Il pomeriggio dell’8 novembre 2010 hanno ritrovato in fondo al lago dell’Enel di Pavana il corpo di Carlo Generali, l’imprenditore titolare del marchio Carla G di cui si erano perse le tracce dalla notte tra giovedì e venerdì. In mattinata la sensitiva Rosemary Laboragine, in una lunga chiacchierata, ci aveva detto che l’uomo era morto e si trovava in profondità, dentro l’acqua. Divenuta famosa alle cronache per avere aiutato a risolvere il caso di Melania La Mantia, la paracadutista annegata a febbraio, Rosemary Laboragine ha iniziato ad avere i suoi flash a due anni e mezzo quando predisse la morte della nonna e negli ultimi tempi aveva anticipato l’esito del caso Sarah Scazzi. Ma il suo unico obiettivo di vita, ci ribadisce più volte, è aiutare a ritrovare le tante persone scomparse di cui si occupa. Come Denise Pipitone e Angela Celentano, che sono vive e torneranno.
Anche per Carlo Generali un’altra visione azzeccata
Sì, io l’avevo detto che aveva avuto un incidente, dovuto a un malore. Per me quell’uomo non ha nemmeno toccato i freni, nei miei flash lo vedevo incastrato in profondità, in mezzo a fango, acqua. Ho detto da subito che non si trattava di rapimento.
Come avvengono i suoi flash?
Se ho la persona davanti, non la guardo negli occhi ma le prendo la mano o se è al telefono sento la voce e guardo altrove: un muro bianco può darmi un viso o un nome. Nel caso di Petriti, per esempio, la donna scomparsa a Torino trovata murata nella casa dell’ex amante del marito, vedevo il nome Andrea, che è quello di uno degli arrestati. Quando mi chiedono di analizzare un caso posso avere un flash immediato oppure dopo 3, 4 giorni. Sull’imprenditore Generali guardavo la televisione e ho detto: “Entro domani (8novembre, ndr) lo trovano”. Vedevo una grossa automobile, vedevo che andava veloce e che aveva avuto un offuscamento alla vista. Ho visto anche una cosa che non so se la sua famiglia sapeva: quest’uomo un paio di giorni prima aveva avuto qualche sintomo, soffriva di pressione alta e non so se l’ha rivelato ai famigliari. Un piccolo malore che ha preso sottogamba. Aveva problemi fisici e con i suoi impegni di lavoro li ha sottovalutati.
Quando ha capito di avere questo “dono”?
Il primo flash l’ho avuto a 3 anni. Mia nonna ne aveva 45, mio nonno 49. Vivevamo insieme, eravamo in cucina, mi sono alzata ho abbassato la persiana salendo sulla sedia, perché ero davvero piccolina, e ho detto: “Muore la nonna”. Si sono messi a ridere, mezz’ora dopo si è accasciata per un infarto. Dopo qualche giorno ho detto a mia mamma: “Voglio andare via col treno, muore il nonno”. E così è stato. Poi fino a 16 anni non ne ho più avute. Mia mamma non mi ha mai detto nulla, ma in paese lo sapevano tutti. A 16 anni ero seduta sui gradini di casa e vedo passare un vicino che sta partendo in Vespa. Corro e cerco di fermarlo. Lui non mi ascolta, dopo un quarto d’ora ha avuto un malore e si è piantato un freno in gola. A quel punto mia mamma mi ha raccontato quello che era successo quando ero piccola, riportato anche sul Gazzettino locale. Da allora i miei flash sono continuati.
Anche per Sarah Scazzi aveva avuto dei flash veritieri: vedeva acqua, prima ancora che la ritrovassero, su confessione dello zio, nel pozzo
Sì, pensi che Misseri lo presero di mercoledì e io avevo registrato una puntata di Pomeriggio sul 2 che non mandarono in onda per rispetto della madre in cui dicevo che la vedevo morta, in posizione fetale, con acqua intorno. Vedevo anche qualcuno che lei conosceva, un uomo, ma non riuscivo a identificarlo. Poi l’ho visto, era Michele.
Come?
Il venerdì prima che lo prendessero e confessasse vado al ristorante, guardo un quadro e vedo la sua faccia e dico al mio compagno: “È stato lui, è lo zio”. Torno a casa e comincio a mandare mail a giornalisti, è tutto registrato. Il mercoledì guardo Chi l’ha visto e scopro in diretta del suo arresto. Se solo mi avessero ascoltata! Una sola cosa mi ha frenata dal chiamare la mamma di Sarah per dirglielo, una sua frase…
Quale?
“Di tutti sospetto fuorché di mio cognato”. E lì ho pensato: se chiamo io, da perfetta sconosciuta, mi manda a stendere.
Aveva anche predetto il coinvolgimento di Sabrina
Sì, avevo detto anche che Misseri non aveva fatto tutto da solo, che vicino a lui c’era una donna complice, della famiglia. Feci una intervista fatta per Matrix che non è andata in onda proprio la sera prelevarono Sabrina. Se penso che Sarah avrebbero potuto trovarla dieci giorni prima se mi avessero ascoltata! Io l’avevo detto: la vedo con gli occhi chiusi, in posizione fetale, c’è acqua intorno e non è lontana da casa. Non l’hanno mandata in onda per timore che la madre potesse restarne provata.
Il movente del delitto?
Per me è stato un raptus. Poi ha chiamato il padre per farsi aiutare a sbarazzarsi del corpo. È Ivano, il fidanzato, la causa della gelosia di Sabrina, che vedeva Sarah crescere farsi carina, la vedeva come un pericolo. E ha perso la testa. L’ha uccisa con quella cinta bianca. Io continuo ad avere dei flash su Sarah, la bambina non è in pace, è morta di morte violenta. La sento vicina e le dico sempre: “Non preoccuparti che finché non vado a fondo non mollo”.
Su un altro caso di cronaca di questi giorni, quello di Marina Patriti, aveva detto la sua
Sì, non appena sentii la figlia della donna in tv, vidi subito due uomini e lei sepolta. Ho tutto archiviato, lo posso dimostrare. Vidi anche il nome del complice Alessandro, figlio dell’assassina. Anche su un altro caso ho delle certezze.
Quale?
Alessandro Ciavarella, scomparso l’11 gennaio 2009. A mio sentire è morto, era un ragazzo timido ed è stato adescato da amici. È stato ucciso per un atto di bullismo e io vedo che tra quelli che l’hanno preso c’è un “Pio”. È sepolto a 10-15 km da casa. E ci sono 3, 4 ragazzi coinvolti.
Omicidio di Garlasco: ha detto pubblicamente che secondo lei Stasi è colpevole
Sì, ogni volta che lo vedo in video mi viene la nausea, mi preme lo stomaco. Non dice la verità. Solo che secondo me è protetto da personaggi potenti. E la famiglia di Chiara mi fa una pena incredibile. L’ha uccisa perché lei aveva scoperto le sue foto pedopornografiche e minacciava di rivelare la cosa.
Sostiene invece che la Franzoni sia innocente
Ci ho messo un anno prima di avere i flash definitivi su Cogne. Mi creda, non la conosco e non mi ha certo pagata ma l’ho già detto: è stato un uomo, che vive lì, dimagrito di 10-15 kg dall’epoca del delitto e l’arma è custodita in una casa, nel secondo cassetto di un mobile. Annamaria non ha rimosso come dicono, è in carcere ingiustamente. Io vorrei chiamare il suo avvocato per farle avere il mio libro appena uscito: Oltre ogni ragionevole dubbio. Un domani, lo dissi a Mentana, farete una trasmissione per chiederle scusa. Si ricordi, è stato un uomo.
Il movente?
È uno psicopatico, si era invaghito di Annamaria, aveva capito che non poteva averla e si è accanito sul bambino. I pazzi non sempre hanno un vero movente, guarda quel carabinieri che qualche giorno fa ha ucciso la figlia, ferito gravemente l’altra e poi si è suicidato. Io la sera prima avevo avuto un flash, avevo detto: “Prevedo un delitto grave in una famiglia bene”.
Lei è diventata famosa alle cronache per aver aiutato a ritrovare il corpo di Melania La Mantia, la giovane paracadutista morta a inizio anno, annegata nel lago Cà Bianca
Quando la vidi in un flash in fondo al lago fui attaccata da tutti. Ma io sono mamma, ho due gemelle delle sua età, potrei mai dire una cosa del genere se non fossi più che sicura delle mie visioni? Quando la cercavano nel lago e non la trovavano e mi dicevano: “Guarda che non c’è, non troviamo nemmeno il paracadute”, io rispondevo “Certo, perché è con lei!” E loro “impossibile”. Ma io insistevo. “È in acqua, ci passate sopra”. Infatti il fondale, che era come sabbia mobile, l’aveva risucchiata. Melania l’hanno ritrovata lì sotto, col suo paracadute.
Sostiene anche che Angela Celentano e Denise Pipitone siano vive
Sì, lo sono, sono state vendute. Di Denise si saprà e la mamma Piera Maggio avrà la sua soddisfazione, perché cuore di mamma non sbaglia (ad aprile 2021 il caso Denise Pipitone torna sotto i riflettori con la vicenda di Olesya Rostova ndr). Angela sarà lei a mettersi in contatto con la famiglia. Perché la bambina ricorda, un giorno vedrà su internet qualcosa e tornerà da loro, da adulta. Ma la mamma di Denise fa bene a sperare, perché quando uno è morto lo dico, come ho fatto per Sarah, metto da parte l’emotività, non mi faccio frenare dal fatto che sono anch’io mamma. Poi magari dopo piango, ma lì per lì cerco di essere obiettiva. E comunque il settimo senso della Maggio sarà confermato.
In che senso?
Piera maggio ha sviluppato il settimo senso, che è diverso dal mio dono. Sono quelli che hanno sogni premonitori o che sentono cose che poi si avverano. Che è diverso dall’essere sensitivi come me. Io ho i flash. So che Denise è stata venduta dalla sorellastra. Inizialmente, secondo me era in Italia, ora la sento in Francia o in Spagna. Solo che è cresciuta, è molto alta per la sua età, ha i capelli corti, è difficile riconoscerla per uno che ha in mente le sue foto da bambina. Ma è viva. C’entrano gli zingari, quelli ricchi, che hanno pagato profumatamente per comprarla.
Il suo potere, lo considera più un dono o una sventura?
50 e 50. Pensi che mia mamma, che è scomparsa pochi anni fa, mi diceva: “Se potrò, da lassù ti aiuterò”. E credo lo abbia fatto, prima non riuscivo a vedere solo tramite le foto. Dovevo sentire la voce o toccare le persone. Dopo che è morta ce l’ho fatta. Ma la mia è una missione.
Ci spieghi meglio
Ci sono due Rosemary: una che lavora per vivere, infatti faccio le mie trasmissioni televisive, ho delle cartomanti selezionate. E poi c’è la Rosemary che si occupa, non per soldi, delle persone sparite nel nulla. Perché il mio obiettivo è aiutare gli scomparsi. Collaboro con le forze dell’ordine. Mi occupo degli scomparsi: ho tutti i loro volti appesi alle pareti, li guardo, ci parlo. Questa è la mia missione.
(Ieri sera Rosemary aveva scritto sulla sua bacheca: “Sta arrivando un terremoto lieve in Italia e uno forte all’estero”. Stamattina le agenzie hanno segnalato un sisma in Basilicata di magnitudo 3.4 e uno 5,4 a Giava, ndr.)