Apparecchio per i denti tra i 30 e i 50 anni: quando conviene

Per ricorrere all'apparecchio dentale da adulti, è necessario soddisfare specifici requisiti relativi soprattutto alla salute gengivale

L’adagio “Non è mai troppo tardi” vale in molti casi, compresa la scelta di ricorrere all’apparecchio per i denti.

Il suo utilizzo è, infatti, sempre più diffuso tra i pazienti di età adulta; un cambio di passo notevole rispetto a qualche decennio fa, quando gli anni dedicati alla sistemazione della dentatura erano quelli dell’infanzia. Oggi come oggi, il ricorso all’apparecchio ortodontico riguarda spesso anche persone dai 30 anni in su. Non è raro vederlo portato pure da 50-60enni.

Gli esperti, come riporta l’Ansa, fanno però presente che, per ricorrere a questa alternativa terapeutica – esistente in tre diverse tipologie, ossia allineatore trasparente, apparecchio linguale fisso, apparecchio fissato sulla parte esterna dei denti – è fondamentale che le gengive siano sane. Inoltre, è essenziale appurare l’assenza di denti cariati.

Quando non ci sono problemi da questi punti di vista, l’apparecchio per i denti può rivelarsi estremamente vantaggioso in età adulta. L‘allineamento della dentatura ha effetti positivi su un aspetto a dir poco rilevante, ossia l’efficienza dell’articolazione temporomandibolare.

Da non trascurare sono pure i benefici concreti riguardanti la postura che, man mano che si va avanti con l’età, va curata con attenzione ai fini di prevenire problematiche a carico della colonna vertebrale. In tutto questo è essenziale non dimenticare che, in età adulta e senile, intervenire sulle anomalie ossee non è più possibile.

Alla luce di ciò, gli esperti di ortodonzia consigliano il ricorso alle cosiddette contenzioni. Se si punta a mantenere il risultato raggiunto con l’apparecchio, queste ultime devono essere tenute anche per un lasso di tempo molto ampio, spesso per tutta la vita. Cosa si intende di preciso per contenzioni? Una delle più famose è senza dubbio la mascherina, da utilizzare nelle ore notturne. Un’ulteriore alternativa prevede invece il blocco dei denti attraverso lo splintaggio linguale.

L’indicazione delle gengive sane non deve essere assolutamente messa in secondo piano. Nell’ipotetico caso di diagnosi di malattia parodontale è, infatti, essenziale partire dalla risoluzione di questo problema e pensare solo in fase successiva ad allineare la dentatura, tramite l’apparecchio per i denti.

Il rischio per chi si comporta in maniera diversa, è quello di dover affrontare la fastidiosissima eventualità della perdita dei denti.