Un programma non riesce ad arrivare alla tredicesima edizione se non ha una formula vincente che emoziona e diverte chi lo guarda. MasterChef Italia di Sky c’è riuscito e, dopo quella attuale, veleggia già verso la quattordicesima serie. Ormai è un fenomeno di culto, un appuntamento irrinunciabile, una fonte di modi di dire (il “mappazzone” di Barbieri è entrato nel linguaggio comune), di personaggi singolari e ricette sorprendenti.
Determinazione e creatività
Ci appassionano le sorti degli aspiranti cuochi, agitati e timorosi di fronte ai giudizi spietati dei grandi chef. Eppure non rinunciano a combattere con determinazione e creatività per conquistare l’ambito titolo di MasterChef, con i centomila euro in palio, la pubblicazione del loro libro e l’accesso a un corso di alta formazione culinaria, che faciliterà le chance di avere successo in un ristorante tutto loro. Ci identifichiamo nella loro voglia di vincere dando il meglio di sé, ma anche nella loro resistenza allo stress a cui la gara li sottopone.
I giudici più amati d’Italia
Ma quello che più ci piace nel cooking show di Sky sono i giudici. Autorevoli e competenti, i tre super chef stellati Antonino Cannavacciuolo (3 stelle Michelin, 48 anni), Bruno Barbieri (7 stelle, 62) e Giorgio Locatelli (2 stelle, 60) sono l’anima del programma.
Rigorosi ma sempre pronti alla battuta, esigenti ma comprensivi, severi ma giusti, sanno tutto di cibo e ricette, ma sono anche maestri di vita. E ognuno di loro ci piace per motivi diversi: Cannavacciuolo per la simpatia, Barbieri per la schiettezza, Locatelli per il fascino british. Ma con uno solo di essi abbiamo un legame più profondo e particolare, che si collega al suo carattere e alla sua visione della vita. Gioca subito con il test che ti svela con quale giudice di MasterChef sei più “connessa”!