Viaggiare con i genitori: da adulti è bellissimo

Viaggiare è un'esperienza che ci arricchisce, ancora di più se lo facciamo da adulti e in compagnia dei nostri genitori

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Redazione

DiLei è il magazine femminile di Italiaonline lanciato a febbraio 2013, che parla a tutte le donne con occhi al 100% femminili.

Profondi e intangibili, i ricordi sono sentimenti che ci portiamo nel cuore tutta la vita. La maggior parte sono legati a esperienze infantili, ai momenti trascorsi con i genitori che spesso si pensa siano irripetibili. Quante volte ci è capitato di pensare con nostalgia ai viaggi in compagnia di mamma e papà? Quante prime volte abbiamo vissuto con loro: la prima volta in aereo o la prima volta alla scoperta di una città misteriosa. Ma chi lo ha detto che queste esperienze con i genitori debbano essere relegate solo al passato? Organizzare una vacanza e partire con loro è un qualcosa che va fatto per scoprire quanto sia bello trascorrere del tempo insieme da adulti, tornando anche un po’ bambini.

Cosa significa viaggiare con i genitori in età adulta

Quando cresciamo immancabilmente ci allontaniamo dai genitori perché presi dagli impegni e dal costruirci una nostra strada. Dal canto loro i genitori non si sentono più utili perdendo quell’identità che è stata loro per anni: essere il punto di riferimento dei figli.

Decidere di fare un viaggio con mamma e papà e prenderli in considerazione è un modo per fargli capire che nonostante siamo adulti, il loro parere e supporto sono ancora fondamentali. I consigli che solo i genitori possono dare sono qualcosa di prezioso, proprio come la loro compagnia. Sì, perché è vero che organizzare un viaggio insieme li aiuta a farli sentire utili e allontanare lo spettro della malinconia dovuta alla perdita delle loro certezze, ma è un’esperienza che farà sentire bene anche noi figli. Una vacanza con mamma e papà è un modo per godere della loro presenza in modo diverso rispetto a quando eravamo piccoli, stabilendo un rapporto paritario e conoscendo un aspetto di loro che magari non abbiamo mai notato perché li guardavamo con gli occhi di bambini e non con quegli degli adulti.

Viaggiare con i genitori è un’occasione per conoscerli meglio

I viaggi sono imprevedibili, sono l’occasione per entrare in contatto con culture diverse, ma soprattutto il modo per conoscere i genitori sotto un altro punto di vista. Gli spostamenti lenti con tanto tempo a disposizione sono un’opportunità unica per lunghe chiacchierate in cui siamo indotti a parlare liberamente, non solo delle banalità quotidiane. A differenza di un pranzo o di una cena a casa, la vacanza annulla quei confini parentali e permette di imparare nuovi aspetti del carattere dei genitori che magari in tanti anni erano sfuggiti.

Ogni viaggio, in fondo, è una crescita personale, oltre che un momento di riflessione profonda. È un’esperienza che mostra le persone in tutte le loro sfaccettature e aiuta a approfondire meglio i valori e le priorità delle vita. Questo è vero non solo per noi figli che abbiamo ancora davanti una lunga prospettiva, ma anche per i genitori che, nonostante siano arrivati a una fase più matura, possono imparare da chi è più giovane di loro ampliando la prospettiva personale. Viaggiare in età adulta con i genitori, poi, significa creare dei ricordi speciali e destinati a durare nel tempo, pronti a riaffiorare alla mente in tutta la loro bellezza: sono ricordi diversi da quelli infantili, ma non meno speciali, anzi con una forza diversa e in grado di entrare più in profondità.