Salsiccia e fesa di tacchino richiamati dai supermercati, rischio Listeria

Chi ha acquistato questi lotti di salsiccia o fesa di tacchino è invitato a non consumarli e a restituirli al punto vendita

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Anna Verrillo

Giornalista e Lifestyle Editor

Sangue campano e cuore a stelle e strisce. Scrive di cultura e spettacolo con frequenti incursioni nella cronaca rosa perché da brava gemelli non ama prendersi troppo sul serio.

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Non c’è pace per i consumatori a pochi giorni dal Natale: il 23 dicembre i supermercati Esselunga hanno pubblicato il richiamo precauzionale di un lotto di gran fesa di tacchino, mentre il Ministero della Salute ha segnalato il richiamo di un lotto di salsiccia piccante. In entrambi i casi, è stata segnalata la possibile presenza di Listeria monocytogenes.

Il richiamo della fesa di tacchino da Esselunga

I supermercati Esselunga hanno pubblicato il richiamo precauzionale di un lotto di gran fesa di tacchino arrosto a marchio Lenti per la possibile presenza di Listeria monocytogenes. Il lotto interessato è quello con numero 2541330, venduto in vaschette da 100 grammi e con un termine minimo di conservazione fissato per il 03 gennaio 2026.

L’azienda Rugger Srl ha prodotto la fesa di tacchino al forno richiamata. Lo stabilimento di produzione si trova in via Tetti Giro 7, a Santena, nella città metropolitana di Torino (marchio di identificazione IT 1048L CE).

Nella giornta di ieri, Coop aveva richiamato un lotto di arista di maiale al forno prodotta dalla stessa azienda, Rugger Srl. In quel caso, l’avviso indicava però la generica presenza di una possibile contaminazione microbiologica.

Il lotto di salsiccia piccante segnalato dal Ministero della Salute

Il Ministero della Salute ha segnalato il richiamo di un lotto di salsiccia piccante commercializzata da Trinità Spa Food Industry per la presenza accertata di Listeria monocytogenes nel prodotto, venduto in confezioni da 500 grammi. Il numero di lotto interessato è 908570, e i termini minimi di conservazione variano, includendo le date 19/12/2025, 21/12/2025, e altre fino al 25/01/2026.

L’azienda Emilia Ovest Salumi Società Cooperativa ha prodotto la salsiccia piccante richiamata per Trinità Spa Food Industry. Lo stabilimento di produzione si trova in via Marconi 23, ad Alseno, in provincia di Piacenza (marchio di identificazione IT 1025L CE).

Cosa fare se si è in possesso di uno dei prodotti segnalati

Nel settore alimentare si segnalano spesso richiami e ritiri di prodotti, poiché la salute del consumatore rappresenta una priorità assoluta. Anche nel caso in cui ci sia un minimo dubbio di non conformità, infatti, le autorità sono tenute a richiamare gli alimenti.

Qualora siano in possesso di prodotti con numeri di lotto segnalati, i consumatori devono assolutamente evitarne il consumo. Possono inoltre restituire gli alimenti presso il punto d’acquisto e richiedere un rimborso. Saranno poi i produttori a farsi carico dei rimborsi di supermercati e punti vendita.

Dal primo gennaio 2025 Il Fatto Alimentare ha segnalato 268 richiami, per un totale di 582 prodotti di aziende e marchi differenti.

Cos’è la Listeria monocytogenes

La Listeria monocytogenes è un batterio patogeno responsabile della listeriosi, che si può contrarre proprio consumando cibi contaminati. I prodotti maggiormente a rischio sono alimenti crudi o comunque poco cotti, il salmone affumicato, il latte crudo, i formaggi poco stagionati, i wurstel, il paté e i salumi.

Negli individui sani, i sintomi sono molto simili a quelli della gastroenterite, con dissenteria, febbre, nausea, vomito oppure dolori addominali. In alcuni casi l’infezione potrebbe anche essere asintomatica. La situazione peggiora criticamente nel caso di soggetti fragili, che potrebbero invece riportare un quadro clinico molto più serio.