#SegretiDelCuore

Dieci consigli per il primo appuntamento

Se il ragazzo che ci piace ci invita a prendere un aperitivo (o anche solo un caffè), cadiamo in confusione e non sappiamo cosa fare. Eppure è facile: basta essere spontanee e seguire queti dieci piccoli tip risolvi-problemi

Marina Mannino

Giornalista

Conosco un ragazzo di vista (abitiamo nella stessa zona) ma non ci frequentiamo, però parliamo molto in chat. Lui è carino, spiritoso, intelligente. Mi scrive piccole poesie bellissime. CI siamo visti spesso in video, ma mai di persona perché siamo un po’ timidi. Ora però abbiamo deciso di incontrarci per conoscerci meglio. Io non sono nervosa, ma... che cosa dovrei fare? E se poi non gli piaccio? O se lui non è come me l’aspettavo?

Vittoria

Che emozione incontrare “dal vivo” quel ragazzo con cui si è chattato a lungo, scambiandoci confessioni e battute! Ci si sente così in sintonia che ci sembra di conoscerci da sempre. Eppure non ci siamo mai incontrati veramente da vicino, in 3D. Come organizzarsi, cosa indossare, cosa dire, cosa fare? Ecco qualche idea.

1) Il posto

Vediamoci in un bistrot carino e ben frequentato, magari all’aperto, così da poter chiacchierare senza che nessuno badi a noi. No a bar isolati e solitari in cui siamo da soli: sarebbe imbarazzante e a zero privacy. Scegliamo un locale non lontano da casa nostra per poter tornare in fretta in caso il meeting non sia stato piacevole.

2) L’outfit

Non scegliamo un abbigliamento che non sia usuale per noi: ci sentiremmo impacciate e fuori sync con la nostra personalità. Quindi ok ai jeans, magari ingentiliti da una camicia bianca e una collana sottile a più fili. Evitiamo i tacchi se non ci sappiamo camminare bene: ci potrebbe essere in agguato una passeggiata per cui lo stiletto 12 sarebbe davvero controindicato. Bene le sneaker white o le ballerine chic.

3) Il make up

Leggero ma furbo: diamo profondità allo sguardo con matita e ombretto, applichiamo il mascara senza esagerare, mettiamo un lipstick rosato e completiamo con due gocce (due!) del nostro profumo abituale. Non proviamo un trucco che non abbiamo mai sperimentato, ma scegliamo il nostro make up che conosciamo bene con qualche tocco shine.

3) Il drink

Un aperitivo non alcolico sarebbe perfetto (lo spritz analcolico, ad esempio, è buonissimo) con qualche stuzzichino interlocutorio. Bere alcool potrebbe farci dire e fare cose che non vorremmo. Anche se optiamo per un semplice caffè, è sempre un buon motivo per cominciare a chiacchierare “dal vivo”. Se mangiamo, controlliamo che non ci restino residui di cibo tra i denti davanti!

4) L’approccio

Basta un “Ciao, finalmente ci vediamo!” per avvicinarci al nostro partner con semplicità e simpatia. Un sorriso aperto e una stretta di mano saranno le password per entrare in sintonia con lui. Stiamo incontrando un amico, non il nostro futuro fidanzato (almeno per ora). Quindi optiamo per alcune domande semplici: “Come stai?”, “Cosa prendi?”, “Cos’hai fatto stamattina?”.

5) Il movimento

Muoviamoci con spontaneità, appoggiamo la borsa alla spalliera della sedia, mettiamoci comode. Evitiamo di assumere atteggiamenti rigidi e impostati: sanno di finto e non danno una buona immagine di noi. Mettiamo i gomiti sul tavolino per parlare, avviciniamoci a lui, scherziamo. Liberiamo l’incontro da tutto ciò che è costruito e innaturale per noi.

6) Il discorso

Gli argomenti di cui parlare sono tanti, e molti li abbiamo già sperimentati in chat. Dalle serie tv (le nostre preferite, le sue) ai film (da quelli fondamentali alle nuove uscite), dai ricordi di scuola a quelli di famiglia (ma buffi, bizzarri, altrimenti sai che noia!), dalle prossime vacanze (sognate o già organizzate) ai passatempi (games o lettura?), ai gusti in fatto di abbigliamento, musica, food. Il tutto senza mai negarci di essere ironiche e spiritose. Se il nostro partner si rivela davvero interessante, mostriamo che lo stiamo ascoltando con attenzione. Ma se diventa pesante, fa scena muta oppure fa il “signor so-tutto-io”, l’impegno improvviso è sempre un buon salva-vita…

7) L’incontro

In questo appuntamento non si stanno incontrando solo due persone, ma anche due mondi. Avviciniamoci all’altro con cautela e attenzione: la nostra personalità si sta confrontando con la sua, riconoscendo le parti in comune e quelle diverse, addirittura opposte. Quindi non abbiamo fretta di capire se lui è proprio il tipo giusto per noi: lasciamo spazio alle risate, alle smorfie, agli sguardi, ai movimenti del corpo (si avvicina? Tende una mano verso di noi? Arrossisce? Oppure sembra distante e impaziente di andarsene?) per portare la comunicazione su canali non solo verbali, a volte molto più significativi di un discorso.

8) Il sorriso

Se il tipo ci piace anche di persona, oltre che in chat, non siamo avare di sorrisi e risate. Non c’è niente che predisponga meglio un ragazzo di un sorriso sincero, perché è un gesto distensivo, rassicurante e molto attraente. Certo, non dobbiamo esagerare, o penserà che abbiamo uno strano tic nervoso! E se lui ride alle nostre battute, significa che si sta creando davvero una sintonia.

9) Il cellulare

Meglio in tasca o in borsa, invece che sul tavolo: non sarebbe carino se, mentre il nostro tipo ci sta parlando di qualcosa di importante per lui, noi tenessimo d’occhio lo smartphone per controllare le notifiche. E non ci piacerebbe che lui facesse altrettanto, ammettiamolo. E’ un gesto che significa mancanza di attenzione per l’altro, che passa in secondo piano rispetto all’amica che ci manda una foto o un messaggio. Cerchiamo anche di non costringerlo a guardare le foto delle nostre vacanze, del nostro cane, del figlio di nostra sorella, di noi in versione “Elodie a Samremo” per un party in disco. È una tortura che (ancora) non si merita.

10) I saluti

Se il ragazzo ci è davvero piaciuto, se la buona impressione avuta in chat si è confermata di persona, se dentro di noi una vocina ci sussurra “Rivediamolo! Incontriamoci ancora!”, possiamo salutarlo con un abbraccio, ringraziarlo della bella chiacchierata e dirgli “Alla prossima! Ci vediamo presto?”. Se anche noi abbiamo fatto centro nel suo cuore, lui acconsentirà con entusiasmo. Potremo poi accordarci in chat per un secondo appuntamento. Se lui invece resta sul vago, dicendo “Ci devo pensare… ho molto da fare… non lo so…” cerchiamo di non insistere. Salutiamolo carinamente e poi “puf!”, scompariamo per un po’. Se lui è interessato a noi, si muoverà. Evitiamo di cercarlo, però, se dovesse scomparire anche lui. E se non ci ha convinto per niente? Mettiamoci una pietra sopra (in senso metaforico!): se l’istinto ci suggerisce che è un “no”, molto probabilmente ha ragione.

Sì, ma chi paga? Facciamo il gesto di prendere il portafoglio per fare a metà del conto: se lui è un “cavaliere”, rifiuterà il nostro contributo e salderà il dovuto. Se invece accetta la nostra parte… è ok lo stesso, anche se questo potrebbe rivelarci qualcosa su un eventuale braccino corto del tipo!