Andrea: significato, origine e personalità di questo nome

Scopri il significato e l'origine del nome Andrea: l'onomastico, la diffusione, le varianti italiane e straniere di questo bellissimo nome

Andrea

Origine

 Andrea proviene dal nome greco Ἀνδρέας, Andréas, derivato dal greco “andrós”, che significa uomo, riferito alla mascolinità.

Andrea veniva usato dai pagani greci, e poi dai cristiani, associato al coraggio e alla potenza di Andrea, uno degli apostoli di Gesù.

 Andrea è comunemente usato in Italia come nome maschile. Nei paesi anglofoni, è più frequentemente usato come nome femminile.

 Varianti

  •  Andrea (albanese)
  •  Andrej (russo)
  •  Andrzej (polacco)
  •  Aindréas (irlandese)
  •  Andrew (inglese, maschile), Andrea (inglese, femminile)
  •  André (francese, maschile), Andrée (francese, femminile)
  •  Andrés (spagnolo, maschile), Andrea (spagnolo, femminile)
  •  Andreas (olandese, maschile), Andrea (olandese, femminile)
  •  Andreas (tedesco, maschile), Andrea (tedesco, femminile)
  • Andreas (greco)
  •  Andria (georgiano)

Significato del nome

 Andrea, nella versione maschile, ha il significato di “virile” o “forza”. Esso viene utilizzato anche come nome femminile ed è associato a qualità come forza e coraggio.

Nel complesso, Andrea trasmette un potente messaggio di indipendenza.

 Onomastico

 L’onomastico di Andrea si celebra il 30 novembre in onore di Sant’Andrea apostolo, fratello di San Pietro. Altre date in cui si può festeggiare l’onomastico sono il 6 gennaio per Sant’Andrea Corsini, vescovo e cardinale fiorentino del XIV secolo, o il 15 maggio in ricordo di Sant’Andrea martire nell’Ellesponto.

 Diffusione

 Il nome Andrea è uno dei più diffusi in Italia, tanto da essere da decenni nelle classifiche dei primi 20 nomi maschili più usati. Negli ultimi 25 anni, sono nati circa 170.000 bambini di nome Andrea.

 La sua popolarità sembra però diminuire con certa costanza, passando dai 10.336 bambini del 1999, con un 3,91%, ai 3.604 del 2022, con un 1,78%.

Per quanto riguarda la versione femminile, nello stesso periodo sono nate circa 4.000 bambine chiamate Andrea. Il nome ha conosciuto un trend non costante passando negli ultimi anni da uno 0,02% a uno 0,10% senza eventi particolari. Per esempio dal 2009 al 2012 si sono registrate le nascite più basse delle bambine di nome Andrea, con sole 55 femmine nel 2011 e 2012.

La versione Andreina è invece decisamente rara: nel 2022 l’Istat non mostra dati di nascite di bambine con questo nome.

 Andrea resta un nome di grande diffusione in Italia, amato per la sua eleganza e la sua forza evocativa. Ciò testimonia l’importanza che ha avuto nella cultura italiana nel corso dei secoli.

 Curiosità

 Il nome Andrea ha saputo conquistare la scena nazionale e internazionale, diventando protagonista in molteplici contesti culturali e artistici. Questo nome appartiene a diverse personalità del mondo dello spettacolo, dello sport e dell’arte, confermando la sua versatilità e il suo fascino intramontabile.

 

Da citare il celebre tenore italiano Andrea Bocelli, che con la sua voce ha incantato palcoscenici di tutto il mondo, e lo scomparso Andrea Camilleri, “papà” del popolare e amato commissario Montalbano.

 E poi nel mondo del calcio, per esempio, Andrea Pirlo, allenatore ed ex centrocampista, campione del mondo con la Nazionale del 2006.

 Nel campo dell’arte, numerosi sono gli esempi: Andrea Mantegna, uno dei più grandi pittori del Rinascimento italiano. E ancora lo scultore Andrea del Verrocchio, e Andrea Palladio, uno dei più importanti architetti che la storia ricordi.

 Il nome Andrea ha trovato spazio anche nel mondo del cinema.

Nel film “Il Diavolo veste Prada”, la protagonista si chiama Andrea Sachs, nella serie televisiva “The Walking Dead”, uno dei personaggi principali è una donna di nome Andrea.

Anche nel panorama musicale il nome Andrea ha lasciato il segno, con la canzone “Andrea” del cantautore italiano Fabrizio De André, importante brano della musica italiana.

 In ultimo, è interessante l’uso del nome al femminile: la legge italiana (nel D.P.R. n. 396 del 2000) stabilisce che il nome deve accordarsi al sesso del bambino; Andrea dunque, che in italiano è maschile, non potrebbe così essere usato per le neonate, a meno che non fosse dato come secondo nome, o utilizzato in combinazione con altri nomi per formare nomi composti.

Si sono avuti casi giudiziari sull’uso del nome: la Corte di Cassazione nel 2012 stabilì in un ricorso che, dato l’ormai contesto multiculturale, anche il nome Andrea può essere utilizzato per le bambine perché non crea ambiguità.