Appassionata di natura e tecnologia, spensierata come suggerivano i suoi 22 anni. Giulia Cecchettin è scomparsa nel nulla l’11 novembre 2023 dopo una lite furibonda con il suo ex fidanzato Filippo Turetta. Da quella sera, di lei si erano perse completamente le tracce. L’ultimo messaggio l’aveva mandato a sua sorella per un innocente scambio di battute, poi il silenzio. L’auto, una Grande Punto nera, avrebbe percorso parecchia strada. L’attenzione delle forze dell’ordine si è rivolta ai territori del Friuli Venezia Giulia, dove – purtroppo – è stato trovato il suo corpo senza vita, nella mattinata del 18 novembre.
Giulia Cecchettin, la studentessa di 22 anni scomparsa nel nulla
Avrebbe dovuto laurearsi il 16 novembre, ma Giulia Cecchettin non era presente alla discussione della sua tesi di laurea triennale in ingegneria. Ed è proprio all’Università di Padova che i due ex fidanzati si erano conosciuti e qui avevano condiviso la loro passione per la natura e per la tecnologia, come suggerivano le tante foto che comparivano sui loro profili social. Lei aveva perso la mamma nel 2022 e un anno dopo, ad agosto 2023, aveva deciso anche di mettere la parola fine alla sua relazione con Filippo Turetta, indagato per tentato omicidio, dopo quasi due anni. Il loro rapporto non era però stato troncato di netto, perché lei stava cercando di starle vicina e rimanere sua amica.
I due ragazzi, proprio come riferiscono le famiglie, stavano continuando a frequentarsi in amicizia. Secondo quanto riporta La Nuova Venezia, Giulia avrebbe addirittura confidato alla nonna di essere dispiaciuta per non aver aiutato Filippo con gli ultimi esami universitari. Lei, la laurea, avrebbe dovuto conseguirla giovedì 16 e aveva trascorso le ultime settimane organizzando la festa per la proclamazione. Al contrario, Filippo manifestava segni di profonda sofferenza, era apatico, mangiava poco e non aveva più voglia di uscire. Il padre di lei ha poi dichiarato che lui non si sarebbe mai rassegnato alla fine del loro rapporto.
La testimonianza del vicino di casa
Sulle ultime ore di Giulia Cecchettin e Filippo Turetta insieme pendono ancora troppi interrogativi. Sembra, però, che il loro ultimo incontro fosse stato piuttosto turbolento e che un vicino – che avrebbe assistito al loro confronto – avrebbe avvertito delle urla provenire proprio dalla loro direzione e avrebbe visto che qualcuno la stava trattenendo. A confermare, in parte, tale ipotesi è stato anche lo zio di Giulia, che quindi avrebbe urlato perché “qualcuno la stava trattenendo”.
Gli accertamenti su alcune macchie di sangue, rinvenute a circa 6 chilometri dalla casa di Giulia, a Vigonovo, e repertate presso la zona industriale di Fossò hanno portato sulla pista del tentato omicidio, per il quale lui è indagato da venerdì 17 novembre. E, in seguito al ritrovamento del corpo di Giulia in un canalone nei pressi del lago di Barcis, è stato spiccato un mandato d’arresto europeo. Proprio a Fossò, alle 23 di sabato 11, una cella aveva agganciato per l’ultima volta il cellulare di Filippo Turetta. L’orario sarebbe però incompatibile con quello riportato dal testimone, che ha parlato di una lite di fronte a casa della ragazza avvenuta intorno alle 23,15 circa. Le ricerche dei due ragazzi sono proseguite e si sono spostate oltre i confini del Veneto. La corsa della macchina era stata infatti stata intercettata nel trevigiano ed è stata avvistata in Austria. Il corpo senza vita di Giulia Cecchettin è stato ritrovato il 18 novembre dai sommozzatori. Lo conferma la Procura di Venezia.