Problemi posturali: cos’è l’esame baropodometrico

Se pensate di avere dei problemi posturali verificatelo con l’esame baropodometrico, in grado di rilevare anomalie in base all’appoggio del piede.

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Andrea Costantino

Medico chirurgo

Medico abilitato alla professione, iscritto all'albo dei Medici e degli Odontoiatri di Siena.

Se rientri in quella categoria di persone che accusa problemi posturali o dolori alla schiena, alle gambe ed ai piedi che durano da tanto tempo, un primo passo per la risoluzione dei tuoi problemi potrebbe essere l’esame baropodometrico.

Cos’è l’esame baropodometrico

L’esame baropodometrico è un test che permette una valutazione anatomica e funzionale del piede, andando ad analizzare in modo più specifico la qualità dell’appoggio a terra della volta plantare.

Il test fornisce informazioni sulle pressioni che vengono scambiate tra la superficie di appoggio del piede ed il terreno, sia quando il soggetto si trova in posizione totalmente eretta che quando cammina; sarà, in tal modo, possibile effettuare una valutazione approfondita sulla modalità di esecuzione del passo ed eventuali alterazioni della deambulazione. Lo studio della distribuzione di queste pressioni consente di valutare la biomeccanica posturale e locomotoria, unitamente alle sue variazioni patologiche.

L’esaminatore potrà, inoltre, individuare talune patologie proprie del piede, così come a carico di altri segmenti corporei connessi anatomicamente e funzionalmente con esso.

A chi è rivolto l’esame

Tale esame è consigliato ai bambini in età prescolare e/o scolare che hanno problemi di postura: in questo modo, a scopo preventivo, si possono individuare precocemente i difetti ed iniziare un percorso apposito finalizzato a “rieducare la camminata”, evitando così l’insorgere di patologie disfunzionali in età adulta.

Per i pazienti adulti, invece, l’ortopedico può prescrivere questo esame quando si accusano problemi di:

Come funziona l’esame baropodometrico

L’ esame baropodometrico si effettua camminando su una pedana che rileva la modalità d’appoggio del piede, evidenziando i punti di carico. Esso risulta fondamentale prima di procedere alla realizzazione di un eventuale plantare su misura e per verificare i progressi che una persona con problemi posturali compie nel tempo.

Il soggetto viene posizionato su un tappeto sensibile alla pressione, mentre il suo sguardo è posto in avanti. Al tappetino è collegato un sistema computerizzato che permette di far vedere all’esaminatore gli appoggi del piede su un apposito monitor.

L’esame baropodometrico si effettua prima staticamente e poi dinamicamente. Il test dura all’incirca 20 minuti.

La fase statica si svolge facendo salire il paziente a piedi nudi sulla pedana. In questo modo si verifica il baricentro corporeo e l’appoggio plantare. Facendo poi spostare il carico prima sull’avampiede poi sul tallone si evidenziano eventuali sovraccarichi insoliti (le aree di maggiore e minor carico avranno dei colori differenti – variazione dei colori rosso e blu sul monitor -) .

Nella stessa seduta in pochi minuti, si registrano anche:

  • la percentuale di carico sui due piedi;
  • il carico anteriore e posteriore;
  • l’analisi stabilometrica e dei baricentri;
  • la superficie di appoggio delle piante dei piedi.

Successivamente, si procederà con l’analisi dinamica, che verrà effettuata chiedendo al paziente di camminare sulla pedana fino alla sua estremità per poi tornare indietro. La camminata può essere ripetuta più volte. Questa analisi verifica lo spostamento del peso, l’appoggio, i tempi di carico, durante la camminata. Al monitor è possibile evidenziare la percentuale di appoggio sull’avampiede rispetto al retropiede ed il dispiegarsi della deambulazione.

A cosa serve l’esame

In ambito clinico, l’esame permette lo studio del carico del piede e di eventuali disturbi del sistema muscolo-scheletrico, prevalentemente di interesse ortopedico (ad esempio piede piatto o piede cavo) o neurologico. Tramite questo esame si possono comunque identificare anche patologie correlate al diabete di tipo vascolare, ortodontico oppure otorinolaringoiatrico, manifestatesi sia durante lo sviluppo che nell’età adulta.

Il test baropodometrico mette chiaramente in evidenza come l’aumento del grasso corporeo dovuto al sovrappeso ed all’obesità possa alterare, in modo anche grave ed in entrambi i sessi, la superficie plantare di contatto con il terreno e la distribuzione della pressione al suolo.

Tale esame può essere utile anche per gli sportivi nella scelta delle scarpe più corrette per l’attività fisica.

In genere la visita baropodometrica ha un costo che si aggira tra i 20 € ed i 100 € a seconda della struttura e della regione dove viene svolto.

La terapia dopo l’esame

L’utilizzo quotidiano di plantari ortopedici porta enormi benefici nei pazienti che hanno problemi a deambulare. Il plantare supporta il piede e lo aiuta ad appoggiare correttamente la pianta a terra, ristabilendo quindi l’equilibrio e limitando il sovraccarico delle articolazioni.

Inoltre i plantari sono consigliati in casi di disturbi posturali come la cervicale, il mal di schiena e la scoliosi per attenuare i piccoli traumi da impatto che si ripercuotono su tutto il corpo quando il piede appoggia al suolo in maniera scorretta.

A volte la terapia è accompagnata dall’uso di un bite dentale, per risistemare anche l’articolazione temporo mandibolare spesso responsabile di vertiginisquilibri e altri spiacevoli sintomi.

Prima di acquistare qualsiasi tipo di supporto per la postura è, comunque ,sempre indicato consegnare i risultati e chiedere il parere definitivo al proprio ortopedico di fiducia.

Fonti bibliografiche:

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  • HumanitasA cosa serve l’esame baropodometrico
  • Policlinico Gemelli, Gli esami baropodometrici: indicazioni, tipologie e durata