Il tuo cane non appoggia la zampa? Ecco i possibili motivi 

Una guida sulle cause principali di zoppia nei cani, dai problemi articolari alle condizioni più gravi, e come affrontarle con cure appropriate.

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Francesco Livini

Medico veterinario

Medico veterinario specializzato in sanità animale, esperto nella cura, diagnosi e trattamento delle malattie con uno spiccato interesse per l'ortopedia. Dirigente medico veterinario nelle Marche da oltre 6 anni, per DiLei scrive nella sezione Pets.

Chiunque condivida la propria quotidianità con un cagnolino conosce perfettamente il rapporto simbiotico che si instaura già dopo i primi giorni: amore e senso di protezione fanno sì che non sfugga nulla ai nostri occhi, mentre giochiamo con lui o lo osserviamo intento nella routine di tutti i giorni.  

Può capitare di rilevare qualche comportamento insolito, che genera subito preoccupazione. Per esempio, può succedere che il cane zoppichi e non appoggi la zampa posteriore. A volte questa condizione dura pochissimi secondi, altre volte invece la zoppia è persistente e si fa sempre più intensa, limitando la mobilità del piccolo. 

Se il tuo amico a quattro zampe si trova in questa situazione, questo articolo fa per te. Ti aiuteremo a capire quali possano essere le cause, i segni e sintomi da monitorare, in attesa di un consulto veterinario. 

Perché il cane zoppica? 

I cani, spesso, possono manifestare zoppia o un’andatura irregolare. Comprendere le cause di questo sintomo è fondamentale per garantire il loro benessere e riportarli a uno stato di salute ottimale. Vediamo insieme in quali casi il cane può fare fatica ad appoggiare la zampa posteriore. 

Fratture o lesioni 

Non è raro che le dita e le falangi subiscano piccole fratture, soprattutto nei cuccioli che giocano in modo energico. A volte si tratta di lesioni semplici, in altri casi, richiedono cure specifiche per facilitare la guarigione.  

È fondamentale tenere presente che anche tagli, ustioni, irritazioni e ferite ai cuscinetti delle zampe possono causare zoppia nei cani. Pertanto, è cruciale effettuare regolari controlli, specialmente dopo le uscite. 

Rottura del legamento crociato  

Solitamente si sente parlare di “rottura del crociato” principalmente in ambito sportivo; tuttavia, questa brutta eventualità può colpire di frequente anche i cani. Si tratta, infatti, di una delle patologie più comuni nei nostri amici a quattro zampe ed è una delle cause per le quali il cane tende a non appoggiare la zampa posteriore. 

La rottura del legamento crociato colpisce, generalmente, due tipologie di cani: gli esemplari di piccola e media taglia, specialmente se anziani e dotati di zampette corte come il Carlino, e le razze grandi o giganti come il Labrador, Rottweiler o il Mastino Napoletano. 

Tuttavia, è bene sapere che qualunque cagnolino può trovarsi a dover affrontare questa brutta esperienza, specialmente se abituati a fare grandi salti durante il gioco. 

Come fare a capire che il cagnolino ha rotto il crociato? 

Uno dei sintomi più evidenti è il dolore intenso e l’impossibilità di appoggiare la zampa. Inoltre, da fermo, il cane tende ad allungare l’arto coinvolto verso l’esterno, proprio per non caricarlo e alleviare la tensione avvertita. 

In caso di sospetto è bene rivolgersi immediatamente al veterinario che con determinate manovre potrà capire se il legamento si è lesionato. Il medico, inoltre, potrebbe optare anche per una radiografia, in modo da avere un quadro completo dell’articolazione e di eventuali segni di artrosi correlati. 

Il cagnolino può guarire? 

La rottura del legamento crociato richiede spesso un intervento chirurgico per essere risolta in modo efficace. Esistono diverse procedure disponibili per trattare questa condizione in base alla gravità dell’infortunio, alle dimensioni del cane e ad altri fattori individuali che valuterà il veterinario. 

Lussazione della rotula 

Quando la rotula si sposta dalla sua normale posizione, il cane non riesce ad appoggiare correttamente la zampa posteriore. Questa eventualità viene associata a due cause, la prima dovuta a traumi e lesioni, mentre la seconda è congenita e si verifica quando la rotula del cane non si trova nella posizione corretta sin dalla nascita 

Tale situazione è più comune in razze come Barboncini toy, Pechinesi e Yorkshire. In alcuni casi, specialmente quando il cane ha pochi mesi, la leggera zoppia può essere erroneamente confusa con la tipica camminata dei cuccioli.  

La dislocazione della rotula, come abbiamo accennato, può verificarsi anche a seguito di traumi o lesioni, come fratture o colpi a carico del ginocchio. In questi casi, la gravità del problema può variare, così come le misure indicate da parte del veterinario per la cura. 

Solitamente, il medico curante, per effettuare una diagnosi corretta, procede con una visita generale e delle radiografie. 

Una volta inquadrato il problema, le alternative di trattamento sono principalmente la terapia farmacologica abbinata al riposo o la chirurgia. 

Displasia dell’anca  

La displasia dell’anca è una patologia principalmente a base genetica. In sostanza, è causata dall’errata morfologia del femore. Alcune razze, tipicamente grandi o giganti come i Labrador o i Pastori tedeschi, sono predisposte. 

Quando tale problematica inizia a manifestarsi, uno dei primi segnali è proprio l’incapacità del piccolo di appoggiare la zampa posteriore. 

Gli altri sintomi della displasia dell’anca sono generalmente la difficoltà a stare in piedi e camminare, la rigidità muscolare e la zoppia. 

Come si cura un cagnolino con la displasia? 

Purtroppo, la displasia all’anca è una condizione molto seria e la terapia può essere complessa. I casi meno gravi, solitamente, vengono trattati con la fisioterapia, antinfiammatori e un’alimentazione mirata in presenza di patologie ossee. Nei casi più gravi, invece, è indispensabile intervenire chirurgicamente. 

Panosteite nel cane 

Il termine panosteite si riferisce a un’infiammazione ossea che causa grande dolore a partire proprio dallo strato più esterno dell’osso stesso. Questa problematica è spesso associata alla crescita rapida del cane e può interessare il femore, rendendo complicato per il piccolo appoggiare la zampa posteriore. 

A volte si presenta in forma acuta, altre in forma più lieve. Il trattamento solitamente prevede l’uso di antinfiammatori, una dieta appropriata ed esercizi non troppo intensi e specifici per aiutare il cane a guarire. 

Necrosi avascolare  

La malattia di Legg-Calvé-Perthes, o necrosi avascolare della testa del femore, rappresenta un’altra delle cause di zoppia alle zampe posteriori dei cani. Solitamente, colpisce cani di razze piccolissime in fase di crescita, come il Pinscher nano, il Barboncino toy o lo Yorkshire Terrier, ed è spesso confusa con la displasia dell’anca. 

I sintomi principali sono la zoppia evidente, l’atrofia muscolare con il conseguente accorciamento della zampa coinvolta oltre a un evidente dolore al tocco. 

Il trattamento, di solito, richiede l’intervento chirurgico. Tuttavia, poiché tale condizione colpisce principalmente cani di piccola taglia, l’intervento e la riabilitazione risultano generalmente più agevoli. 

Osteosarcoma

L’osteosarcoma rappresenta il tipo di cancro osseo più frequente nei cani ed è noto per la sua malignità. Solitamente, colpisce gli esemplari giovani di taglia media o grande. Nelle zampe posteriori, si trova spesso in prossimità del ginocchio, nella parte distale del femore o vicino alla tibia.  

Questo tumore è altamente doloroso, progredisce rapidamente ed è molto invasivo. Una volta diagnosticato, spesso è necessario eseguire l’amputazione dell’arto, seguita da trattamenti di chemioterapia per ridurre il rischio di metastasi. I cani affetti da osteosarcoma hanno un’aspettativa di vita limitata, anche se le terapie possono incidere positivamente. 

Problemi neurologici

I problemi neurologici possono rappresentare una delle cause più complesse e preoccupanti quando un cane smette di appoggiare una zampa posteriore. Due delle condizioni più comuni, che possono influenzare la mobilità degli arti sono la mielopatia degenerativa e le lesioni del sistema nervoso. 

La prima è una malattia neurodegenerativa che colpisce il midollo spinale dei cani. Inizialmente, può manifestarsi come difficoltà nel coordinare i movimenti delle zampe posteriori. Nel tempo, progredisce e può portare a una paralisi parziale o completa. Purtroppo, si tratta di una malattia degenerativa e progressiva, non curabile. Tuttavia, ci sono provvedimenti e buone abitudini che possono essere implementate per migliorare la qualità di vita del piccolo e gestire i sintomi. 

Le lesioni del sistema nervoso possono essere causate da traumi, infezioni o altre condizioni che danneggiano il sistema neurologico e possono interrompere la comunicazione tra il cervello e le zampe posteriori, portando a una perdita di controllo o di sensibilità. Il trattamento delle lesioni del sistema nervoso dipende dalla gravità e dalla causa sottostante, ma può includere farmaci, fisioterapia e, in alcuni casi, interventi chirurgici.  

Problemi vascolari

Ridotti flussi sanguigni o problemi vascolari possono avere un impatto significativo sulla funzionalità delle zampe posteriori, non permettendo al piccolo di appoggiare correttamente gli arti. 

Uno dei problemi vascolari più comuni è la trombosi arteriosa, in cui un coagulo di sangue si forma in un’arteria, interrompendo il flusso di sangue all’arto. Questo può portare a gravi problemi, inclusa la necrosi dei tessuti e il dolore. Il trattamento può coinvolgere l’uso di farmaci anticoagulanti o l’intervento chirurgico per rimuovere il coagulo. 

Altri problemi vascolari possono includere insufficienza arteriosa o aterosclerosi, a causa delle quali si riduce gradualmente il flusso di sangue alle zampe posteriori. Tali problematiche possono essere associate a condizioni come il diabete o l’obesità. 

In entrambi i casi, è fondamentale consultare immediatamente un veterinario, in quanto la tempestiva diagnosi e il trattamento possono fare la differenza nella prognosi e nella sua capacità di recuperare la piena mobilità delle zampe posteriori. 

 In conclusione, quando un cane smette di appoggiare una delle zampe, è fondamentale agire prontamente e contattare il veterinario di fiducia per una diagnosi. 

Questo sintomo, infatti, potrebbe essere il risultato di diverse condizioni, che vanno dalla semplice lesione ai cuscinetti delle zampe, fino a problemi neurologici più complessi come la mielopatia degenerativa o lesioni del sistema nervoso. 

La consultazione con uno specialista è il primo passo cruciale per identificare la causa sottostante della zoppia e stabilire un piano di trattamento appropriato.  

In molti casi, una diagnosi precoce e un trattamento tempestivo possono contribuire a migliorare notevolmente le prospettive di guarigione.  

Ricorda che il veterinario è un vero alleato nella gestione della salute del tuo cane e, insieme, potrete affrontare qualsiasi sfida che il tuo piccolo incontrerà!