Frittelle di Carnevale: i segreti per farle poco unte

È tempo di iniziare a preparare le frittelle dolci per Carnevale: scopriamo insieme i segreti per far in modo che rimangano leggere e non troppo unte

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Giulia Sbaffi

Web Content Editor

Appassionata di belle storie e di viaggi, scrive da quando ne ha memoria. Quando non è in giro o al pc, riempie di coccole i suoi amati gatti.

Pubblicato: 9 Febbraio 2024 14:39

Carnevale è ormai dietro l’angolo, bisogna proprio iniziare a prepararsi: per festeggiare, non c’è niente di meglio che mettersi ai fornelli e cucinare delle buonissime frittelle dolci. Questi manicaretti, intinti nello zucchero semolato e a volte ripieni di deliziosa crema, sono una specialità tipica di questo periodo, da consumare durante la festa in maschera o da portare in tavola per una merenda sfiziosa, amata soprattutto dai più piccini. Vediamo come si preparano le frittelle di Carnevale e quali sono i segreti per far sì che non vengano troppo unte.

Frittelle di Carnevale, cosa sono

Le frittelle di Carnevale sono dei dolcetti tipici che si preparano in tutta Italia, magari con diverse varianti a seconda delle località: vengono consumate soprattutto durante il periodo di Carnevale, quando grandi e piccini si divertono tra maschere, coriandoli e stelle filanti. Hanno una forma rotonda, vengono fritte nell’olio e sono quindi croccanti fuori e morbide dentro. Inoltre vengono intinte nello zucchero semolato per renderle ancora più sfiziose, oppure si possono farcire con crema o cioccolato, per preparare una vera e propria prelibatezza.

Dal momento che questi dolcetti vanno fritti, è facile che diventino troppo unti: ciò accade quando l’impasto assorbe eccessivamente l’olio in cui le frittelle vengono cotte, facendole sembrare molto più pesanti, caloriche e difficili da digerire – senza contare che il sapore cambia tantissimo, perdendone in dolcezza. Come fare? Ci sono alcuni trucchetti che vi aiuteranno a preparare frittelle dolci leggerissime e poco unte: è importante fare attenzione agli ingredienti, al tipo di olio in cui friggere e alla sua temperatura. Scopriamo qualcosa in più.

La ricetta delle frittelle di Carnevale

Partiamo proprio dalla ricetta delle frittelle di Carnevale: bilanciare bene gli ingredienti è fondamentale per avere un impasto in grado di assorbire meno olio possibile. In un pentolino, fate scaldare leggermente 125 ml di latte e unite 50 gr di zucchero e 6 gr di lievito di birra fresco sbriciolato, mescolando bene per qualche minuto. In una ciotola, versate 200 gr di farina 00, un uovo e la scorza grattugiata di un limone. Unite 125 ml di acqua a temperatura ambiente e iniziate a mescolare, quindi completate aggiungendo anche il latte.

Continuate a mescolare con una frusta, in modo che non si formino grumi. Una volta ottenuto un impasto liscio e omogeneo, mettetelo in una ciotola pulita e copritelo con un canovaccio, lasciandolo riposare a temperatura ambiente per almeno un’ora e mezzo, in modo che lieviti. Sarà pronto quando avrà delle bollicine sulla sua superficie. A questo punto potete friggerle in olio ben caldo, scolandole bene con la schiumarola quando sono pronte e lasciandole asciugare su carta assorbente, prima di cospargerle di zucchero semolato per servirle in tavola.

I segreti per farle poco unte

Le frittelle di Carnevale vi vengono troppo unte? Forse state sbagliando qualcosa: oltre all’impasto, che come abbiamo già detto è fondamentale per evitare che assorba troppo olio, ci sono altri trucchetti che potrebbero venirvi in aiuto per preparare delle frittelle più leggere. Innanzitutto, dovrete scegliere il tipo di olio giusto. Conoscete il punto di fumo? Ogni olio ne ha uno: si tratta della temperatura alla quale inizia a bruciare e a produrre fumo, diventando non solo cattivo dal punto di vista del sapore, ma anche pericoloso per la salute.

Gli oli che hanno un punto di fumo troppo basso non sono adatti per friggere, e se usati possono proprio creare il problema del cibo troppo unto. Meglio dunque prediligere un olio che abbia un punto di fumo superiore alla temperatura normale usata per la frittura (ovvero tra i 165°C e i 185°C). L’olio extravergine d’oliva ha un punto di fumo di circa 180°C, quindi potrebbe essere un’alternativa, ma solitamente non è molto stabile. L’ideale sarebbe usare l’olio di semi di arachidi, che ha anch’egli un punto di fumo di 180°C ed è molto più stabile. Inoltre, il suo sapore leggero non va ad alterare il gusto del cibo, anche nel caso in cui una piccola parte venisse assorbita.

Una volta scelto il tipo di olio, occorre portarlo alla giusta temperatura per friggere. Molte persone utilizzano la friggitrice, che ha un termometro incorporato e permette quindi di visualizzare la temperatura corretta senza alcuna difficoltà. Se non ne avete una a disposizione, potete usare semplicemente una padella dai bordi alti: versate olio in abbondanza – anche questo è un piccolo segreto per non far venire unte le frittelle, sebbene potrebbe sembrare proprio il contrario – e accendete il fornello a fiamma non troppo alta. Per sapere se l’olio è a temperatura, immergetevi uno stuzzicadenti in legno: se attorno ad esso si formano delle bollicine, potete iniziare a friggere.

Preparate dunque le vostre frittelle e immergetele, ad una ad una, nell’olio bollente. Fate attenzione a non metterne troppe a friggere tutte insieme: in questo caso, farebbero abbassare rapidamente la temperatura dell’olio e diventerebbero troppo unte. Non cedete alla tentazione di alzare la fiamma per fare prima, perché anche questo contribuisce ad un maggior assorbimento dell’olio. Lasciate che le vostre frittelle rosolino per circa 3/4 minuti, rigirandole con un cucchiaio, e non appena saranno ben croccanti scolatele con la schiumarola. Mettetele su un paio di fogli di carta assorbente per eliminare i residui d’olio e cospargetele di zucchero: sono pronte per essere servite in tavola, non troppo unte e semplicemente deliziose.