Sangue nell’occhio: cause e rimedi

Il sangue nell'occhio, noto come emorragia subcongiuntivale, è una condizione in cui piccoli vasi sanguigni si rompono sotto la congiuntiva, causando una macchia rossa sull'occhio senza dolore o compromissione visiva significativa

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Chiara Sanna

Ottico

Diplomata in Ottica e Optometria, è abilitata ed esercita la professione di Ottico, affiancandola al proseguimento dei suoi studi in Scienze Infermieristiche.

Alcuni disturbi possono preoccupare più di altri: succede per esempio col sangue nell’occhio, un evento piuttosto comune che può avere diverse cause ma che necessita sempre un’attenta analisi da parte del medico oculista.

Che cosa si intende per sangue nell’occhio

Quella che spesso viene definita con l’espressione “sangue nell’occhio” è in realtà un’emorragia sottocongiuntivale, cioè il versamento di sangue dovuto alla rottura di un capillare, che crea una macchia rossa sulla parte bianca dell’occhio.

L’evento, che può interessare anche i bambini, si verifica all’improvviso o più gradualmente. Ma non è associato a sintomi quali dolore, bruciore, vista annebbiata o vomito.

Le cause possono essere banali, come uno starnuto, un accesso di tosse. Ma in casi rari si può trattare di una manifestazione di condizioni come la pressione alta, un trauma (tipica l’emorragia dopo una botta e, magari, in presenza di un occhio nero), un dosaggio non ottimale della terapia anticoagulante, che aumenta il rischio di sanguinamento nell’occhio ma anche in organi quali il cervello (ictus).

Anche se nella maggior parte dei casi si tratta di un fenomeno che non deve preoccupare e che non porta con sé disagi, è bene sapere che il sangue negli occhi può avere diverse cause, che però non sempre necessitano un trattamento. 

Più raramente, infatti, il sangue nell’occhio può essere sintomo di altre problematiche, come l’emorragia vitreale (quando la rottura dei capillari riguarda il corpo vitreo che, di solito, è trasparente), che può compromettere la vista, e l’emorragia retinica, che coinvolge la retina ed è dovuta a un trauma o si presenta come segno di una malattia vascolare.

Sintomi dell’emorragia all’occhio

Il fenomeno è monolaterale (o solo sinistro o solo destro) ed è definito. Anche se la macchia di sangue è importante, i bordi sono evidenti e la congiuntiva al di fuori di essa è bianca.

E’ una condizione diversa dall’arrossamento generale dell’occhio, quello che, per intenderci, viene definito iperemia e che si verifica in caso di malattie dell’occhio come la congiuntivite, che causa anche sensazione di:

  • fastidio alla luce (fotofobia)
  • sabbia negli occhi
  • prurito
  • bruciore

Invece, se è presente una raccolta di sangue nell’occhio il soggetto non avverte bruciore o dolore, né sensazione di fastidio alla luce o di sabbia negli occhi, né riduzione della capacità visiva: non sono, cioè, presenti sintomi di infiammazione.

Al contrario, se fosse presente un calo del visus, potrebbe trattarsi di qualcosa di più meritevole di intervento medico, come un’abrasione corneale o una cheratite (infiammazione della cornea). In questo caso, è consigliato il consulto presso lo specialista.

Cosa causa il sangue negli occhi

L’epitelio congiuntivale contiene molti vasi sanguigni, dalla natura molto fragile: le loro pareti possono rompersi con estrema facilità e causare le macchie rosse tipiche dell’emorragia subcongiuntivale

Per questo è un evento assai frequente, spesso causato da situazioni della vita di tutti i giorni come: 

  • sollevamento di pesi
  • vomito
  • starnuti
  • colpi di tosse
  • sfregamento dell’occhio

Ci sono però dei problemi di salute che possono far comparire sangue nell’occhio, e che quindi necessitano di un’attenzione più accurata. Tra questi contiamo: 

  • un trauma contusivo
  • fratture craniche
  • un aumento della pressione oculare o intracranica
  • disturbi della coagulazione

Altre volte, l’emorragia sottocongiuntivale può essere conseguenza di alcune patologie dell’occhio, in particolare se accompagnata da secrezione oculare, a testimoniare la presenza di un’infezione. Anche nei casi di chirurgia per correggere difetti refrattivi può comparire sangue nell’occhio come complicazione post operatoria. 

Pressione alta, diabete e sbalzi ormonali in gravidanza possono essere inoltre causa di sanguinamento dell’occhio, come pure il soffocamento e la manovra di Valsalva. 

Fattori di rischio

Esistono poi dei fattori che possono aumentare il rischio di insorgenza di emorragia sottocongiuntivale, collegati per lo più al consumo di alcuni farmaci e sostanze. 

Tra i farmaci che hanno tra gli effetti collaterali il sangue nell’occhio troviamo gli anticoagulanti, come per esempio l’acido acetilsalicilico (la comune aspirina), mentre tra le sostanze, anche se più raramente associate a sanguinamento degli occhi, ci sono il ginkgo biloba, il pepe di Cayenna e lo zenzero, ovviamente se consumati in grandi quantità.

Per quanto riguarda l’emorragia vitreale, tra le cause più diffuse ci sono: 

Quella retinica può essere a sua volta causata da: 

  • patologie vascolari sistemiche di vario genere
  • distacco della retina
  • degenerazione maculare
  • trauma cranico

Diagnosi del sangue nell’occhio

Quando si è in presenza di sangue nell’occhio, solitamente l’emorragia scompare nel giro di pochi giorni, riassorbendosi da sola. In ogni caso, è sempre bene sottoporsi a visita oculistica per accertarsi della causa del sanguinamento dei capillari e stabilire in presenza di quale tipo di emorragia ci si trovi. 

Se l’origine della rottura è facilmente individuabile con un esame della vista, non serve fare niente. Qualora invece la causa non fosse certa, l’oculista potrebbe prescrivere ulteriori esami, per esempio la misurazione della pressione o un emocromo per individuare eventuali alterazioni o disturbi emorragici. 

Per accertare la presenza di emorragia vitreale o retinica è importante che l’oculista faccia un esame oculistico completo per valutare il bulbo e il fondo dell’occhio, analizzando con attenzione vitreo e retina. 

Quando invece il paziente ha subito un trauma, potrebbe essere opportuno fare esami più specifici e approfonditi per valutare l’entità del danno ed escludere il coinvolgimento di altre parti dell’apparato visivo o del sistema nervoso centrale.

Come si cura il sangue nell’occhio

È importante ricordare che l’applicazione di colliri o pomate oftalmiche o l’assunzione di farmaci a base di cortisonici, antibiotici o vasocostrittori non accelerano il riassorbimento.

Il tempo di riassorbimento varia da un paio di giorni a 2-3 settimane, a seconda della dimensione dell’emorragia e delle condizioni specifiche del soggetto coinvolto.

Dal momento che la rottura dei capillari in seguito a sforzi o condizioni particolari è favorita dalla secchezza oculare, gli oculisti consigliano l’instillazione di colliri a base di lacrime artificiali. Si tratta di soluzioni ad azione idratante, che possono contenere acido ialuronico e che mantengono la superficie oculare umida e lubrificata.

Malgrado la raccolta di sangue nell’occhio sia di consuetudine una condizione benigna e associata a risoluzione spontanea, se dovesse ripetersi con una certa frequenza o non accennare a riassorbirsi entro le 2-3 settimane è bene consultare il medico per il monitoraggio della pressione arteriosa e l’esecuzione di esami del sangue per il controllo dei parametri della coagulazione.

Se la macchia di sangue è accompagnata da una ferita della congiuntiva o segue un trauma al viso o al cranio, allora è consigliabile rivolgersi al Pronto Soccorso.

Fonti bibliografiche:

  • Brian Chou, Sangue nell’occhio (emorragia sottocongiuntivale): cause e cura