Per risolvere questa situazione occorre un piano. Procederemo un passo per volta, sapendo che dovremo rischiare, ma anche cercare di non farci male. Prima di agire, possiamo fare una simulazione mentale degli step utili per abbordare il tipo che ci piace. Ma poi ci vuole l’azione.
- Occorrente: coraggio, intuito, ironia, autostima, un pizzico di abilità nel flirtare e una spolverata di incoscienza.
- Obbligatorio: accertarsi che il ragazzo in questione non sia già fidanzato.
- Outfit: abituali ma anche curati e un filino ammiccanti.
- Opzionale: un’amica con cui confrontarsi, gioire o farsi consolare.
- Regola d’Oro: Non cerchiamo di essere un’altra persona: lui deve innamorarsi di noi e non della copia di un’altra ragazza.
1) Cercare l’approccio
Avviciniamo il ragazzo che ci piace con una scusa plausibile: ad esempio, possiamo chiedergli di fare una telefonata urgente dal suo smartphone, perché il nostro è scarico. Chiamiamo un’amica – già allertata che riceverà una chiamata da un numero sconosciuto – e diciamole qualcosa di serio (ma velocissimo) tipo “Ho un impegno improvviso e il cell scarico, ti parlo da quello di un amico, ci vediamo alle sette invece che alle sei”. Salutiamo e restituiamo il cell al ragazzo. “Ora sono in debito con te di una chiamata, domani ti offro il caffè”, diciamogli con tono affermativo. Deve recepire che noi siamo decise a ricambiare il suo favore con un piccolo gesto carino e non ammettiamo rifiuti. E in più lo abbiamo chiamato “amico”!
2) Usare lo sguardo killer
Con la scusa del caffè (o cappuccio, o spremuta, l’importante è che non sia qualcosa di più impegnativo come un aperitivo che richiede tempi più lunghi e arriverà in un secondo tempo) invitiamolo al bar. “Andiamo a prendere il caffè che ti dovevo”, diciamo, senza il punto interrogativo. Non può rifiutarsi. Mentre consumiamo le nostre bevande, cerchiamo di guardarlo negli occhi con il famoso sguardo killer, ovvero deciso, ipnotizzante, intenso, sorridendo in modo impercettibile. Lui si sentirà piacevolmente “elettrizzato” dallo sguardo diretto e “promettente”. Cerchiamo di flirtare con leggerezza, facendogli qualche domanda e parlando di noi con ironia e semplicità. Chiediamogli il contatto social “Tanto per capire chi siamo” (frase che lui recepirà come un interesse generico e non diffiderà).
3) Gratificare il suo ego
Ora possiamo salutarci con un gran sorriso quando lo incontriamo, fermarci a chiacchierare e approfittare per sfoderare i nostri famosi sguardi diretti nei suoi occhi. A questo punto il tipo dovrebbe aver capito che ci piace: se ricambia l’occhiata di fuoco (o sguardo killer), siamo a buon punto. E se distoglie lo sguardo? O è timido oppure è in agguato la delusione (per noi). Procediamo con la massima cautela nell’azione seguente, in cui ci vuole un po’ di faccia tosta. Anche se l’amica ci ha passato subito il numero sconosciuto ovvero il suo, diciamogli con occhioni da anime: “Mi dai il tuo numero? So che ti trovo sui social, ma se io avessi bisogno di te?”. Lui non si metterà a contestare questa ipotesi un po’ assurda, che però gratifica il suo ego (i ragazzi adorano sentirsi super-eroi che aiutano le ragazze nei guai) e cederà il suo numero, che noi già avevamo. Sta capitolando.
4) Qualche messaggio, poi sparire
Mandiamogli ogni tanto qualche whatsapp breve e spiritoso: un meme divertente, un link interessante, una foto particolare. Se lui risponde – e risponderà – approfittiamo per scambiare qualche frase carina, tipo “Sei unico!” oppure “Mi fai troppo ridere!” (i ragazzi adorano far ridere le ragazze, lo considerano il prequel della conquista) ma anche “Come stai?”. Però non facciamo trecento messaggi al giorno: i maschi detestano essere assillati. Poi giochiamoci la mossa che lo spiazzerà: scompariamo per un po’. Puff, sparite, smaterializzate, polverizzate. Anche da TikTok.
5) Prendere l’iniziativa
Se lui ha capito che ragazze meravigliose siamo, farà di tutto per ritrovarci. Ci manderà messaggi, ci aspetterà alla fermata del bus, se è ardito addirittura ci telefonerà. Diciamogli che siamo state molto impegnate con lo studio (il lavoro, la famiglia) e chiediamogli come sta. Sentirà che teniamo a lui e potrebbe chiederci di rivederci. Se è un timidone, prendiamo noi l’iniziativa (sì, le ragazze lo fanno di continuo) e invitiamolo per un aperitivo: “Questo periodo è davvero stressante per me, mi andrebbe proprio di fare due chiacchiere con un amico…”.
6) Puntare sui complimenti (equilibrati)
Davanti ad un spritz è tutto più facile. Noi saremo carine ma senza eccesso di make up e scollature shock. Consigliato un profumo non troppo invasivo e un tacco che ci consenta di camminare senza barcollare. Tra uno stuzzichino e un sorriso, dovremo capire se lui prova per noi un interesse infuocato o solo tiepidino. Se ci sembra che lui ci guardi come se volesse sprofondare con noi in un letto di petali di rose, partiamo con i complimenti (contenuti, non adoranti) tipo “Con te parlo bene, mi sento capita”, “Sei un ragazzo profondo”, “Potresti piacermi davvero… forse”, “Sei carino, ma non ti montare la testa”. Con i ragazzi andrebbero evitate frasi perentorie come “Io ti amo”, “Voglio passare la vita con te”, “Sono pazza di te”, “Già mi vedo con i nostri bambini!”: possono avere l’effetto di freezarli nel timore di venir catturati senza via di scampo. Facciamogli invece intendere che lui ci interessa, sì, ma non al punto di perdere la testa. E se lui ci sembra freddino, poco coinvolto? Lasciamo stare. Chi non ci brama, non ci merita.
7) Silenzio (ma non troppo)
Se tutto è filato liscio, ci sono buone probabilità che lui faccia il primo passo “importante”, ovvero ci inviti a uscire una sera. Ma se non succede, facciamolo noi: potremmo proporre di andare al cinema o a vedere un locale carino appena aperto. Comportiamoci con spontaneità e allegria, senza però esagerare con le battute e le smancerie. Mentre parliamo sfioriamogli le spalle, i polsi, il viso, sorridiamo alle sue battute e poi ricorriamo all’arma finale: il silenzio, meglio se con la nostra mano sul suo braccio o il suo ginocchio. Dice più un mezzo minuto di silenzio che mille parole (con sguardo super-killer occhi-negli-occhi), Se a questo punto non è lui a dirci “Mi piaci”, siamo autorizzate a farlo noi. E il primo bacio? Imminente…