Suicidi, omicidi e serial killer: la vera storia del Cecil Hotel

La celebre storia del Cecil Hotel che ha ispirato la serie TV “American Horror Story”. Oggi rinominato Stay On Main, il suo triste passato è diventato una leggenda oscura.

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Sonia Surico

Content Editor e Storyteller

Laureata in Scienze della Comunicazione e con un Master in Seo Copywriting. Per lei, scrivere è un viaggio che unisce emozioni e conoscenza.

Esistono luoghi che, come silenziosi custodi, raccolgono le storie di ognuno di noi, accogliendo tra le loro mura i nostri sogni, le nostre speranze e i nostri timori. In questi luoghi, si intrecciano destini e si scrivono pagine di vita, spesso luminose e gioiose, ma talvolta anche terribili e inquietanti.

Uno di questi è il Cecil Hotel, situato nel cuore di Los Angeles, testimone di tragedie indicibili, tra cui suicidi, omicidi e la presenza di famigerati serial killer. Le sue stanze hanno visto tragedie, dolore e mistero, diventando testimoni silenziosi di eventi che sfidano la comprensione umana.

Il Cecil Hotel è un luogo che, nel corso degli anni, ha assunto una dimensione tristemente iconica diventando un simbolo di morte. Intrappolato tra leggende e misteri, scopriamo la vera storia che si cela dietro le sue mura.

La maledizione del Cecil Hotel

Inaugurato nel 1924, il Cecil Hotel fu concepito come un luogo di lusso e raffinatezza, destinato a ospitare viaggiatori facoltosi e visitatori in cerca di comfort e tranquillità.

Tuttavia, il destino aveva in serbo un futuro ben diverso. Con il crollo del mercato azionario nel 1929 e l’inizio della Grande Depressione, la struttura vide la sua clientela svanire rapidamente. Col passare degli anni, il Cecil Hotel divenne un rifugio per senzatetto, criminali e tossicodipendenti. Fu in questo periodo che iniziò a guadagnarsi la sua sinistra reputazione.

Negli anni successivi, infatti, l’albergo divenne teatro di una serie di eventi inquietanti e tragici, suicidi, omicidi e morti misteriose che alimentarono la sua fama sinistra e la convinzione che fosse maledetto o addirittura infestato da forze oscure.

Il primo suicidio documentato risale al 1931, quando W.K. Norton, un ospite dell’hotel, decise di porre fine alla propria vita ingerendo veleno. Da quel momento in poi, il Cecil Hotel divenne la scenografia di numerosi altri suicidi, ognuno con una storia di dolore e disperazione alle spalle.

Nel 1947, Elizabeth Short, conosciuta come la “Dalia Nera“, fu vista per l’ultima volta al Cecil Hotel prima che il suo corpo brutalmente mutilato venisse ritrovato in un terreno vuoto a Leimert Park.

Nel 1962, invece, due diverse donne lo scelsero come luogo dove porre fine alle loro vite gettandosi dalla finestra. Pauline Otton, 27 anni, si lanciò dalla sua stanza al nono piano dopo aver litigato con il marito. Nella sua caduta, uccise accidentalmente George Gianinni, 65 anni, che stava camminando sul marciapiede sottostante. Lo stesso anno, Julia Moore si gettò dalla finestra dell’ottavo piano, lasciando dietro di sé solo una nota e un biglietto dell’autobus.

Ma le tragedie non si limitano ai suicidi. L’hotel è stato anche testimone di omicidi raccapriccianti. Nel 1964, Goldie Osgood, una pensionata conosciuta come “Pigeon Goldie” per via del suo amore per i piccioni, fu trovata morta nella sua stanza. Era stata accoltellata, picchiata e violentata e il suo assassino non è mai stato trovato.

Nel 1985, un altro delitto sconvolse il Cecil Hotel quando Richard Ramirez, noto come “Night Stalker“, vi soggiornò durante il suo periodo di omicidi. Si ritiene che Ramirez abbia ucciso almeno 13 persone mentre viveva nell’hotel, lasciando dietro di sé una scia di dolore e terrore.

Oltre a Richard Ramirez, un altro serial killer, Jack Unterweger, soggiornò in questo albergo nel 1991. Unterweger era un giornalista e scrittore austriaco che venne inizialmente condannato per l’omicidio di una giovane donna nel 1974. Fu rilasciato dopo aver scontato 15 anni di prigione e divenne una celebrità in Austria grazie alla sua carriera di scrittore e giornalista.

Durante il suo soggiorno al Cecil Hotel, Unterweger uccise almeno tre prostitute a Los Angeles. Si ritiene che abbia scelto questo albergo perché affascinato dalla storia di Richard Ramirez e voleva seguirne le orme, contribuendo così a rafforzare la macabra reputazione dell’edificio.

Il misterioso caso di Elisa Lam

Forse il caso più noto e misterioso associato al Cecil Hotel è la morte di Elisa Lam. Una storia che ha scosso il mondo, un mistero avvolto in un velo di angoscia e inquietudine che solleva interrogativi ancora senza risposta.

Elisa Lam scomparve nel gennaio 2013 durante un viaggio a Los Angeles, periodo in cui soggiornava al famigerato Cecil Hotel. La sua sparizione diede inizio a frenetiche ricerche e appelli disperati da parte della famiglia, ma fu solo quando un video delle telecamere di sorveglianza dell’albergo fu reso pubblico che il caso assunse una dimensione ancora più inquietante. Nelle immagini, Elisa appare visibilmente turbata e sembra interagire con una presenza invisibile all’interno di un ascensore, con gesti disperati e uno sguardo perso nel vuoto.

Il video ha generato un’infinità di teorie e ipotesi, dalle più razionali alle più fantastiche, alimentando un dibattito acceso sulla natura sinistra del Cecil Hotel e sulle forze oscure che potrebbero celarsi tra le sue mura.

La scoperta del corpo di Elisa nel serbatoio d’acqua dell’albergo, dopo giorni di ricerche, ha segnato un epilogo drammatico e sconvolgente che ha lasciato una ferita aperta nella coscienza collettiva. Le circostanze della sua morte, così come le motivazioni dietro i suoi gesti e i comportamenti visibili nel video, rimangono avvolte in un alone di mistero che continua a intrigare e turbare chi cerca di comprendere cosa sia realmente accaduto.

Oggi il Cecil Hotel è stato rinominato Stay On Main ma, nonostante gli sforzi per rinnovare la sua immagine, il suo passato macabro continua a catturare l’attenzione comune e ad attirare curiosi e ricercatori di misteri.

La sua storia ha ispirato film, documentari e serie televisive, come la celebre “American Horror Story“, che ha saputo cogliere l’essenza di questo luogo inquietante e trasformarlo in un racconto di suspense e terrore.

Le sinistre vicissitudini che hanno costellato l’hotel di eventi inquietanti e tragici continuano ad attirare l’immaginario collettivo e quello di coloro che cercano di svelare gli enigmi celati tra le sue mura. Il fascino del Cecil Hotel risiede proprio nella sua natura ambivalente, tra l’eleganza di un passato ormai lontano e le ombre oscure che ne hanno segnato la storia.

E mentre continuiamo a cercare di svelare i misteri nascosti nel suo passato, rimaniamo affascinati dalla sua leggenda, in un viaggio attraverso le ombre della storia, spingendoci a indagare oltre le apparenze e a confrontarci con l’ignoto.