Il matrimonio rappresenta una delle tappe più importanti nella vita di una coppia, e una cerimonia nuziale può essere impreziosita da riti di diverso carattere. Oltre alla funzione religiosa, infatti, sempre più sposi abbracciano usanze dal forte valore simbolico, che aggiungono un tocco di poesia e romanticismo ai loro fiori d’arancio.
Tra i rituali più diffusi, c’è senza dubbio quello dell’albero della vita, che molte coppie decidono di integrare nel proprio matrimonio coinvolgendo ospiti ed invitati. Ma come funziona esattamente questo rito? E qual è il suo significato? Ve lo spieghiamo in questo articolo.
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Il rito dell’albero della vita: cos’è
I riti simbolici sono sempre più gettonati dagli sposi moderni. Molti, infatti, scelgono di non affidarsi ad una cerimonia religiosa, e affiancano al matrimonio civile delle usanze dal sapore romantico e poetico, così da restituire un pizzico di magia al loro sì. Capita, quindi, che gli appassionati di cultura celtica scelgano di mettere in pratica l’handfasting, mentre gli sposi d’estate optino per il rito della sabbia.
Un’usanza che tuttavia sta acquistando sempre più popolarità è il rito dell’albero della vita. Non si tratta di un’usanza difficile da mettere in pratica, ma è necessario osservare alcuni accorgimenti affinché l’operazione riesca nel miglior modo possibile. Questa tradizione, in sintesi, prevede che la coppia, al margine della cerimonia, pianti un albero o una piccola piantina, che diventerà una vera e propria metafora del proprio amore.
Come funziona il rito dell’albero della vita
Nella sua formulazione originale, questo rito si svolgeva piantando un vero e proprio albero. Gli sposi, al margine della cerimonia, erano chiamati a seminare insieme un arbusto nel proprio giardino, come simbolo del loro amore, destinato a crescere e a diventare rigoglioso anno dopo anno. Sotto i suoi rami, i figli della coppia avrebbero giocato e sarebbero diventati grandi, dando pieno compimento al ciclo della vita e della natura.
Oggi, poiché non tutti potrebbero avere a disposizione uno spazio esterno per poter far crescere un vero e proprio arbusto, si preferisce puntare su una pianta di piccole dimensioni. Non è necessario optare per una tipologia in particolare: può essere una sempreverde o una varietà aromatica, a seconda delle preferenze dei futuri coniugi o anche dei ricordi che possano associare ad un arboscello piuttosto che ad un altro. É comunque importante che si tratti di una specie non troppo ingombrante, che possa essere facilmente trasportata e che possa essere posizionata su un tavolo delle celebrazioni.
Per gli sposi sarà quindi sufficiente mettersi alla prova con delle operazioni “simboliche”, che rappresentino la cura destinata alla pianta, metafora del loro amore. Nello specifico, la coppia potrà:
- Rinvasare la pianta, quindi trapiantarla in un altro vaso
- Innaffiare l’arbusto, utilizzando insieme un innaffiatoio
- Dare maggior vigore all’alberello, aggiungendo terriccio o terreno fertile nel vaso
- Potare la pianta, eliminando rami secchi e foglie morte
Se il ruolo da protagonisti spetta senza alcun dubbio ai neo-sposi, non è detto che non possano essere coinvolti nell’operazione anche i testimoni di nozze o, volendo, tutti gli invitati. Dopo l’operazione di rinvasatura, infatti, amici e parenti potrebbero aggiungere un pizzico di terra all’arbusto, o carezzarne simbolicamente le foglie, indicando la loro vicinanza e il loro sostegno alla coppia anche negli anni a venire.
Dove svolgere la funzione
L’operazione dedicata all’bero della vita può durare anche semplicemente pochi minuti, proponendosi come un’estensione del rito civile o religioso. Gli sposi sono comunque chiamati ad allestire un angolo ad hoc in cui poter portare a termine l’operazione: se il matrimonio è stato celebrato in Chiesa o sul municipio, difficilmente avranno a disposizione una sala o uno spazio in cui piantare l’arbusto.
Sarebbe quindi preferibile rivolgersi alla location del ricevimento, chiedendo ai ristoratori di organizzare una piccola area per poter svolgere la funzione. Qualora le temperature lo permettano, sarebbe meglio svolgere il rito all’aperto, pur utilizzando un vaso, così da restituire maggior autenticità all’habitat della pianta scelta. Nel caso di matrimoni invernali, invece, si può far ricadere la scelta anche su una sala interna, assicurandosi che la postazione sia centrale e ben visibile a tutti gli ospiti.
Qualunque sia la location, è importante che rispetti il tema della cerimonia e che, in qualche modo, renda omaggio al valore simbolico dell’operazione. Si può quindi pensare di utilizzare un tavolo dal sapore rustico, oppure di affidarsi ad un allestimento botanical per render ancor più suggestivo il rito. In quanto agli accessori necessari, gli sposi non potranno fare a meno, a seconda dell’operazione che si apprestino a mettere in atto, di:
- guanti da giardinaggio
- un vaso per la pianta prescelta
- innaffiatoio o brocca
- forbici da potatura o cesoie
- camice o grembiule per evitare che l’outfit nuziale si possa danneggiare
Qual è il significato del rito dell’albero della vita
Ciasuna delle azioni citate può essere associata ad un momento particolare della vita matrimoniale. Rinvasare un arbusto può essere paragonato all’inizio di un nuovo capitolo, come quello della coppia dopo il fatidico sì. Innaffiare una pianta è invece una chiara metafora delle cure giornaliere che un amore necessita: va nutrito ogni giorno affinché possa sopravvivere anche alle difficoltà e agli ostacoli maggiori. Allo stesso modo, potare rami secchi e foglie morte vuol dire superare insieme problemi e preoccupazioni, lasciandosi alle spalle le incomprensioni.
In sintesi, l’albero della vita è un inno all’impegno e alla cura, elementi fondamentali alla base di ogni unione destinata a durare nel tempo. Una pianta è infatti un organismo vivo, da coltivare negli anni. Questo rito serve a rafforzare quanto già espresso con i voti nuziali, sottolineando come in un matrimonio non sia importante solo il giorno di festa, ma soprattutto quelli a venire.
L’albero della vita dopo il matrimonio
Il ruolo dell’albero della vita non si esaurisce con la fine della cerimonia di matrimonio, ma assume ancor più valore successivamente. Gli sposi dovranno infatti trasportare la pianta presso la propria abitazione o, se si tratta di un vero e proprio arbusto, piantarlo nel proprio giardino domestico.
Diventerà quindi una presenza costante nella vita dei neo-coniugi, che saranno chiamati a prendersene cura quotidianamente, quasi come fosse una materializzazione del loro amore.