Attenzione alla processionaria: guida per proteggere il tuo cane

Primavera: fai attenzione alle processionarie! Scopri come proteggerti e aiutare il tuo cane.

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Monica Dellabiancia

Medico veterinario

Medico veterinario specializzato in sanità animale con master in sanità pubblica veterinaria e igiene degli alimenti. La sua missione è proteggere la salute e il benessere degli animali. Per DiLei scrive approfondimenti e articoli informativi per la sezione Pets.

Quando arriva la primavera, precisamente da marzo, ecco che spuntano anche loro: le processionarie.

Questi insetti pelosi, che amano vivere nelle aree verdi, soprattutto sui pini e sulle querce, si muovono in fila, come in una piccola processione (da qui il nome), e possono essere un vero guaio.

Se ti stai chiedendo perché, beh, il motivo è semplice: purtroppo, questi bruchi di qualche cm sono pericolosissimi per chiunque entri in contatto con la loro superficie corporea urticante, quindi possono causare problemi non solo ai nostri amici a quattro zampe ma anche a noi umani!

Come riconoscere una processionaria

Questi bruchi appartengono alla famiglia dei lepidotteri e possono attaccare diversi tipi di alberi: esiste infatti la processionaria del pino (Pinus Nigra e Pinus Silvestris) e la processionaria della quercia a foglia caduca (Quercus robur e Quercus peduncolata). Questo parassita, tuttavia, può colpire anche i larici, i cedri, i noccioli, i castagni, i faggi, i carpini e le betulle.

Quando sono in forma larvale hanno appunto le sembianze di un bruco e da adulti si trasformano in innocue falene. Come accennato, il bruco della processionaria del cane si muove in ordine di fila, ed è proprio questo, in caso di avvistamento, il primo segnale che ci facilita il riconoscimento e ci mette in allerta.

Durante l’inverno, puoi notare i loro nidi sugli alberi: sembrano bozzoli dalla forma tondeggiante, bianchi, facilmente visibili alle estremità dei rami. In primavera, di solito verso maggio, le larve mature escono dal nido e scendono dai rami e dal tronco verso il terreno, pronte a trasformarsi in falene.

Cosa succede se il tuo cane tocca una processionaria

Immagina il tuo cane che, mosso dalla curiosità, va a fiutare uno di questi bruchi per annusarlo o morderlo. I peli urticanti della processionaria possono attaccarsi alla lingua o alla bocca del tuo cane, causando gonfiori, irritazioni e, nei casi più gravi, persino la necrosi dei tessuti, ovvero la loro decomposizione, fino a provocare la morte stessa.

E non finisce qui: anche gli occhi, le mucose e le vie respiratorie possono essere colpite. In poche parole, un incontro del genere può essere davvero pericoloso per il tuo cane, quindi risulta di vitale importanza conoscere il problema della processionaria per sapere come evitarlo e cosa fare in caso di contatto per proteggere noi stessi e i nostri animali domestici.

Attenzione ai sintomi

Se il tuo cane entra in contatto con una processionaria, i sintomi possono variare da una forte salivazione a vomito e gonfiore estremo della lingua, che potrebbe ingrossarsi così tanto da soffocarlo. In breve, se noti qualcosa di strano, è meglio correre dal veterinario.

Se il contatto è stato breve, potrebbero non manifestarsi i sintomi gravi descritti sopra, ma il cane potrebbe comunque avere febbre, perdita della vivacità, debolezza e scarso appetito, vomito e diarrea con perdite di sangue.

Proteggi il tuo cane dalla processionaria

Cosa fare in caso di contatto del tuo cane

Se sospetti che il tuo cane abbia avuto un incontro ravvicinato con una processionaria, è fondamentale agire subito. Fai dei lavaggi con abbondante acqua nella zona interessata, utilizzando una siringa senza ago e facendo molta attenzione, perché il cane potrebbe provare molto dolore e non vorrà essere toccato. E poi corri dal veterinario.

Ricorda: anche se sei tentato, non toccare mai i bruchi o i loro nidi senza protezione. Indossa sempre dei guanti per evitare di entrare in contatto con i peli della processionaria, urticanti anche per noi umani.

Anche l’uomo deve stare attento

Non è solo un problema da cani: anche noi umani dobbiamo fare attenzione.

Anche se i suoi sintomi non sono gravi né fatali (a meno che un soggetto non sia allergico, e in tal caso può entrare in shock anafilattico), il contatto con queste larve può causare irritazioni cutanee piuttosto fastidiose. In tal caso, esattamente come faremmo con i cani, risciacqua immediatamente la zona con acqua fredda e consulta un medico.

Conoscere il nemico è il primo passo per proteggere te e il tuo amico a quattro zampe. Con le giuste precauzioni, potrete godervi la natura senza brutte sorprese. Ricorda: meglio prevenire che curare!

Come identificare i bruchi della processionaria

Per capire la differenza tra la processionaria del pino e quella della quercia, basta guardare l’albero su cui vivono. Entrambi i tipi di bruchi danneggiano molto le foreste, mangiando le foglie degli alberi e causando problemi sia all’ambiente che agli animali.

Le loro larve nascono in primavera, vivono insieme e si muovono da ramo a ramo per fare i loro nidi temporanei. A fine primavera, si preparano per diventare falene, processo che finisce tra luglio e settembre, vivendo le falene adulte solo per un paio di giorni. Con l’arrivo del freddo, le larve si mettono al riparo in bozzoli per l’inverno.

Quando passeggi con il tuo cane in boschi dove ci sono alberi preferiti da questi insetti, devi fare attenzione a riconoscere segni come ragnatele sottili o file di bruchi. La processionaria si muove in modo caratteristico: per esempio, quella della quercia si riconosce perché i bruchi si mettono in fila in modo organizzato, con un capofila seguito da altri in coppie o gruppi più grandi, che poi diminuiscono fino a un singolo bruco.

Invece, i bruchi della processionaria del pino si allineano in fila indiana, toccandosi testa con addome, formando lunghe file che possono partire dallo stesso nido in direzioni diverse alla ricerca di cibo, per poi riunirsi, ormai sazi, seguendo il percorso fatto in precedenza.

Come riconoscere il nido di processionaria

Come proteggere il tuo cane dal pericolo

Ecco alcuni consigli per tenere al sicuro il tuo amico a quattro zampe:

  • Occhio ai nidi

Evita di portare il tuo cane in zone dove ci sono molti pini e querce durante la primavera e l’estate. Anche il solo trovarsi sotto o nelle immediate vicinanze di alberi o di arbusti infestati, può rappresentare un rischio, dato che i peli presenti nell’aria possono essere trasportati fino ad una distanza di 200m.

  • Museruola

In zone a rischio, potrebbe essere una buona idea far indossare la museruola al tuo cane per limitare il contatto diretto con il parassita.

  • Disinfestazione

Obbligatoria dal 1998, prevede diversi metodi per combattere la processionaria, dall’uso di larvicidi alla rimozione meccanica dei nidi. Anche le trappole ai feromoni possono essere efficaci. Questi i metodi più utilizzati:

Uso di prodotti chimici: Si spruzzano speciali veleni, come il diflubenzuron, sui bruchi processionari per ucciderli. Questi veleni non funzionano sui loro nidi perché i bozzoli li proteggono. Dopo averli uccisi, bisogna stare attenti a toglierli, anche se bruciarli è un’opzione, ma attenzione perché anche i resti bruciati possono irritare. Meglio evitare di stare vicino al fuoco, soprattutto proteggendo viso e occhi.

Rimozione fisica dei nidi: Durante l’inverno, prima che le larve escano, si possono togliere i nidi tagliando le parti degli alberi infestate. Si può anche usare del cellofan intorno al tronco degli alberi e mettere della colla speciale per intrappolare le larve quando scendono; poi si cambia la trappola quando è piena.

Uso di batteri: Si usa un tipo di batterio, chiamato Bacillus thuringiensis kurstaki, che uccide i bruchi ma è innocuo per noi e per gli animali domestici. Questo metodo può essere difficile da applicare e costoso, soprattutto con bruchi grandi, e non sempre raggiunge tutti i nidi.

Trappole con feromoni: Queste trappole usano sostanze che attirano i maschi simulando l’odore delle femmine, intrappolandoli così che non possano riprodursi. Si mettono in estate, durante il periodo in cui le falene si accoppiano, e si deve cambiare la sostanza attiva ogni mese e controllare le trappole ogni pochi giorni.

Formiche rufa come nemici naturali: L’utilizzo di queste formiche contro i bruchi è un metodo interessante perché sono uno dei pochi predatori naturali di questi insetti.

Se hai letto fino a qui, ora capisci quanto sia importante fare attenzione quando porti fuori il tuo cane, specialmente in certi periodi dell’anno. Se per caso il tuo cane entra in contatto con questi insetti, ricorda di lavare via subito i peli irritanti dalla sua bocca e di andare subito da un veterinario per un controllo.

Informazione Dettagli
Identificazione Bruchi pelosi sui pini e querce, si muovono in fila. Nidi tondeggianti visibili in inverno.
Pericoli Peli urticanti causano problemi a cani e umani: irritazione, gonfiore, potenziale necrosi e reazioni allergiche.
Sintomi nei cani Forte salivazione, vomito, gonfiore estremo della lingua, potenziale soffocamento.
Azioni immediate in caso di contatto Lavaggi con acqua, assistenza veterinaria urgente.
Prevenzione Evitare aree con alberi infestati, museruola per cani, disinfestazione degli alberi.
Metodi di disinfestazione Prodotti chimici (es. diflubenzuron), rimozione fisica dei nidi, uso di batteri, trappole con feromoni, formiche rufa.