Sono tra i primi a donare colore ai nostri prati, con i suoi fiori splendidi: i narcisi sono una specie ornamentale molto diffusa in tutta Italia, anche allo stato selvaggio. È tuttavia possibile decidere di piantarli sia in giardino che in vaso, adattandosi bene anche a terreni più ristretti. Essendo una pianta poco esigente, non richiede particolari attenzioni: scopriamo dunque come e quando piantare i bulbi del narciso, quando spuntano e come prendersene cura.
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Narciso, caratteristiche della pianta
Il narciso (Narcissus) è una pianta appartenente alla famiglia delle Amarillidacee, che include altri bellissimi fiori come i bucaneve e diverse specie usate per l’alimentazione umana, come l’aglio, la cipolla e l’erba cipollina. Il suo nome, che deriva dalla parola greca che significa “stordire”, probabilmente richiama l’odore penetrante e inebriante dei fiori di alcune varietà di narciso. In effetti, se ne contano moltissime, ciascuna con le sue caratteristiche: i fiori presentano una paracorolla e possono essere di diverso colore, dal giallo all’arancione, dal bianco al rosa.
Quella del narciso è una pianta bulbosa, ovvero si sviluppa a partire da un bulbo che va interrato durante il periodo di messa a dimora. È importante sapere che i bulbi di questa pianta, così come le sue foglie, contengono un alcaloide velenoso chiamato licorina: se ingerito, può provocare disturbi gastrointestinali e neurologici sia negli animali che nell’uomo, che se non curati possono persino portare alla morte. È dunque fondamentale prestare la massima attenzione nella cura della pianta e tenere lontani animali e bambini piccoli.
Come piantare i bulbi di narciso
Se avete deciso di provare a piantare dei narcisi in giardino o in terrazzo, ci sono alcune piccole accortezze da sapere. Innanzitutto, è bene partire dal bulbo: acquistatene uno già pronto da mettere a dimora nel periodo giusto, ovvero verso la fine dell’autunno e l’inizio dell’inverno. Non attendete l’inizio delle gelate, quindi non protraete l’interramento dei bulbi fino a gennaio: il rischio è che le temperature troppo fredde colpiscano i primi germogli, portandoli alla morte. È poi importante scegliere il punto giusto e il tipo di terreno da usare per la coltivazione.
I narcisi si adattano bene a quasi tutti i terreni, purché in estate non tendano a seccarsi troppo. Meglio optare dunque per un terriccio a basso contenuto di azoto e di carbonio, lavorato e morbido, possibilmente ben drenante. A questo scopo, è possibile aggiungere della sabbia e, sul fondo, delle biglie di argilla. In questo modo potrete evitare pericolosi ristagni idrici, che possono portare le radici a marcire. Infine, per quanto riguarda l’esposizione, i narcisi crescono bene sia in pieno sole che a mezz’ombra, l’importante è che abbiano una buona dose di luce quotidiana.
Non ci resta che vedere come piantare i bulbi di narciso: che abbiate deciso di farlo nel prato o in vaso, è importante muovere bene la terra per far sì che accolga le radici. Scavate dunque una buca profonda più o meno 15 cm – o almeno il doppio dell’altezza del bulbo – e interratevi quest’ultimo, ricoprendolo con il terriccio. Tra un bulbo e l’altro lasciate almeno 10 cm di distanza, affinché ogni pianta abbia il giusto spazio per crescere. Quindi concimate con un fertilizzante granulare per piante da fiore e annaffiate.
Quando spuntano i narcisi
Il ciclo di vita dei narcisi è piuttosto semplice: i bulbi vengono messi a dimora tra la fine dell’autunno e l’inizio dell’inverno, periodo in cui si preparano alla loro fioritura. A seconda delle varietà, infatti, i narcisi possono spuntare già a febbraio, sebbene siano più comuni in primavera, ovvero tra marzo e aprile – con alcuni ultimi sprazzi di colore all’inizio di maggio, soprattutto nelle zone collinari più fresche. Durante il periodo estivo, le piante vedono le loro foglie seccarsi completamente: potete lasciare i bulbi protetti dalla terra, oppure estrarli e conservarli in casa.
Come fare? Alla fine della stagione della fioritura, tagliate lo stelo del fiore alla base e aspettare che le foglie appassiscano naturalmente, evitando di innaffiare la pianta. A questo punto, estraete il bulbo dal terreno e conservatelo al buio, in un ambiente asciutto e fresco. Potete ripiantarlo in autunno, come abbiamo già visto sopra, preparando il terreno e la posizione giusta: verso la fine dell’inverno o l’inizio della primavera tornerà a fiorire, con i suoi colori incredibili e un profumo a dir poco inebriante.
Come prendersi cura dei narcisi
Una volta piantati i bulbi dei narcisi, dovrete prendervene cura per avere dei fiori bellissimi. In realtà, questa pianta non ha bisogno di molte attenzioni: per quanto riguarda l’irrigazione, bagnate il terreno subito dopo la messa a dimora dei bulbi e poi ogni due settimane circa, intervenendo con annaffiature aggiuntive solo se vedete che la terra è particolarmente asciutta. Questo metodo è l’ideale per evitare i ristagni idrici, pericolosi per la salute della pianta. Solitamente, non è necessario innaffiare durante l’autunno e l’inverno, perché l’umidità e le precipitazioni sono più che sufficienti. È dunque la primavera il periodo in cui dovrete prestare maggior cura.
Durante l’irrigazione primaverile, ogni 15 giorni aggiungete un fertilizzante liquido per piante da fiore, in modo da stimolare la fioritura e renderla più duratura: optate per un concime povero in azoto ma ricco in fosforo e potassio. Una volta terminato il periodo della fioritura, tagliate via gli steli con i fiori appassiti ma non toccate le foglie: lasciate che secchino da sole, senza bagnare il terreno. In questo modo, rilasceranno al bulbo delle preziose sostanze nutritive che gli serviranno per far fronte all’estate e prepararsi ad una nuova fioritura. Durante la stagione calda, se avete deciso di lasciare i bulbi nel terreno, copriteli con della pacciamatura per abbassare la temperatura: la terra sarà meno soggetta ad inaridirsi.
Mosca del narciso: cosa fare
Uno dei parassiti tipici di questa pianta è la mosca del narciso, un insetto che depone le uova vicino al bulbo: quando si schiudono, dalle uova escono delle larve che perforano il bulbo e se ne nutrono dall’interno. Se vi accorgete di un’infestazione all’inizio dell’estate, estraete subito i bulbi e metteteli in acqua calda (circa 42°-44°C) per almeno due ore. Lasciateli poi asciugare completamente e ripiantateli solamente verso la fine dell’autunno. È possibile che siate intervenuti troppo tardi e che le larve abbiano già danneggiato il bulbo, in quel caso non vi resta che comprarne altri.