Rosangela “Janja” da Silva, chi è la terza moglie di Lula, incontrata in prigione

Sociologa, personaggio chiave della politica brasiliana e terza moglie del Presidente Lula: chi è Rosangela "Janja" da Silva

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Giorgia Prina

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Pubblicato: 10 Dicembre 2024 18:05

Femminista, attivista, impegnata a fondo nella politica del suo Paese, il Brasile, da quando aveva appena 17 anni. Rosangela da Silva, detta Janja, non è solo la moglie dell’attuale Presidente, Luiz Inácio Lula da Silva, ma è anche e soprattutto una brillante sociologa, attenta ai problemi che stringono il luogo in cui vive. Una personalità chiave all’interno dei meccanismi politici brasiliani, che anche prima di conoscere l’attuale marito era ben inserita nelle sue dinamiche. Una donna descritta spesso come solare, dal carattere forte e il sorriso sempre pronto per i fotografi. Janja inoltre non lascia mai il fianco del marito. Non lo ha fatto durante la campagna elettorale che lo ha riportato al comando del Paese, una vera e propria rinascita per Lula, che lo era già stato e aveva poi passato un lungo periodo in carcere, e non lo fa ai comizi o agli incontri istituzionali dopo il gennaio del 2023. Non lo ha fatto neanche quando, il 10 dicembre del 2024, Lula è stato ricoverato d’urgenza per un’emorragia cerebrale.

Chi è Rosangela da Silva, terza moglie di Lula

Rosangela Lula da Silva è nata il 27 agosto 1966 a União da Vitória, nello stato del Paraná. Viene comunemente chiamata con il soprannome Janja ed è la First Lady del Brasile in quanto moglie del presidente Luiz Inácio Lula da Silva. In precedenza, è stata assistente del direttore generale e coordinatrice dei programmi di sviluppo sostenibile presso la diga idroelettrica Itaipu Binacional, e consulente per le comunicazioni e gli affari istituzionali presso la società di servizi elettrici Eletrobras.

Rosangela de Silva si è trasferita a Curitiba durante la sua infanzia e da giovanissima, appena 17 anni, si unì al Partito dei Lavoratori, dimostrando fin dall’adolescente la voglia di un impegno politico e sociale più marcato. Nel 1990, inoltre, si iscrisse agli studi di Scienze Sociali presso l’Università Federale del Paraná specializzandosi in storia, disciplina che la portò solo più vicina alle problematiche e alle lotte della propria cittadinanza. Rosangela ha iniziato a lavorare presso la diga idroelettrica Itaipu Binacional ed è stata assistente del direttore generale, nonché coordinatrice dei programmi di sviluppo sostenibile. Un interesse quello per il clima e la sostenibilità ambientale che ha sempre portato avanti, anche una volta intrapreso un percorso politico. Ciò successe nel 2012 quando iniziò lavorare come consulente per la comunicazione e gli affari istituzionali presso la società di servizi elettrici Eletrobras, a Rio de Janeiro, impegno portato avanti fino al 2016.

L’incontro e l’amore con Luiz Inácio Lula da Silva: la vita privata

Ci sono amori che nascono in circostanze difficili e improbabili. Questo si potrebbe dire anche della storia tra Rosangela da Silva e Luiz Inácio Lula da Silva, nato nel carcere di Curitiba. I due si sarebbero infatti conosciuti quando Lula, imprigionato in seguito alle condanne per corruzione e riciclaggio (poi annullate dal Tribunale supremo). Lei lo ha visitato spesso, gli ha inviato lettere ogni giorno (tutte conservate), e all’uscita dalla prigionia era lì, ad aspettarlo.

Certo, questa è la storia ufficiale, ma non manca chi afferma che i due abbiano iniziato a frequentarsi nel 2017, l’anno in cui la seconda moglie di Lula, Marisa Letícia Lula da Silva, morì a causa di un ictus. Rimasero quindi insieme quando Lula fu arrestato. Quel che è certo è che quando Lula venne rilasciato, l’8 novembre 2019, lui e Rosangela annunciarono il loro fidanzamento, sposandosi poi il ​​18 maggio 2022 a San Paolo. Un’unione, la loro, e che, secondo i media locali ha confermato alla popolazione brasiliana la rinnovata giovinezza di Lula, di 21 anni più grande.

Un amore nella vita e nel lavoro il loro, che ha portato Rosangela da Silva ad essere il braccio destro del Presidente, decidendo i partecipanti alle riunioni con il marito e i passeggeri che lo accompagnano sui voli. Insomma, un personaggio politicamente centrale, che non si accontenta di stare un passo indietro al compagno, ma che prende decisioni, comanda e si presenta da sola ai comizi. Tutti elementi che costituiscono un terreno solido sia per chi sostiene lei e il marito, sia per i detrattori, che considerano esagerata la sua presa di posizione.