Pulci nel cane: cosa sapere per sconfiggerle, dalla prevenzione ai rimedi più efficaci

Impariamo insieme a prevenire efficacemente le pulci nel cane e a gestire un’infestazione

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Francesco Livini

Medico veterinario

Medico veterinario specializzato in sanità animale, esperto nella cura, diagnosi e trattamento delle malattie con uno spiccato interesse per l'ortopedia. Dirigente medico veterinario nelle Marche da oltre 6 anni, per DiLei scrive nella sezione Pets.

Se il tuo cane si gratta insistentemente, il primo elemento da indagare è la presenza di pulci: questi piccoli parassiti, infatti, sono in grado di provocare un fastidioso prurito al tuo amico a quattro zampe, oltre a molti altri problemi (anche più gravi). In questo articolo, impareremo insieme a prevenire efficacemente le pulci nel cane e a gestire con prontezza l’infestazione.

Come riconoscere le pulci

Le pulci sono tra i parassiti più comuni in assoluto, in grado di colonizzare la pelle e il pelo di mammiferi e uccelli: in totale, si contano più di 2000 specie diverse di pulci. Ma come è fatta una pulce? Come puoi riconoscerla?

La pulce è un insetto lungo da 1 a 6 mm, appiattito lateralmente e privo di ali. Ha zampe potenti con le quali saltella ed è dotata di un apparato boccale con il quale morde e succhia il sangue. Questi fastidiosi e piccoli parassiti sono di tonalità marrone, con una sfumatura più o meno scura, e si nutrono del sangue dell’essere vivente che li ospita.

Lo sviluppo delle pulci: dalla nascita al parassita adulto

Lo sviluppo delle pulci inizia con la schiusa dell’uovo e passa attraverso 3 stadi: larva, pupa e pulce adulta. Le pulci femmine prelevano il sangue pochi minuti dopo essersi posate sull’ospite e iniziano a deporre le uova dopo circa un giorno. Durante i suoi primi 50-100 giorni di vita, una femmina depone in media 30 uova al giorno. Il più delle volte, le uova vengono deposte quando il cane sta dormendo e cadono sul posto o, più in generale, nei punti della casa dove il cane trascorre molto tempo.

Una volta che le larve sono diventate pupe, possono sopravvivere in stato di quiescenza nel bozzolo fino ad un anno intero, senza nutrirsi, anche in condizioni sfavorevoli, come ad esempio a temperature bassissime. Con le condizioni climatiche idonee, le pupe evolvono in pulci adulte, pronte ad infestare altri animali ed esseri umani.

Come si trasmettono le pulci

La trasmissione, solitamente, avviene mediante il contatto diretto con le larve. La maggior parte dei cani viene attaccata dalle pulci a seguito del contatto con altri cani già infestati, ma questi fastidiosi parassiti possono annidarsi anche tra gli oggetti, come ad esempio nella cuccia.

Sfortunatamente, nei nostri salotti di casa ci sono le condizioni ideali per lo sviluppo indisturbato delle pulci. I parassiti, infatti, amano nidificare nei tessuti e negli oggetti di arredo come tappeti, cuscini e divani e, purtroppo, sono in grado di sopravvivere per molto tempo anche nella fase pupale. Ad aggravare la situazione, il fatto che sono sempre più resistenti alle basse temperature, vivendo principalmente negli anfratti dei muri, nei battiscopa dei pavimenti e in tutti gli ambienti dove passano animali.

Se il cane vive in ambiente rurale poi, è praticamente impossibile che non venga a contatto con le pulci, proprio perché queste sono portate da tutti gli animali selvatici che possono arrivare nei nostri giardini e nelle campagne. Topi, lepri, ricci, cinghiali e molti altri convivono con il parassita, portandolo in giro dappertutto.

Per riassumere, se il cane ha le pulci, sappi che la colpa è dell’ambiente che lo circonda poiché solo il 5% di queste è presente sul tuo cane, la restante parte dei parassiti è libera nell’ambiente.

Sintomi dell’infestazione da pulci nel cane

Fondamentalmente, le pulci non sono così pericolose per il tuo cane come lo sono invece, ad esempio, le zecche, le quali possono trasmettere numerose malattie potenzialmente gravi.

I morsi delle pulci, però, causano un forte prurito al nostro povero amico a quattro zampe e determinano la comparsa di puntini rossi, come conferma della presenza del parassita.

Il prurito non solo è estremamente fastidioso, ma determina un’ulteriore problematica, ovvero il grattamento compulsivo che può portare a lesioni cutanee più o meno gravi. Queste aree della pelle lesionate sono soggette a batteri o funghi e vanno incontro facilmente ad infezioni secondarie che a loro volta provocano ulteriore prurito, in un circolo vizioso veramente insopportabile per il tuo cane. Tuttavia, questi parassiti possono anche passare completamente inosservati, senza che si noti alcun sintomo.

Come verificare se il cane ha le pulci

Solitamente, in caso di forte infestazione, le pulci sul cane possono essere viste ad occhio nudo. In caso contrario, puoi esaminare il tuo piccolo per scovare le feci delle pulci. Ecco come fare:

  • Posiziona il tuo cane su una superficie liscia e di colore chiaro, come un pavimento piastrellato o la vasca da bagno.
  • Controlla con cura il suo mantello, usando un pettine a trama fittissima. Se sono presenti escrementi di pulci – piccole palline marroni che paiono residui terrosi – questi rimarranno attaccati al pettinino antipulci sotto forma di piccole briciole nere, oppure cadranno a terra.
  • Raccogli le “briciole” con un canovaccio bianco e inumidiscile. Se si tratta di escrementi di pulci, sul panno si formeranno delle macchie rosse scuro: si tratta del sangue dal cane.

Mettendo in pratica questa procedura potrai agevolmente verificare la presenza di parassiti sul manto del tuo fedele amico.

Le conseguenze dell’infestazione

Una tipica conseguenza dell’infestazione è la dermatite allergica da pulci, a causa degli allergeni presenti nella saliva del parassita. Questa forma di allergia è una delle malattie cutanee più comuni nel cane, in cui anche un solo morso può provocare un prurito molto forte all’animale, che si gratterà fino a provocarsi lesioni importanti e aree alopeciche, soprattutto nella zona sopra la coda e la groppa, con profonde escoriazioni che potrebbero poi infettarsi.

È importante ricordare che massicce infestazioni da pulci possono portare anche all’anemia nei cuccioli o nei cani che soffrono di altre malattie concomitanti.

Inoltre, le pulci possono portare con sé anche le uova di tenia. Se il cane mangia una o due pulci mentre si lecca o si mordicchia la pelle, ingerendo le uova dà modo alle tenie di svilupparsi nel suo intestino. Uno dei motivi per cui è bene fare trattamenti regolari contro le pulci è che queste sono il principale veicolo di verminosi intestinali.

5 consigli per gestire le pulci

1. Il primo consiglio è, ovviamente, prevenire il problema utilizzando prodotti antiparassitari sia per bocca che per uso topico, come il collare o le gocce spot-on. In commercio, esistono numerosi prodotti fra cui scegliere e, dopo aver valutato insieme al tuo medico veterinario, troverai sicuramente la soluzione più adatta a te e al tuo pet.

Di seguito i prodotti fra cui scegliere:

Collari antiparassitari: adatti se il cane vive da solo o con gatti conviventi. Il collare di solito rilascia la quantità di farmaco necessaria alla corretta copertura, senza eccedere all’inizio della somministrazione e rimane regolare per tutto il periodo indicato dalla casa farmaceutica. Risulta efficace dopo circa 7 giorni dalla sua presenza continuativa sul cane.

Spot-on: sono consigliati qualora non si voglia o possa utilizzare il collare. Sono efficaci fin dalle prime 24/48 ore dall’applicazione, con effetto repellente e abbattente. Alcuni hanno anche efficacia sulla replicazione delle pulci, rendendole sterili. Tuttavia, necessitano di essere applicati bene sulla cute senza pelo e perdono di efficacia con i lavaggi. Possono dare possibili reazioni avverse sulla pelle provocando dermatiti allergiche.

Compresse: sono di facile somministrazione perché appetibili e sono ideali nei soggetti che non tollerano il farmaco ad applicazione cutanea. Sono efficaci per la riduzione dell’infestazione anche ambientale, grazie all’alta capacità abbattente. Tuttavia, non hanno potere repellente, quindi non sono indicate per soggetti con allergia al morso di pulce. Se il cane ha problemi gastrici potrebbe non tollerarla e se vomita, non potrai avere la certezza della somministrazione.

Rimedi naturali e fai da te: a volte i rimedi casalinghi contro le pulci possono funzionare, ma solo nei casi di infestazione molto leggera e iniziale. Se la situazione è già più importante, è necessario utilizzare l’ampia gamma di prodotti antiparassitari approvati con standard di conformità, presenti sul mercato.

L’aceto di mele, l’aglio, infusi di limone, di rosmarino, di finocchio sono alcuni tra i prodotti naturali ad azione repellente. L’olio di Neem e gocce di oli essenziali, come la lavanda, sono ottimi repellenti e possono essere utilizzati per la preparazione di un collare antipulci naturale per cani, ma possono essere applicati anche direttamente sul pelo.

2. Quando un cane è infestato dalle pulci, se vive in casa, impiegherà circa due o tre mesi per liberarsene totalmente. Questo perché il ciclo vitale delle pulci dura, a seconda delle temperature a cui è esposta, dai 60 ai 90 giorni. Sarà quindi necessario effettuare una disinfestazione ambientale, attraverso il lavaggio di cucce e tappeti, delle zone in cui vive e dorme, a 60° o con vapore.

3. In caso di infestazione l’utilizzo di shampoo a capacità abbattente o spray direttamente sul cane, ridurrà la carica di infestazione dandogli immediato sollievo.

4. Attenzione agli animali infestanti. In caso di presenza di topi nei giardini o nei luoghi frequentati dal cane, le pulci saranno praticamente impossibili da eliminare. Per questo motivo, oltre a dover cercare di ridurre l’infestazione di topi e ratti, attraverso metodi sicuri per i cani, sarà sempre importante non interrompere la profilassi contro le pulci.

5. Nonostante si pensi che l’inverno possa ridurre la carica infestante delle pulci, questo non avviene, soprattutto se il cane vive con noi e porta i parassiti in casa dove questi trovano le condizioni per vivere senza problemi. Ecco perché sarà importante non interrompere mai la prevenzione.