Capodanno soli contro l’ansia: le idee per trascorrerlo senza pensieri

Sei sola a Capodanno? Tranquilla, hai sempre te stessa!

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Alessia Agosta Del Forte

Lifestyle Editor

Racconta da dentro la Gen Z, cercando di far emergere la voce, i linguaggi e le sensibilità di una generazione che non ha paura di ridefinire le regole.

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Lo scoccare della mezzanotte può essere per alcuni un pretesto per festeggiare con i propri cari o amici. Ma per chi non è riuscito ad organizzare nulla, può diventare un momento in cui l’ansia sociale fa capolino.

E se ti dicessi che ci sono molte attività che sostituiscono l’irrefrenabile baldoria del Capodanno?

Perché a Capodanno sembra obbligatorio fare festa

In gran parte d’Italia il veglione non può ritenersi tale se non viene passato in compagnia a bere. Enormi gruppi di amici si riuniscono per celebrare l’anno nuovo, molto spesso bevendo una quantità di alcol tale da non ricordarsi come si è arrivati a mezzanotte.

Ma c’è anche chi non ha voglia di festeggiarlo, o non sa con chi. E ciò può generare ansia. “Perché non festeggio? Sto sbagliando qualcosa? Dovrei andare a una festa? Sì, ma di chi?”

Per anni a Capodanno sembrava non essere ammesso restare soli in casa o fare un’attività diversa dal bere con gli amici.

Le ultime tendenze, invece, rivelano che preferiamo festeggiare in modo tranquillo o dedicandoci ad attività più particolari, unendo il giorno di festa ad esperienze diverse, per rendere ancora più memorabile la fine di un anno e l’inizio di quello nuovo.

La solitudine delle festività

L’ansia sociale spinge tante persone a partecipare ad eventi sociali quasi come se fossero costrette, poiché non è un volere che parte da loro in primis.

A spingerci a entrare in una rete sociale c’è la paura di sentirsi tagliati fuori, di perdersi momenti (in apparenza) memorabili.

Durante le festività, i social possono essere davvero deleteri. Vedere le storie Instagram di nostri conoscenti impegnati in cenoni di Capodanno, vacanze all’estero o a sciare sulla neve in compagnia ci fa chiedere: “Perché loro sì e io no?”.

Essere da soli durante i periodi festivi non è da “sfigati”, ci sono molteplici motivi per cui non si riesce o vuole aggregarsi alle feste di altri.

C’è chi nella sua solitudine trova comunque del divertimento, chi non sta affrontando un bel periodo e preferisce non ritrovarsi in mezzo a decine di persone, o l’ansia sociale di dover per forza festeggiare in compagnia… spinge a non voler fare proprio nulla.

È sempre importante ascoltarsi e capire ciò che si vuole davvero fare, indipendentemente da ciò cui la società ci abitua.

Attività alternative da fare a Capodanno

Sempre più ragazzi scelgono di festeggiare il 31 dicembre facendo attività più tranquille o arricchenti.

Il sondaggio condotto da ScuolaZoo Viaggi mostra come il 40% dei 4000 intervistati vorrebbe cominciare l’anno con un viaggio rilassante.

Altre attività emerse sono le escursioni tra i boschi o i paesi di montagna, stare all’aria aperta con una bella gita sulla neve o visitare nuovi luoghi.

Prendere due piccioni con una fava pare essere il nostro motto.

Capodanno finisce per caricarsi di mille significati, per rendere memorabile tale giornata servono esperienze degne di uno storytelling coi fiocchi.

Non cerchiamo più solo feste e baldoria, ma momenti che lascino il segno.

Mi piace la mia compagnia

Se di uscire di casa proprio non ne vogliamo sapere, possiamo rendere l’atmosfera impeccabile.

Creare dei piccoli rituali da ripetere a ogni veglione ci trasmette senso di pace e cura.

Un piccolo taccuino diventerà il nostro migliore amico, ci si può scrivere tutto ciò che di bello è successo e i famosi propositi per l’anno nuovo.

Per mantenere la nostra comfort zone ed evitare di essere mangiate dall’ansia sociale, possiamo guardare il nostro film preferito circondate da quante più schifezze riusciamo a comprare al supermercato.

Oppure proviamo a cambiare prospettiva: invece di concentrare tutte le energie su come “riempire” la serata del 31, ricordiamoci che è un giorno come un altro che precede il vero inizio, ossia il 1° gennaio.

Essere soli a capodanno
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Piccoli rituali per stare bene con se stesse a Capodanno

La FOMO del Capodanno

Sarà per il significato attribuito alla festa o per le tradizioni dure a morire, Capodanno genere molte aspettative nelle persone.

Il countdown, lasciare il nuovo per il vecchio e ripercorrere gli sbagli commessi e i traguardi raggiunti trasmettono l’idea di dover festeggiare in grande.

Anche i social giocano il loro ruolo: pubblica storie solo chi stappa lo champagne, rinforzando l’idea che, chi non partecipa, non si diverta allo stesso modo.

La FOMO (Fear Of Missing Out) diventa allora galoppante: non sono ammessi altri tipi di festeggiamenti, e se provi anche solo a dire di esserti divertita comunque a fare la maratona di Stranger Things mangiando schifezze, verrai presa per bugiarda.

Ma siamo sicuri che le feste siano così divertenti come viene mostrato su Instagram? Spesso ciò che c’è sui social non corrisponde alla realtà e risulta naturalmente ingigantito quando si mostra solo la parte bella.

L’importanza dello storytelling per noi

Se è scontato che ci viene spontaneo pubblicare solo la facciata perfetta sui social, è altresì vero che, dietro ogni video su TikTok o storia di Instagram, c’è un massiccio storytelling.

Il nostro cavallo di battaglia è raccontare, narrare la nostra vita e ciò che viviamo con una spruzzata di romanticismo alla base.

Il quotidiano diventa un film, come se lo storytelling fosse un escamotage che abbiamo escogitato per spezzare la noia della routine. Abbiamo reso le esperienze che viviamo degli elementi per la nostra vetrina di presentazione.

Ed è per questo che, anche Capodanno, diventa un momento da rendere memorabile.

Ogni giorno può essere memorabile

In Italia abbiamo la tanto bella quanto problematica abitudine di utilizzare qualsiasi occasione per festeggiare e stare in compagnia.

Da fuori possono sembrare momenti indimenticabili, ma per chi non se la sente sempre di fare festa, diventano motivo di ansia sociale.

Capodanno è da sempre visto come un giorno spartiacque: lasci indietro la “vecchia vita” per accogliere quella nuova. E con un significato così non vuoi festeggiare?

Ebbene, non per tutti il veglione può assumere questa importanza, o può comunque averla pur restando soli in casa.

La memorabilità di un momento non nasce da cosa si festeggia ma da come si sceglie di viverlo.

E non è detto che il modo di festeggiare vada bene a tutti. In queste occasioni è importante ascoltarsi e fare ciò che si vuole.

Solo così potremo dire di aver davvero lasciato il vecchio anno per uno nuovo e rigoglioso, spezzando i ritmi e le tradizioni che non ci vanno bene.