Mangiare davanti a uno schermo è davvero il nuovo guilty pleasure?
C’è qualcosa di assolutamente soddisfacente nel guardare video di persone che mangiano grandi quantità di cibo, di solito non molto salutare, e rilassarsi attraverso i suoni che emettono.
I video mukbang sono la nuova tendenza che tiene incollati allo schermo e, perché no, che fa rilassare.
Indice
Giulia passione Mukbang
C’è che ci passa interi pomeriggi o chi li evita come la peste perché mettono fame, i mukbang sono diventati il guilty pleasure di moltissimi utenti online.
La struttura del video è semplice: i creator che vi si dedicano comprano grandi quantità di cibo spazzatura, come i biscotti di Crumbl Cookies, pollo fritto o Mc Donald’s, e mentre mangiano interagiscono con il pubblico.
Dal coreano muok-ja “mangiare” e bangsong “trasmettere”, il mukbang è nato come una trasmissione audiovisiva dei social in Corea del Sud per tenersi compagnia mentre si mangia. Ma piano piano si è modificata fino ad apparire anche in semplici video pubblicati sui profili dei creator.
I mukbang invadono TikTok con la loro formula video-abbuffata, spesso ignorando i problemi con il cibo che possono nascere dalla loro visione. Sono video accattivanti, studiati per piacere e raggiungere più audience possibile, dimenticando il lato nascosto del binge eating.
L’intrattenimento è formato da più fattori: la luce giusta, cibo dall’aspetto invitante, il vassoio a un’altezza tale da poter rientrare perfettamente nell’inquadratura, e soprattutto silenzio attorno, poiché il punto forte dei mukbang è l’ASMR.
Perché ci piace sentire le persone mangiare?
Ciò che ci tiene incollati allo schermo è l’atmosfera che si crea, quindi un cibo socialmente apprezzato, che sembra fatto apposta per stare davanti alla videocamera, con colori brillanti e impasti croccanti o soffici, e il suono che emette.
L’ASMR è fondamentale per la buona riuscita del video: il creator deve mangiare rumorosamente, magari con un piccolo microfono accanto a sé per risaltare il suono emesso dal cibo e dalla masticazione.

Un’ipotesi che spiegherebbe la viralità di questi video è stata spiegata da Kim Hae-jin, dottoranda presso l’Università di Chosun. Secondo il suo pensiero, i mukbang funzionano poiché danno la possibilità di “soddisfare” la voglia di quel cibo specifico virtualmente. In pratica, osservando qualcuno mangiare i Crumbl Cookies, la voglia di assaggiarli viene parzialmente soddisfatta.
Inoltre, i mukbang sono nati con lo scopo di tenere compagnia a chi si sente solo durante i pasti. Interagire durante una live su Twitch o su TikTok può far nascere amicizie, discutere di cibi provenienti da tutto il mondo, o più semplicemente combattere la solitudine con qualche chiacchiera leggera.
I mukbang: non solo semplici video di abbuffate
Nel corso dei mesi sono molteplici le catene di ristorazione che sono spopolate grazie ai mukbang, arrivando anche oltreoceano. Sì, perché la maggior parte dei video è girata da creator americani o asiatici.
Alcuni nomi che vi sarà sicuramente capitato di sentire sono Raising Cane’s, Crumbl Cookies e Chipotle. Tre catene americane, rispettivamente della Louisiana, Utah e California, che hanno raggiunto anche utenti europei grazie ai video-abbuffata dei tiktoker americani.
La catena di pasticcerie Crumbl Cookies è stata fondata nel 2017 ma ha ottenuto una notevole notorietà dopo aver incentrato la sua strategia di marketing sui social, in particolare su TikTok. Aveva intuito che i mukbang sono uno dei metodi più efficaci per mostrare il proprio prodotto.
La diffusione è stata così rapida e apprezzata che alcune pasticcerie italiane hanno preso ispirazione dai biscotti dai mille colori e sapori per proporre una loro versione tutta all’italiana.
Non resta che aspettare che l’azienda americana decida di aprire un punto vendita anche nel Bel Paese.
L’aspetto nascosto dei mukbang
Nati con uno scopo a fin di bene, sono spesso stati criticati per il messaggio sbagliato che nascondono.
Vedere tutto il giorno video di persone che si abbuffano, che mangiano enormi quantità di cibo spazzatura, può portare a sviluppare un rapporto malsano con il cibo, come il binge eating.
I creator che portano come contenuto i mukbang sono accusati di influenzare con comportamenti sbagliati chi li segue, inculcando l’idea che abbuffarsi di cibo sia un buon pretesto per avere compagnia durante i pasti.

Siamo sicuri che tutto questo cibo venga mangiato veramente? Un’altra accusa che viene rivolta agli streamer è di sprecare alimenti per una pura spettacolarizzazione dell’eccesso. Ciò avviene perché i video sono spesso tagliati per simulare il consumo totale, poi nella realtà il cibo viene accantonato.
La verità sta nel mezzo: guardare tutto il tempo cibo spazzatura che viene mangiato voracemente, sapendo che di per sé non è molto salutare, può veicolare un messaggio sbagliato.
Il creator, dal canto suo, porta solo un contenuto, che è difficile da ignorare se passa sotto gli occhi migliaia di volte al giorno. Forse più consapevolezza da parte degli utenti e una quantità minore di cibo da parte dei tiktoker può limitare le accuse.
Per ogni male c’è una medicina
Se l’eccesso di cibo spazzatura ha smosso un po’ gli animi portando più consapevolezza sui problemi alimentari che possono sorgere, alcuni creator hanno proposto un nuovo format: i mukbang healthy.
Il concetto è lo stesso, cambiano le pietanze consumate. Le abbuffate ora hanno un tutt’altro sapore, più salutare e colorato.
I creator si riprendono mentre mangiano tanta frutta e verdura, per promuovere uno stile di vita sano e consapevole, e contrastare un po’ la spirale di abbuffate di junk food.
I social ingigantiscono tutto. Se prima si guardavano solo i programmi televisivi come Man vs. Food su DMAX, oggi i video-abbuffata capitano almeno una volta a chiunque, e chi segue il genere mukbang li guarda tutto il giorno.
È una pratica nata con uno scopo preciso, chiacchierare e combattere la solutudine dei pasti che accompagna milioni di noi in tutto il mondo. La viralità ha puntato i riflettori sui punti deboli del contenuto e sulle possibili implicazioni che può avere sui ragazzi, ma un po’ di consapevolezza e di confini possono sicuramente aiutare a prendere i video per quello che sono, dei mukbang.