Fare l’amore è un evento che implica tante variabili e che viene caricato di molte aspettative, sia a livello personale che sociale. Tra i fattori che gravitano intorno a questo evento così importante vanno a pesare “macigni” come l’ansia da prestazione, la paura del giudizio, il timore di farsi male sia fisicamente che emotivamente, il terrore di restare incinta, la preoccupazione di non sapere cosa fare. E anche se abbiamo visto molte di quelle immagini hot, non ne sappiamo proprio un bel niente, perché nella realtà delle giovani donne che si affacciano alla vita e al sesso, le cose non vanno esattamente in quel modo.
La paura è naturale
Se non avessimo un po’ di paura di fare l’amore toglieremmo da uno dei momenti più importanti della vita tutta l’emozione, la confusione e il batticuore che l’evento merita di avere. Ma poi come si supera? Non forzandoci mai a ciò che non ci sentiamo davvero di fare. Un gesto, un consenso, un sospiro che non siano veri possono rivelarsi nocivi per il nostro incontro d’amore. Cerchiamo dunque di essere spontanee e sincere, lasciandoci guidare dal sentimento e dal desiderio.
Non è una gara
Cerchiamo anche di capire però che non si tratta di una gara a chi è più brava o più sveglia. Non dobbiamo “rincorrere” le altre ragazze perché loro hanno già avuto dei rapporti e noi no. Ogni donna ha i suoi tempi e i suoi modi di relazionarsi con il sesso e i sentimenti che vi sono collegati. È una questione privata e non un termine di paragone per definire chi è più scaltra ed esperta. Quindi abbandoniamo il timore di essere più sprovvedute delle amiche: è un confronto che non ci porta da nessuna parte. Pensiamo a noi stesse, invece.
Proteggersi è bello (e furbo)
Le paure che intralciano la nostra decisione di fare l’amore con il ragazzo che ci vuole bene rischiano di pregiudicare la bellezza di questo evento. Quindi, tolto di mezzo l’inutile paragone con le amiche, cerchiamo di sfoltire il campo. Innanzitutto, accertiamoci insieme al nostro partner di avere con noi una buona protezione anticoncezionale, ovvero un preservativo. È una precauzione indispensabile che va utilizzata anche la prima volta, come nelle successive. Può sembrare un’azione che spegne il romanticismo, invece è un gesto bello e consapevole, rispettoso e responsabile, perché protegge dalle gravidanze e dalle malattie sessualmente trasmesse. Più in là, quando avremo più confidenza e più sicurezza di noi e di lui, potremo passare ad altri metodi contraccettivi.
No alle tensioni, sì alla scoperta
Il timore di sentire dolore è del tutto legittimo. Se proprio vogliamo fare chiarezza, possiamo rivolgerci a un consultorio insieme al nostro ragazzo per farci spiegare bene le cose. Cercare sul web potrebbe condurci a informazioni errate e pericolose, se ci rivolgiamo a siti non sicuri. A guidarci, comunque, saranno il desiderio e i gesti spontanei che ci porteranno a unirci, mente e corpo, al nostro amore. Potremmo percepire fastidio o notare qualche goccia di sangue, oppure potremmo anche non sentire niente. Ma è la nostra esperienza, unica e straordinaria, e la dobbiamo vivere come una scoperta della meraviglia dei nostri corpi. Più saremo tese e preoccupate, più potremmo sentire un dolorino. Cerchiamo di scacciare i pensieri tensivi e negativi. E poi, ricordiamoci che la verginità è solo un termine tecnico senza valore morale. Non si “perde”, semmai si supera. Ma non dobbiamo sentirci sciocche se non ce la sentiamo ancora di farlo. Rispettiamo i nostri tempi, sempre e comunque.
Lui non pensa che a noi
Il timore di cosa penserà lui, che magari ha più esperienza di noi, è del tutto inutile. Il fatto che non siamo esperte susciterà in lui ancora più amore e tenerezza di quel che già prova. E a questo proposito, assumere atteggiamenti smaliziati non ci servirà a niente, se non a sentirci ancora più goffe. Ascoltiamo il suo respiro, assaporiamo il suo abbraccio, godiamoci la sensazione di essere davvero connesse con lui. Seguiamo l’istinto e il cuore. Non ci serve nient’altro.
Gli indispensabili: dialogo e fiducia
Per affrontare le paure relative all’evento che più coinvolge la coppia, la soluzione passa per la coppia stessa. Parliamo con il nostro ragazzo, cerchiamo di confrontarci (e di confortarci) a vicenda, esprimiamo le nostre perplessità e ascoltiamo i suoi pareri. Se ci teniamo tutto dentro non ne usciremo mai. Dialogando con lui sentiremo la forza del nostro sentimento e toglieremo il bavaglio al nostro legittimo desiderio di amore. Ma c’è una cosa in particolare che dovremmo percepire: la fiducia. Se ci fidiamo del nostro partner, se è una persona su cui abbiamo l’intima certezza di poter contare, abbiamo dalla nostra parte una sicurezza fondamentale per sconfiggere i nostri timori.
E noi? Ci fidiamo di noi, contiamo su noi stesse? Smettiamola di non sentirci all’altezza e ammettiamo di essere delle ragazze super che si meritano di vivere le proprie esperienze d’amore con gioia, consapevolezza (e responsabilità). C’è una canzone di Jovanotti che s’intitola proprio “Mi fido di te” e dice “La vertigine non è/ Paura di cadere/ Ma voglia di volare”. Vogliamo provare a volare?