora”.