Laura Boldrini, il racconto della malattia: “Mi sono scoperta vulnerabile”

Laura Boldrini parla per la prima volta dell'operazione alla quale si è sottoposta i primi di aprile: un tumore al femore che l'ha costretta a letto

Pubblicato: 24 Aprile 2021 16:08

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Redazione

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Laura Boldrini è sempre stata una donna forte, pronta a replicare colpo su colpo alle critiche e alle difficoltà che un lavoro come il suo comporta. Ma l’ex presidente della Camera non era preparata ad affrontare la malattia, quella che ti colpisce all’improvviso e fa crollare ogni certezza, costringendoti a prendere coscienza di quanto l’essere umano sia fragile e quanto l’esistenza di tutti appesa a un filo.

Sono cose che si sentono dire spesso, ma solo quando ci si trova davanti a un male ci si rende conto del loro vero significato, che diventa a quel punto chiaro. Anche per la Boldrini è capitato tutto quasi per caso: un dolore al quale quasi non si voleva dare peso, un controllo casuale e poi il verdetto.

“Un tumore al femore, un sarcoma raro”, ha spiegato la deputata al Corriere della Sera, nella sua prima intervista dopo l’operazione che l’ha costretta a prendersi una pausa. “Non c’era da perdere tanto tempo”, dice, raccontando di come tutto si sia svolto in fretta: il responso è arrivato a metà marzo, il 10 aprile l’intervento con il quale le sono stati tagliati 25 centimetri di femore, sostituito con una protesi al titanio. “L’osso ricrescerà, ma non sarà una passeggiata. La cosa positiva è che non hanno trovato infiltrazioni. Non voglio pensare a cosa sarebbe stato se la mia amica non avesse insistito”. Il riferimento è a un’amica, che in questo caso può essere definita una sorta di angelo custode, che l’ha convinta a fare una risonanza magnetica, provvidenziale.

Ora che il peggio è passato, Laura Boldrini ha avuto il tempo di rendersi conto di quanto sia precaria la nostra presenza in questo mondo: “Ho scoperto di essere vulnerabile e fragile, non avevo mai avuto a che fare con la malattia e sono sempre stata abituata ad avere un modo di vita dinamico e veloce. Ora sto scoprendo un’altra dimensione”, ammette.

Le difficoltà però non mancano, considerando che è stata un’operazione delicata e che servono tempo e fatica per riprendersi. “Alzarmi e mettermi a letto da sola, sarà una conquista, come fare le scale”, dice, mentre spiega di come sia stata trasferita da Bologna (dove è stata operata) a Roma, ma sia ancora in ospedale “perché devo fare tanta fisioterapia e impadronirmi di nuovo anche dei piccoli gesti”.

Un’intervista schietta, dalla quale emerge tutta la difficoltà del momento e la delicatezza della situazione, che si riassume in una frase, l’ultima, quando risponde alla domanda più schietta: “Ha avuto paura?”. E la risposta è altrettanto sincera: “Sì, non ero preparata ad affrontare una simile malattia”.