Origine
Il nome Leandro deriva dal greco Λεανδρος (Leandros) o Λειανδρος (Leiandros), divenuto Leandrus e Leander in latino. L’etimologia del nome è affascinante e complessa, con diverse interpretazioni. Il secondo elemento del nome è chiaramente “ἀνδρός” (“andros”), che significa “uomo“. ll primo elemento è oggetto di dibattito tra gli studiosi. Alcuni suggeriscono che derivi da “λεων” (“leon”), che significa “leone”; altri propongono “λαος” (“laos”), che significa “popolo“. Un’altra interpretazione lo collega a “λειος” (“leios”), che significa “liscio” o “delicato”. Infine, potrebbe derivare da “léios”, che significa “calmo”.
Varianti
- Lander (basco)
- Léandre (francese)
- Leander (inglese)
- Leandras (lituano)
- Leander (polacco)
- Leandru (romeno)
Significato del nome
Il nome Leandro è ricco di significati che variano a seconda delle interpretazioni etimologiche. Una delle più affascinanti è quella che lo collega al leone, simbolo di forza e coraggio, di potenza e regalità. Un’altra interpretazione lo collega al popolo, e suggerisce che Leandro sia un “uomo del popolo“, una figura che incarna l’idea di leadership ma anche di comunità.
Onomastico
L’onomastico di Leandro si celebra principalmente il 13 marzo, o anche il 27 febbraio o il 13 novembre, in onore di san Leandro, arcivescovo di Siviglia. Oltre a san Leandro, il nome è associato anche al beato Leandro, teologo, festeggiato l’8 gennaio.
Diffusione in Italia
In Italia, il nome Leandro ha una diffusione moderata e dall’andamento altalenante. Tra il 1999 e il 2022 sono nati 4.600 bambini di nome Leandro. Il nome ha avuto una crescita dal 2009 con un punto massimo di 140 neonati nel 2021 e lo 0,07% e un minimo di 45 bambini nel 2003 e lo 0,02%.
Curiosità
Il mito greco di Ero e Leandro ha ispirato numerosi artisti. La storia di Leandro, che attraversava a nuoto l’Ellesponto per raggiungere l’amata Ero, è stata ripresa da poeti, scrittori e pittori. Dagli autori classici quali Ovidio nelle “Eroidi”, Publio Ovidio Nasone e Museo Grammatico, a Bernardo Tasso, padre di Torquato, e Christoper Marlowe, fino a John Keats, la letteratura ha celebrato l’amore, la speranza e il sacrificio.
Anche la musica è ricca del mito: Franz Liszt e Robert Schumann hanno scritto due sonate per pianoforte, Arrigo Boito una tragedia e Alfredo Catalani un poema sinfonico.
L’arte ha celebrato il mito tramite Anthony Van Dyck e Joseph William Turner.
In letteratura Leandro Fernández de Moratín è stato uno dei più importanti poeti e scrittori della letteratura spagnola del 1700. Il nome Leandro appare nel “Decameron” di Giovanni Boccaccio e ne “Il medico per forza” di Molière.
Nel mondo del cinema, Leandro Castellani è un regista, sceneggiatore e autore televisivo, vincitore di premi quali il Leone d’oro di Venezia; è stato uno dei primi creatori dell’inchiesta storica e dei programmi di testimonianze televisivi.
Nel panorama musicale, i brani di Leandro Barsotti, cantautore e giornalista, esplorano con testi profondi temi personali e sociali. Leandro appare spesso nelle opere liriche, tra le quali “L’amore delle tre melarance” di Sergej Prokof’ev e “Il duello” di Giovanni Paisiello.
Nel mondo dell’arte, Leandro Bassano è stato un pittore italiano del Rinascimento, noto per le sue opere religiose e i ritratti.
Infine, nel contesto sportivo, Leandro Lo è stato uno dei più forti lottatori di Jiu Jitsu brasiliano, otto volte campione del mondo; Leandro Faggin è stato un ciclista tre volte campione del mondo nell’inseguimento individuale.
Leandro Barbosa, cestista brasiliano, è conosciuto come “The Brazilian Blur” per la sua velocità e abilità e noto per la sua carriera nella NBA; nel calcio, tra gli altri si possono citare Leandro Greco, Leandro Rinaudo e l’argentino Leandro Daniel Paredes campione del mondo nel 2022 con la nazionale argentina.