La vista, nei primi mesi di vita, è uno dei sensi che subisce le maggiori trasformazioni. Il neonato cresce e, di conseguenza, cambiano anche tanti aspetti che lo contraddistinguono. Intorno ai tre mesi di vita i neonati hanno una capacità straordinaria: sono infatti in grado di riconoscere tantissime differenze in oggetti uguali. È una caratteristica che poi si perde con il tempo. Dal quinto mese in avanti comincia a svilupparsi la costanza percettiva. Questa è l’abilità che permette ad una persona di riconoscere lo stesso oggetto in situazioni o ambientazioni differenti.
La costanza percettiva è fondamentale per la sopravvivenza nel quotidiano. Questa capacità consente all’uomo di riconoscere persone ed oggetti nonostante cambino le condizioni intorno. La costanza percettiva permetteva, fin dalla preistoria, agli uomini che uscivano dal buio delle caverne alla luce del sole di riconoscere sia i membri della famiglia, sia i propri averi. È quindi importante capire in che modo la vista del bambino si sviluppi e gli consenta di crescere. In Giappone, all’università di Chuo, un gruppo di psicologi ha realizzato uno studio specifico per analizzare in che modo la vista dei neonati con un’età compresa tra i tre e gli otto mesi, si sviluppasse.
Ai piccoli sono state mostrate delle coppie di immagini tratte da oggetti reali e si è misurato il tempo in cui il loro sguardo è rimasto fisso su ogni singola immagine. In passato era infatti già stato dimostrato come i bambini osservino più a lungo gli oggetti nuovi rispetto a quelli di cui hanno già una conoscenza. In questo modo i ricercatori hanno verificato se i bambini pensavano che le immagini fossero simili o diverse da quelle precedenti. Ne è emerso che i bambini con età compresa tra i tre e i quattro mesi hanno una capacità di cogliere differenze tra le immagini che negli adulti non è presente. Dopo i cinque mesi questo super potere comincia ad affievolirsi. Verso gli otto mesi imparano a riconoscere le proprietà specifiche di oggetti come l’opacità o la lucidità.
La costanza percettiva si sviluppa quindi progressivamente e non subito. Inizialmente infatti si possono osservare tutte le differenze tra due oggetti, poi, crescendo, alcune di queste vengono ignorate in modo che un oggetto sia riconoscibile in ambientazioni differenti. Davanti a due immagini, ciò che per gli adulti è simile, per i neonati è molto differente.
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