Quanto mangia un gatto di 5 mesi? Una guida per capire il tuo cucciolo

Quanto deve mangiare un gatto di 5 mesi? In questo articolo tutte le informazioni sulle dosi corrette per il tuo piccolo amico felino

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Francesco Livini

Medico veterinario

Medico veterinario specializzato in sanità animale, esperto nella cura, diagnosi e trattamento delle malattie con uno spiccato interesse per l'ortopedia. Dirigente medico veterinario nelle Marche da oltre 6 anni, per DiLei scrive nella sezione Pets.

Pubblicato: 5 Marzo 2024 09:14

Quando pensiamo ad un’immagine dolce e molto tenera, quella che riguarda i gattini è sicuramente tra le prime a venirci in mente. Si tratta, infatti, di animali molto belli sotto il punto di vista estetico, dei dolci esserini che hanno bisogno di affetto e cure per sopravvivere.

I gattini però richiedono davvero molte attenzioni, in quanto sono molto delicati e non possono essere abbandonati a loro stessi. Uno degli aspetti a cui bisogna prestare più attenzione riguarda l’alimentazione del cucciolo di gatto. Sbagliare in questo contesto è davvero molto facile. Quanto deve mangiare un cucciolo di gatto di soli 5 mesi? Scopriamolo insieme!

Che cosa sapere prima di adottare un cucciolo di gatto

Gestire un cucciolo di gatto può apparire come qualcosa di molto semplice ed immediato, ma spesso questa affermazione non corrisponde in nessun modo alla realtà.

Non basta infatti fare due coccole al gatto oppure fargli due fotografie per prendersi cura della sua salute: bisogna assumersi ogni tipo di responsabilità che ci permetterà di trattare al meglio i suoi bisogni e tutelare la sua salute. La prima cosa sulla quale bisogna intervenire è la socializzazione. Il gattino potrebbe apparire timoroso e insicuro non appena arriva in una casa nuova e per questo bisogna porre le basi per costruire la giusta relazione tra padrone e animale.

Bisogna poi procurarsi quegli strumenti di cui non si può proprio fare a meno: ovviamente ci riferiamo alle ciotole per il cibo e per l’acqua, ma anche alla cuccia, al tiragraffi e alla lettiera. Ci vorrà poi del tempo affinché l’animale possa abituarsi al nuovo ambiente, scegliendo con cura gli spazi dove trascorrere il suo tempo e nei quali si sente maggiormente a suo agio.

Quali nutrienti non devono mancare nell’alimentazione del gattino?

I primi mesi di vita del gatto sono molto delicati e come tali richiedono il rispetto di alcune regole precise. Proprio come accade nel caso degli esseri umani, anche i cuccioli di gatto possono nutrirsi di solo latte materno per almeno 40 giorni. Dopo sarà possibile offrire al piccoletto anche cibi solidi ma senza esagerare e procedendo per gradi, in modo da verificare la presenza di intolleranze ed allergie. Dai tre mesi in poi un gattino può mangiare quasi tutto, anche se sarebbe meglio non appesantire il suo stomaco e proporre nutrienti in linea con le sue esigenze fisiche.

Nell’alimentazione di un gattino piccolo non possono mancare elementi come vitamine, sali minerale e proteine. Proprio per questo è possibile ricorrere a del cibo specifico che sarà possibile acquistare nei negozi appositi, oppure fornire della carne bianca ben cotta e altri alimenti pensati appositamente per animali così piccoli.

Dai sei mesi in poi le cose cambieranno, in quanto il gatto comincia ad avere le stesse esigenze nutritive di un adulto e come tale avrà bisogno di più pasti nell’arco della giornata. Alcuni esperti consigliano di avvicinarsi allo svezzamento proponendo l’alimentazione secca. Questo perché le crocchette sono molto piccole, hanno un apporto nutrizionale completo e sono adatte all’apparato digerente del gatto.

Come favorire l’alimentazione nel cucciolo di gatto?

Come detto finora, l’alimentazione del cucciolo di gatto deve essere curata nei minimi dettagli, in modo da non traumatizzare e, soprattutto, far sì che vengano crearsi le condizioni fisiche ideali per la fase adulta.

Il primo approccio è sempre di tipo veterinario, poiché in caso di dubbi è proprio a questa figura che bisogna rivolgersi. L’esperto sarà in grado di offrire una dieta con la quale soddisfare i bisogni del gatto e, al tempo stesso, garantirgli il giusto range di crescita.

Durante i primi momenti il gatto potrebbe non essere interessato al cibo ed è proprio per questo che bisogna procedere per step, in modo da ottenere i successi con gradualità. Questo significa evitare di lasciare del cibo a disposizione del gatto per troppo tempo. Così facendo, l’animale non apprezzerà il momento della pappa e potrebbe mangiare per tutta la giornata, cadendo nel sovrappeso.

Per quanto riguarda la scelta del cibo umido e di quello secco non esistono particolari benefici o controindicazioni per alcuni esperti, il cibo umido garantisce la giusta idratazione, mentre quello secco è più facile da digerire e comporta meno problematiche a livello gastrico. Forse la giusta soluzione consiste nell’offrire un’alimentazione basata sull’alternanza di questi due fattori. Non bisogna mai somministrare al gatto cibo per cani o via dicendo, in quanto gli alimenti offerti ai due animali sono molto diversi e potrebbero essere pericolosi se non destinati agli stessi.

Che cosa deve mangiare un gatto di 5 mesi?

Anche in questo caso le fonti di discussione non mancano, poiché per alcuni i gattini devono nutrirsi del cibo a loro destinato, mentre per altri possono includere nella loro dieta anche alimenti casalinghi. Purtroppo, esiste la convinzione che i gatti e i cani possano mangiare di tutto, ma questo è sbagliato. Esistono infatti degli alimenti che possono essere pericolosi per gli animali e che proprio per questo motivo devono essere evitati.

Come abbiamo detto prima, l’ideale consiste nel somministrare cibo secco e cibo umido, in modo che il gatto riceva tutti i nutrienti e non abbia difficoltà a nutrirsi di un alimento o dell’altro. Esistono però dei piccoli trucchetti che possono arricchire il gusto del cibo, come ad esempio la somministrazione di fegato, pesce cotto, frutta e formaggio. Ovviamente si tratta di alimenti che vanno somministrati una tantum, in quanto sono molto grassi e potrebbero causare problemi di salute.

I gatti sono poi dei grandi sostenitori dell‘erba gatta, motivo per cui è bene offrire loro questa alternativa ogni qualvolta se ne ha la possibilità. Da non dimenticare di proporre al felino anche dell‘acqua sempre pulita e fresca. Idratarsi è fondamentale per garantire il benessere e proprio per questa ragione non bisogna mai cadere in tutti quei fenomeni che potrebbero indurre la disidratazione.

Quanto deve mangiare un gatto di 5 mesi?

Le prime fasi di vita di un gatto sono sicuramente le più delicate in quanto è doveroso rispettare le dosi di cibo prescritte dal veterinario. È davvero molto difficile rispondere a questa domanda, in quanto tutto dipende dalle caratteristiche fisiche del gatto e soprattutto dal suo peso.

Esiste però una regola generale secondo la quale bisognerà suddividere il cibo in almeno cinque dosi da somministrare al gatto nell’arco della giornata. Essendo piccoli i gattini hanno un apporto energetico più alto e come tali dovranno mangiare cibi più proteici. In linea di massima, quando il gatto non raggiunge i 2 kg di peso, bisogna somministrare una razione di cibo che spazia dai 120 ai 160 grammi.

Bisogna anche calcolare che un cucciolo di gatto è molto attivo e quindi tenderà a bruciare molte più calorie al giorno rispetto ad un gatto anziano che conduce uno stile di vita piuttosto sedentario. È però fondamentale non sottovalutare la differenza fra cibo umido e cibo secco.

Nel primo caso le dosi si aggirano intorno ai 120 grammi in quanto all’interno del prodotto finito è presente molta acqua. Le dosi delle crocchette invece, sono molto più basse, in quanto il cibo è concentrato e i nutrienti, sono presenti in quantità maggiore. Assicurando molte porzioni al cucciolino si andrà ad evitare la torsione dello stomaco, una condizione che nella maggior parte dei casi può risultare fatale al piccolo.

Crescendo, il gatto potrebbe però cambiare le sue abitudini. Esistono infatti delle situazioni in cui il gatto preferisce mangiare solamente una volta al giorno. Questi gatti, però, non disdegnano piccoli spuntini e premietti che vengono elargiti loro nel corso della giornata.

Come comportarsi se un gattino di 5 mesi rifiuta il cibo?

Come accade nei bambini, anche un gatto, ha bisogno di tempo per abituarsi all’introduzione di alimenti solidi e diversi dal latte materno. Solitamente negli animali questi step sono molto più brevi poiché il tenore di crescita è diverso e il gatto tende a maturare in meno tempo rispetto all’essere umano.

Potrebbe però capitare che il gatto, soprattutto nei primi momenti dello svezzamento, arrivi a rifiutare il cibo. In linea di massima non ci si deve preoccupare più di tanto, in quanto vale la regola che quando il gatto ha fame tenderà a mangiare. L’ideale consiste però nel proporre degli alimenti che riescano ad appagare la curiosità e i bisogni del gattino senza traumatizzarlo.

Si può quindi cominciare con la somministrazione di una manciata di crocchette, magari concedendo una volta quelle aromatizzate al pollo, poi quelle al salmone e via dicendo. Nel pasto successivo si può offrire un pezzetto di carne, un pezzetto di pesce, qualche verdura.

Anche l’umido va somministrato in piccole dosi, poiché ogni animale ha i suoi gusti e quindi sperimentare evita di far perdere tempo e, soprattutto denaro, nell’acquisto di questi prodotti così raffinati. L’aspetto che non deve essere mai sottovalutato riguarda la pazienza che il padrone deve mettere in conto. In un primo momento, infatti, il gatto potrebbe non essere disposto a questo grande cambiamento, ma con le dovute precauzioni e il giusto incoraggiamento imparerà a mangiare senza troppi problemi.

Quali sono gli alimenti pericolosi per la salute del gatto?

Nonostante la dieta del gatto sia piuttosto varia e libera, esistono degli alimenti che non vanno mai somministrati al felino, in quanto potrebbero comportare delle grandi carenze e soprattutto conseguenze pericolose per il suo benessere. A prescindere dall’età, il gatto non dovrebbe mai mangiare il tonno, in quanto è ricco di mercurio e potrebbe uccidere l’animale.

Anche le spezie, come l’aglio e la cipolla sono da sconsigliare, così come l’uva che potrebbe incidere sul funzionamento dei reni. Per non parlare poi di cioccolato, uova e prodotti crudi, i quali non solo non vengono assorbiti a livello intestinale, ma potrebbero comportare l’infestazione da parte di alcuni parassiti.

Assolutamente vietati caffeina e alcolici e cioccolato, in quanto contengono degli enzimi che il corpo del gatto non è in grado di smaltire. Estremamente pericolose le ossa poiché possono scheggiarsi e procurare dei veri e propri fori nell’intestino dell’annuale, conducendolo in molti casi alla morte.