Acqua e energia sono risorse preziose e limitate ed è importante che i bambini e le bambine ne siano consapevoli già da piccini. Insegnare ai nostri figli il loro valore e come risparmiare acqua ed energia è fondamentale in quanto li aiuterà a farne un uso più consapevole e sostenibile.
In questo articolo vedremo un po’ di dati sul consumo di queste risorse dalle quali dipende la nostra vita e cosa possiamo fare per insegnare ai bambini in base all’età, come risparmiarle.

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Educare i bambini al risparmio: qualche dato
Nelle nostre case i bambini (e non solo) sono abituati ad aprire un rubinetto nella certezza che ci sia acqua sufficiente per bere ma anche per lavare i propri dentini, per farsi una doccia. Questa certezza si scontra con un’altra: non per tutti i bambini (ed ovviamente per gli adulti) è così, nonostante l’acqua sia un elemento imprescindibile per le nostre vite.
Secondo l’UNICEF, 2,1 miliardi di persone nel mondo non hanno accesso a servizi idrici sicuri. I bambini che non possono avere un accesso sicuro all’acqua, che serve non solo per bere ma anche per garantire buoni servizi igienici, si ammalano gravemente: colera, l’epatite A, il tifo, la poliomielite e la diarrea ogni giorno uccidono diverse centinaia di bambini sotto i 5 anni d’età. L’igiene è fondamentale anche per le donne in fase mestruale, ed è spesso a loro ( bambine, ragazze e donne) che è affidata la raccolta dell’acqua in quei contesti rurali nei quali, ancora oggi, il servizio non è presente nelle loro case.
Il rapporto UNICEF-OMS evidenza che nonostante i progressi nell’accesso all’acqua potabile ben 1/4 della popolazione mondiale soffre di iniquità e fragilità fondamentali per l’accesso ad acqua sicura da bere, ancora oggi – ogni giorno più di 1.000 bambini muoiono per malattie legate ad acqua non sicura e servizi igienici inadeguati. Per sensibilizzare al tema, sono state istituite anche le Giornate Mondiali dell’acqua e del Lavaggio delle Mani, che abbasserebbero i decessi, qualora tutti i bambini potessero avere a disposizione le stesse risorse per una corretta igiene. In Italia, ogni abitante consuma in media circa 150 litri d’acqua al giorno.
Un discorso analogo vale per l’energia elettrica, quella a disposizione per accendere la tv o caricare il tablet per guardare cartoni animati. La produzione di energia, intesa sotto tutti i suoi aspetti e le sue declinazioni, dipende dall’utilizzo di risorse (tra rinnovabili e non rinnovabili) in parte limitate.

Insegnare ai bambini a risparmiare acqua ed energia
Educare i bambini al risparmio, secondo abbiamo descritto fin qui, è necessario per sviluppare abitudini sostenibili e consapevoli, in grado di innescare un vero cambiamento anche all’interno della loro comunità e per riconoscere ed evitare gli sprechi abituali quanto anche le soluzioni alternative per il loro futuro. Per insegnare ai bambini il risparmio idrico quanto energetico è fondamentale il nostro esempio. Inutile comprare un libro che spieghi ai bambini come si produce l’energia, come risparmiarla, se poi viviamo con tutte le luci di casa accese. Può sembrare una riflessione banale eppure vale sempre la pena farla.
Mostriamo ai nostri figli e alle nostre figlie, sin da piccolini la necessità di: chiudere il rubinetto durante il lavaggio dei denti; raccogliere l’acqua piovana per irrigare le piante; segnalare tempestivamente i rubinetti che gocciolano. Per quanto riguarda l’energia elettrica, secondo l’Istat il consumo di energia per famiglia dipende dai seguenti fattori:
- il numero degli abitante per abitazione;
- le ore passate in casa;
- la classe (ed il numero) degli elettrodomestici;
- l’efficienza dell’abitazione;
- le abitudini di consumo.
Su alcuni di questi fattori alcun bambino può fare la differenza, salvo che sull’ultimo. Le abitudine di consumo possono diventare più adeguate e consapevoli, se insegniamo ai bambini ad esempio: a spegnere la luce quando escono da una stanza; ad attendere che il proprio dispositivo per giocare si scarichi completamente prima di ricaricarlo; a togliere le spine dalle prese, quando si parte per un viaggio e così via. Gesti concreti, semplici che insegnano ai bambini a risparmiare acqua e luce/energia, in modo routinario.

Spiegare ai bambini l’importanza di acqua ed energia
L’apprendimento ludico aiuta i bambini a interiorizzare concetti complessi, pensiamo a: giochi da tavolo sull’acqua e l’energia, laboratori creativi per costruire modelli di case sostenibili, esperimenti pratici per rilevare perdite d’acqua o confrontare consumi elettrici di diverse lampadine. Queste attività rendono l’apprendimento concreto e coinvolgente. Ci sono tanti musei, anche in Italia, che organizzano giornate, eventi, laboratori sulla sostenibilità.
Adattare l’insegnamento in base all’età
Questo è fondamentale e va di pari passo alle competenze del bambino come anche al tipo di coinvolgimento, su questi temi, a scuola. Un lavoro di sensibilizzazione sul risparmio idrico e energetico, non può che partire dalla scuola che, spesso, possiede strumenti e conoscenze che mancano in alcune famiglie.
Per i piccolini di 3-6 anni
Sarà sufficiente la condivisione attraverso libri, filastrocche e canzoni, oltre ovviamente all’esempio.
Durante l’età scolare, 6-10 anni
Esperimenti anche attraverso kit e giochi da tavola, progetti pratici anche con l’aiuto della scuola e monitoraggio dei consumi può essere adeguato.
Per i preadolescenti, 10-14 anni
Si può pensare ad attività complesse come l’uso di strumenti di misurazione, progettazione di soluzioni sostenibili e partecipazione a progetti/bandi scolastici a lungo termine.

Rapporto famiglia – scuola
Famiglia e scuola giocano un ruolo cruciale, se lavorano insieme. I bambini apprendono osservando comportamenti coerenti degli adulti, con i quali si possono creare routine condivise, monitorare i consumi e partecipare a progetti scolastici, fare esperimenti e campagne di sensibilizzazione. Le scuole possono organizzare laboratori interattivi, visite a impianti idrici ed energetici, e concorsi di idee innovative per il risparmio. Possono anche fissarsi degli incontri in aula, se ci sono genitori che lavorano nel settore, in grado di raccontare cosa può fare la differenza. Infine, il digitale può essere un’arma alleata sia per sensibilizzare che per educare i bambini/ragazzi ad un uso consapevole di energia ed acqua: applicazioni per il monitoraggio dei consumi, giochi educativi online e piattaforme interattive aiutano i bambini a visualizzare i risultati dei propri comportamenti.